{"id":62435,"date":"2021-09-10T09:00:14","date_gmt":"2021-09-10T07:00:14","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=62435"},"modified":"2021-09-03T10:02:48","modified_gmt":"2021-09-03T08:02:48","slug":"guatemala-il-mito-delloceano-verde","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/guatemala-il-mito-delloceano-verde\/","title":{"rendered":"Guatemala, il mito dell\u2019oceano verde"},"content":{"rendered":"
L\u2019ultimo racconto della serie dedicata al Guatemala narra un episodio accaduto sulle rive del lago Atitlan, considerato universalmente uno dei laghi pi\u00f9 belli del mondo (accanto al nostro Lago di Como\u2026). Il titolo del racconto \u00e8 \u201cMetamorphosis\u201d<\/p>\n
L\u2019Altare dell\u2019Iglesia Parroquial de Santiago Apostol, sul lago Atitlan, in Guatemala, \u00e8 senza dubbio un\u2019opera sorprendente. Pur essendo una cattedrale dedicata al culto cattolico, \u00a0appare straripante di simbologie maya: il Granoturco da cui, secondo queste credenze fu forgiata l\u2019umanit\u00e0 intera, il quetzal, uccello simbolo del Paese, il leone, il cavallo\u2026 Gli spiriti-guardiani presenti nell\u2019affollato pantheon Maya diventano statue decorative dei Santi, vestite di abiti tradizionali fatti a mano dalle donne del posto che vengono sostituiti ogni anno. E\u2019 persino raffigurato, sulla pala centrale dell\u2019abside, il Paradiso secondo le credenze del luogo, con tre vulcani sullo sfondo, proprio come il paesaggio di questo sperduto altopiano.<\/p>\n
Sincretismo religioso: conciliare elementi sacri eterogenei, a volte diametralmente opposti. Dopo l\u2019arrivo dei conquistadores spagnoli, la religione cattolica ha cercato di assorbire le tradizioni precedenti, finendo spesso per inglobare le diverse credenze in un melting-pot davvero sconcertante. I membri delle Confraternite cattoliche si fecero cos\u00ec custodi e garanti dei riti pi\u00f9 ancestrali.<\/p>\n
Le tre pale dell\u2019altare del 1582 furono magistralmente restaurate nel 1976 dai fratelli Diego e Nicol\u00e0s Chavez. Incontro Juan, il figlio di Diego, anch\u2019egli scultore, che mi mostra con fierezza i suoi ultimi lavori. Osservo queste opere per pi\u00f9 di un quarto d\u2019ora: mi accorgo in questo momento che non esiste un tempo di fruizione codificato per l\u2019arte visiva, mentre per la musica, ad esempio, il tempo \u00e8 prestabilito dall\u2019autore del brano stesso. Per il quadro o la scultura no\u2026 \u00e8 incredibile: puoi osservare un\u2019opera per un istante infinito e lei continua a parlarti. Sono statue di nudi, intagliate nel legno nodoso di queste foreste inestricabili. Immagini raffinate, eleganti, che partendo dalle mani, paiono tramutarsi esse stesse in alberi: le dita sono gi\u00e0 foglie, le braccia si protendono per diventare ricurvi rami, i piedi saranno presto radici. Ovviamente faccio alcune domande, ma lo scultore fa cenno di no, allargando le mani \u201cno lo s\u00e9!\u201d Delle metamorfosi di Ovidio e di un certo Gian Lorenzo Bernini \u00a0Lui, non ha mai sentito parlare.<\/p>\n
Santiago Atitlan, Guatemala, 30 dicembre 2013<\/p>\n
Il riferimento del racconto \u00e8 al gruppo scultoreo Apollo e Daphne (1622-1625), conservato presso la Galleria Borghese a Roma. Il soggetto della scultura \u00e8 tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, testo diffusissimo nel XVI secolo e fonte d’ispirazione per artisti e poeti. Nell’episodio narrato, Apollo si vanta di saper usare come nessun altro l’arco e le frecce, meritandosi cos\u00ec la punizione di Cupido, che lo colpisce con uno dei suoi dardi facendolo innamorare della bella ninfa Dafne, la quale per\u00f2 aveva consacrato la sua vita ad Artemide ed alla caccia. L’amore di Apollo \u00e8 irrefrenabile, perci\u00f2 Dafne chiede aiuto al padre Pen\u00e9o, dio dei boschi, il quale per impedire ai due di congiungersi, trasforma la fanciulla in un albero di Alloro, che da quel momento diventer\u00e0 la pianta sacra per Apollo. Questo \u00e8 l’episodio che Bernini rappresenta fedelmente, proprio nel momento della trasformazione della ninfa in un albero. Rincorsa da Apollo, Dafne si protende in avanti: la sua metamorfosi si compie ed \u00e8 ben visibile nelle mani che prendono la forma di rami e di foglie, mentre i capelli e le gambe si trasformano in tronco e i piedi in radici. L\u2019autore guatemalteco ha prodotto statue del tutto simili a quelle europee pur non conoscendo affatto il mito della cultura greca a cui fanno riferimento. Probabilmente nella loro tradizione ci sar\u00e0 stata una leggenda simile ma questo sta ai prossimi viaggiatori scoprirlo.<\/p>\n
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Ivo Stelluti,<\/em><\/p>\n Il Viaggiator Curioso<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" L\u2019ultimo racconto della serie dedicata al Guatemala narra un episodio accaduto sulle rive del lago Atitlan, considerato universalmente uno dei laghi pi\u00f9 belli del mondo (accanto al nostro Lago di Como\u2026). Il titolo del racconto \u00e8 \u201cMetamorphosis\u201d L\u2019Altare dell\u2019Iglesia Parroquial de Santiago Apostol, sul lago Atitlan, in Guatemala, \u00e8 senza dubbio un\u2019opera sorprendente. Pur essendo […]<\/p>\n","protected":false},"author":6,"featured_media":62499,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"video","meta":{"footnotes":""},"categories":[778],"tags":[300],"yoast_head":"\n