{"id":62375,"date":"2021-09-01T10:00:48","date_gmt":"2021-09-01T08:00:48","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=62375"},"modified":"2021-09-02T11:56:12","modified_gmt":"2021-09-02T09:56:12","slug":"conoscere-i-celti-del-fiume-azzurro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/conoscere-i-celti-del-fiume-azzurro\/","title":{"rendered":"Conoscere “I celti del fiume azzurro”"},"content":{"rendered":"
Sesto Calende<\/strong> – Fermate il mondo. Voglio scendere! Qualcuno si ricorder\u00e0 questa celebre frase di Mafalda, personaggio dei fumetti creato dall’artista argentino Joaqu\u00edn Salvador Lavado Tej\u00f3n, noto come Quino, scomparso lo scorso 30 settembre. Prendiamo in prestito la frase e diamogli, in un certo senso, un altro significato. Nel contesto ci occorre per dare l’idea di “una sosta”, una pausa e lasciare il caos di questi tempi per tornare al passato. Un passato remoto, un salto di secoli, per ritrovarsi magari intorno alla fine del IX – inizio del V a.C. e curiosare tra le antiche civilt\u00e0. Una sezione dotata di materiali tattili e testo di commento in braille Nel corso dei mesi di settembre e ottobre, se le condizioni sanitarie lo permetteranno, il Museo ha in programma conferenze tematiche e la presentazione di Zixu (rivista biennale a cura del Civico Museo Archeologico), il quarto numero della collana di studi sulla cultura celtica di Golasecca.<\/p>\n Per informazioni, prenotazioni e visite guidate: contattare lo 0331.928160, oppure scrivere a \u00a0museo@comune.sesto-calende.va.it<\/a><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Sesto Calende – Fermate il mondo. Voglio scendere! Qualcuno si ricorder\u00e0 questa celebre frase di Mafalda, personaggio dei fumetti creato dall’artista argentino Joaqu\u00edn Salvador Lavado Tej\u00f3n, noto come Quino, scomparso lo scorso 30 settembre. Prendiamo in prestito la frase e diamogli, in un certo senso, un altro significato. Nel contesto ci occorre per dare l’idea […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":62377,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[36,10,417,91,414],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nSono oltre un migliaio i reperti che al Museo Civico di Sesto Calende ci accompagnano alla scoperta delle principali vicende sulla storia di Golasecca in quegli anni. Una popolazione di stirpe celtica che, nel corso della prima et\u00e0 del Ferro, ha occupato stabilmente i territori del basso lago Maggiore, sulle sponde del fiume Ticino, per farne un presidio a controllo di questa importante via d\u2019acqua utilizzata per il commercio tra nord e sud Europa, e che ha dato origine a una delle maggiori concentrazioni demografiche dell\u2019 Italia settentrionale.
\nVisitando il Museo, tra le testimonianze di maggior rilevanza, si trova una breve iscrizione, tra le pi\u00f9 antiche del nord-Italia, datata alla prima met\u00e0 del VI sec. a. C. e il corredo di una principesca sepoltura femminile della fine del VI-inizi V sec. a.C. Non solo. E’ infatti possibile ammirare anche reperti di epoca gallica, romana e del vico Sexto, rappresentato dai contesti architettonici di S. Vincenzo e dell\u2019abbazia di S. Donato, cenobio benedettino che ha restituito rari esempi lapidei di scultura carolingia (seconda met\u00e0 VIII – prima met\u00e0 IX secolo).
\nUna serie di pannelli didattici, supporti multimediali come audioguide e QRCode, accompagnano i visitatori in questo suggestivo viaggio nel quotidiano e nelle usanze di un antico popolo, nella storia, nelle origini di una parte del nostro territorio e nella cultura.<\/p>\n
\n\u00e8 dedicata alle persone ipovedenti.<\/p>\n