{"id":62704,"date":"2021-09-24T06:10:13","date_gmt":"2021-09-24T04:10:13","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=62704"},"modified":"2021-09-24T10:16:44","modified_gmt":"2021-09-24T08:16:44","slug":"il-santuario-madonna-del-sasso","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-santuario-madonna-del-sasso\/","title":{"rendered":"Il Santuario Madonna del Sasso"},"content":{"rendered":"
Madonna del Sasso (VB)<\/strong> – Prima che sulla rupe del sasso venisse edificato il santuario dedicato alla Madonna, vaghe tracce storiche dicono di una chiesa romanica della quale non sono state riscontrate tracce materiali.<\/p>\n Uniche testimonianze si trovano nelle descrizioni di visite vescovili tra Cinquecento e Seicento, la costituzione di una Confraternita del Rosario e la tavola con la Deposizione del pittore Fermo Stella da Caravaggio del 1541, tutt\u2019ora inserita nell\u2019ancona dell\u2019altare maggiore.<\/p>\n L\u2019attuale complesso composto dalla chiesa, dalla torre campanaria e dalla casa eremitale venne edificato tra il 1725 e il 1748.<\/p>\n Il merito maggiore della realizzazione si deve per grazia ricevuta al benefattore nativo di Boleto, Pietro Paolo Minola.<\/p>\n La chiesa in stile barocco a croce greca comprende una unica grande navata e tre altari, fu affrescata dal pittore Lorenzo Peracino da Cellio<\/p>\n L\u2019intero complesso \u00e8 stato poi restaurato nel 1998 in occasione del suo 250\u00b0 anniversario.<\/p>\n Il vasto piazzale antistante il Santuario, da cui si pu\u00f2 ammirare la bellezza\u00a0 del lago d\u2019Orta poggia sulla parete scoscesa di roccia granitica dove nei secoli scorsi gli scalpellini della zona hanno esercitato il loro durissimo e\u00a0 pericoloso lavoro, definito anche \u201cprato della tela\u201d perch\u00e9 nelle giornate soleggiate , le donne usavano stendere la tela fatta in casa per candeggiarla.<\/p>\n L\u2019attivit\u00e0 della cava diede vita a diatribe tra i proprietari delle di Alzo e la pubblica amministrazione di Boleto che temeva per la stabilit\u00e0 della rupe.<\/p>\n Per quasi un secolo seguirono azioni legali al fine di trovare un accordo che permettesse di mantenere l\u2019utilizzo delle cave, definite di pubblica utilit\u00e0 e allo stesso tempo garantire la sicurezza della chiesa.<\/p>\n Le cave furono poi chiuse definitivamente nel 1978.<\/p>\n In origine il primo nome fu\u00a0 Santuario della Beata Vergine Addolorata del Sasso di Boleto, dopodich\u00e9 nel 1752 a seguito di un miracolo dove la Vergine salv\u00f2 350 scalpellini assunse il nome di Madonna del Sasso.<\/p>\n Attualmente all\u2019interno del Santuario si pu\u00f2 ammirare il restauro pittorico della Cappella di San Giuseppe e la Cappella della Madonna del Rosario mentre nella parte absidale appare l\u2019affresco della Vergine incoronata Regina, mentre ad ornare l\u2019Altare Maggiore concorrono sei angeli, due dei quali di colore bronzeo.<\/p>\n Dal maestoso impatto spaziale della cupola centrale si passa alla controfacciata con organo e cantora per procedere, dopo pochi passi, ad ammirare gli arredamenti lignei del coro e del confessionale.<\/p>\n Madonna del Sasso (VB) \u2013 Via Santuario, Piazza degli Scalpellini. Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18.<\/p>\n Mauro Bianchini \u00a0<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Madonna del Sasso (VB) – Prima che sulla rupe del sasso venisse edificato il santuario dedicato alla Madonna, vaghe tracce storiche dicono di una chiesa romanica della quale non sono state riscontrate tracce materiali. Uniche testimonianze si trovano nelle descrizioni di visite vescovili tra Cinquecento e Seicento, la costituzione di una Confraternita del Rosario e […]<\/p>\n","protected":false},"author":6,"featured_media":62710,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[11,430],"tags":[],"yoast_head":"\n