{"id":61593,"date":"2021-07-06T20:00:16","date_gmt":"2021-07-06T18:00:16","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=61593"},"modified":"2021-07-06T19:40:24","modified_gmt":"2021-07-06T17:40:24","slug":"larte-del-rattoppo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/larte-del-rattoppo\/","title":{"rendered":"L\u2019arte del rattoppo"},"content":{"rendered":"
Punto per punto una storia di secoli<\/strong><\/p>\n Busto Arsizio. Come si pu\u00f2 ricucire uno strappo? Kintsugi: riparare con l\u2019oro. Il valore dell\u2019imperfezione.<\/strong><\/p>\n Il Kintsugi<\/em> \u00e8 la nota consuetudine giapponese che consiste nel riparare oggetti in ceramica utilizzando oro liquido, talvolta anche argento, per saldare insieme i frammenti. Cos\u00ec facendo si ottengono pezzi d\u2019arte, resi preziosi dall\u2019oro e unici dall\u2019intreccio casuale con cui la ceramica si pu\u00f2 spezzare. Questa usanza nasce dall\u2019idea che anche dall\u2019imperfezione e dalle ferite pu\u00f2 derivare una forma superiore di perfezione estetica e interiore.<\/p>\n Riparare le ferite. Non si deve buttare ci\u00f2 che si rompe.<\/strong><\/p>\n Il Kintsugi<\/em> ci suggerisce paralleli affascinanti e suggestivi: non si deve buttare un oggetto rotto perch\u00e9 le sue fratture diventano trame preziose. Cercare di recuperarlo porta ad un vantaggio pi\u00f9 grande. Cos\u00ec anche nella nostra vita dobbiamo fare in modo di fronteggiare positivamente gli eventi traumatici, valorizzando le esperienze dolorose e crescendo attraverso di esse. In questo modo, imparando a ricucire le ferite, ciascuno di noi ha la possibilit\u00e0 di trasformarsi e di diventare una persona unica e preziosa.<\/p>\n M. Giovanna Massironi<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Punto per punto una storia di secoli Busto Arsizio. Come si pu\u00f2 ricucire uno strappo? Con gli arnesi giusti, una stoffa adeguata e una buona conoscenza si pu\u00f2 sempre rimediare ad uno strappo. E il risultato \u00e8 il pi\u00f9 delle volte sorprendente. I nostri antenati ben lo sapevano. Aggiustavano tutto e, nel tempo, di rattoppo […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":61596,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[1458],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nCon gli arnesi giusti, una stoffa adeguata e una buona conoscenza si pu\u00f2 sempre rimediare ad uno strappo. E il risultato \u00e8 il pi\u00f9 delle volte sorprendente. I nostri antenati ben lo sapevano. Aggiustavano tutto e, nel tempo, di rattoppo in rattoppo, gli oggetti rappezzati acquistavano maggior valore e personalit\u00e0. La pratica era ampiamente diffusa non solo in ambito contadino ed \u00e8 perdurata in ogni classe sociale sino alla fine della seconda guerra mondiale, testimoniando uno stile di vita spesso imposto dalla necessit\u00e0, ma anche una consolidata cultura incentrata su sobriet\u00e0 e risparmio.
\nLe donne principalmente si dedicavano a rimettere insieme abiti, coperte e biancheria di casa, ma esistevano delle vere e proprie figure professionali, artigiani che si facevano carico di riparare stoviglie, contenitori, utensili da lavoro e innumerevoli oggetti di uso quotidiano. Taluni si dedicavano ad interventi decisamente pi\u00f9 impegnativi come il ricamo di tessuti preziosi, il restauro di arredi, di oggetti d\u2019arte e opere murarie.
\nAnche per realizzare i giocattoli dei bambini venivano per lo pi\u00f9 usati, assemblandoli tra di loro, materiali di scarto. Il mondo di ieri e dell\u2019altro ieri viveva di recupero e riuso, riparando e riutilizzando gli oggetti all\u2019infinito, ben lontano dalla cultura del consumo espressione dell\u2019era industriale e post industriale, dove al valore della parsimonia si \u00e8 sostituita la pratica dell\u2019 \u201cusa e getta\u201d estesa non solo alle cose, ma anche agli affetti, ai sentimenti e alle relazioni.<\/p>\n