{"id":62049,"date":"2021-08-13T10:00:43","date_gmt":"2021-08-13T08:00:43","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=62049"},"modified":"2021-08-24T13:12:14","modified_gmt":"2021-08-24T11:12:14","slug":"mario-sironi-una-malinconia-monumentale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/mario-sironi-una-malinconia-monumentale\/","title":{"rendered":"Mario Sironi: una malinconia monumentale"},"content":{"rendered":"
Milano – “Ogni giorno \u00e8 lo sforzo immane di resistere con questo cuore schiantato dall\u2019enorme fatica di esistere… sempre in solitudine atroce e resistere, resistere con l\u2019anima devastata alla tempesta che non si ferma. In certi momenti mi illudo ancora…”<\/em><\/p>\n \u00c8 una delle frasi toccanti di Mario Sironi (Sassari, 12 maggio 1885 – Milano, 13 agosto 1961) scritta nel 1944 su un foglio ritrovato nel suo studio. Turbano queste parole dai significati forti, come forte e impetuosa \u00e8 l’opera di questo artista al quale, il Museo del 900, dedica una grande e approfondita retrospettiva a sessant\u2019anni dalla sua morte. Uomo onesto, di grande spessore e soprattutto non disposto al compromesso, nell’ultima fase della sua vita, pur non partecipando a importanti esposizioni, prosegui il proprio percorso artistico entrando anche nell’ambiente teatrale come scenografo e costumista. Le cento opere esposte al museo del 900 ricostruiscono l\u2019intero percorso artistico di Sironi: dalla giovanile stagione simbolista all\u2019adesione al futurismo; dalla sua originale interpretazione della metafisica nel 1919 al momento classico del Novecento Italiano; dalla crisi espressionista alla pittura monumentale degli anni Trenta, fino al secondo dopoguerra e all\u2019Apocalisse, dipinta poco prima della morte. Esposti anche alcuni capolavori che non comparivano in un\u2019antologica sironiana da quasi mezzo secolo come l\u2019affascinante “Pandora”, (1921-1922); “Paese nella valle”, (1928); “Case e alberi”, (1929); “L\u2019abbeverata”, (1929-30), e altri completamente inediti. In mostra, ampio spazio \u00e8 stato dato al ciclo dei paesaggi urbani, tema pi\u00f9 famoso di Sironi, che acquista intensit\u00e0 dopo il suo arrivo a Milano nel 1919 dove esprime sia la drammaticit\u00e0 della citt\u00e0 moderna, sia la volont\u00e0 potente di costruire, in tutti i sensi. Il percorso si conclude nelle sale che documentano i drammatici anni finali dell\u2019artista, tormentato anche dalla perdita della figlia.<\/p>\n Le opere raccolte provengono da importanti musei come la Pinacoteca di Brera, Ca’ Pesaro e la Fondazione Guggenheim di Venezia, il Mart di Trento e Rovereto e da collezioni private. E.F.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Milano – “Ogni giorno \u00e8 lo sforzo immane di resistere con questo cuore schiantato dall\u2019enorme fatica di esistere… sempre in solitudine atroce e resistere, resistere con l\u2019anima devastata alla tempesta che non si ferma. In certi momenti mi illudo ancora…” \u00c8 una delle frasi toccanti di Mario Sironi (Sassari, 12 maggio 1885 – Milano, 13 […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":62051,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,65,417,45,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nSecondo di sei figli, Mario Sironi, crebbe in un ambiente ricco di stimoli artistici, a partire dal padre, noto ingenere. Sensibile, introverso e schivo, grazie a un amico di famiglia, lo scultore Ettore Ximenes, trov\u00f2 il coraggio di abbandonare gli studi di ingegneria e di iscriversi alla scuola libera del Nudo, a Roma. Nello stesso periodo ader\u00ec alla Corrente Futurista conoscendo i pi\u00f9 celeri esponenti come Severini, Balla e Boccioni, di cui divenne grande amico.
\nIntorno agli anni 1908-1911 la sua pittura fu influenzata dagli impressionisti e postimpressionisti in particolare guardando C\u00e9zanne e Pisarro. Negli anni ’30 si dedic\u00f2 alla anche alla pittura murale e numerose furono le committenze pubbliche e private. Seguirono anni di crisi, in particolare per il lutto di una delle figlie, Rossana, che si tolse la vita nel 1948, a diciotto anni.<\/p>\n
\nUn viso dai lineamenti spigolosi e sguardo pensieroso; una personalit\u00e0 magnetica, volitiva e passionale, si legge di lui. Ed ancora tenace e caparbio ha sempre lavorato e lottato con tutte le sue forze in difesa dell\u2019arte. Nelle sue opere, tra la solennit\u00e0 e armonia di forme e volumi, affiora quella malinconia che si fa tormento e forza, quella forza che, come si diceva , gli ha permesso di resistere all’esistenza, nonostante l\u2019anima devastata alla tempesta.<\/em><\/p>\n
\nLa mostra a cura di di Elena Pontiggia e Anna Maria Montaldo in collaborazione con Andrea Sironi-Strausswald (Associazione Mario Sironi, Milano) e Romana Sironi (Archivio Mario Sironi di Romana Sironi, Roma) \u00e8 visitabile sino fino al 27 marzo 2022 nei seguenti orari: da marted\u00ec a domenica 10 \u2013 19.30; gioved\u00ec 10 \u2013 22.30.<\/p>\n