{"id":63048,"date":"2021-10-19T09:00:28","date_gmt":"2021-10-19T07:00:28","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=63048"},"modified":"2021-10-19T10:47:19","modified_gmt":"2021-10-19T08:47:19","slug":"intervista-al-direttore-della-fondazione-tito-balestra-onlus","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/intervista-al-direttore-della-fondazione-tito-balestra-onlus\/","title":{"rendered":"Intervista al direttore della Fondazione Tito Balestra Onlus"},"content":{"rendered":"
Longiano (FC) – Arrivando dal mare, al colmo della salita oltre la quale la via di fuga del corso taglia in due Longiano, lo sguardo coglie la severa maestosit\u00e0 del Castello Malatestiano sede della Fondazione Tito Balestra Onlus che contempla una collezione di arte moderna e contemporanea tra le pi\u00f9 prestigiose dell\u2019intero territorio nazionale e dell\u2019Emilia Romagna con opere che vanno da\u00a0 Rosai, De Pisis, Sironi, Mafai, Guttuso, Morandi, Vespignani e Mino Maccari e a livello internazionale di Chagall, Goya, Matisse, Twombly e Kokoscha.<\/p>\n
Raccolta resa possibile dalla passione e dalla competenza di Tito Balestra (Longiano 1923 \u2013 1976) poeta pubblicato da Garzanti e raffinato intellettuale che a partire dal secondo dopoguerra ha frequentato e stretto amicizia con artisti e intellettuali tra i pi\u00f9 rappresentativi del panorama italiano e non solo.<\/p>\n
Ci accoglie con signorile disponibilit\u00e0 presso\u00a0 il castello Malatestiano Flaminio Balestra, Direttore della Fondazione della quale ha curato il trasferimento e l\u2019intera organizzazione museale.<\/p>\n
Da quando il patrimonio di opere di Tito Balestra \u00e8 stato trasferito definitivamente in questa sede quali sono stati i primi impegni da Lei assunti?<\/strong><\/p>\n \u201cLa prima iniziativa \u00e8 stata la tutela delle opere della collezione pensando parallelamente ad attivit\u00e0 di valorizzazione attraverso esposizioni temporanee, incontri e convegni. E\u2019 importante sottolineare che la Fondazione si occupa sia della collezione sia dell\u2019arte e della letteratura contemporanea, di conseguenza \u00e8 stato svolto un programma attinente a tutte le arti del \u2018900\u201d.<\/em><\/p>\n Tra le attivit\u00e0 \u00e8 compresa anche la didattica?<\/strong><\/p>\n \u201cSi. Nel 1999 \u00e8 nato il laboratorio didattico della Fondazione ispirato dalla figura di Silvio Ceccato e da altri esponenti della Scuola Operativa, da allora moltissime scuole comprese in un bacino tra Pesaro e Faenza hanno partecipato alle nostre iniziative che comprendono arte, musica, letteratura, matematica e astronomia\u201d.<\/em><\/p>\n Quale \u00e8 stata la riposta del pubblico a fronte delle numerose iniziative messe in atto dalla Fondazione?<\/strong><\/p>\n \u201cSicuramente interessante, naturalmente si \u00e8 dovuto fare i conti con quanto \u00e8 accaduto in questo ultimo periodo, ancor di pi\u00f9 se quanto si propone richiede un notevole impegno intellettuale, ma devo ammettere che in questi ultimi anni la risposta \u00e8 stata positiva\u201d<\/em><\/p>\n Lei svolge anche attivit\u00e0 di critico d\u2019arte, molti suoi testi sono comparsi su cataloghi che accompagnavano mostre, quali sono state le esperienze delle quali conserva un profondo\u00a0 ricordo?<\/strong><\/p>\n \u201cNon sono sicuramente un critico d\u2019arte \u201c Afferma sorridendo \u201cImportante \u00e8 stata la possibilit\u00e0 di incontri con artisti e figure straordinarie nell\u2019attivit\u00e0 di organizzazione e realizzazione delle mostre, tra questi Lalla Romano, Mario Luzi, Mario Dondero, ma anche con artisti in origine poco conosciuti che hanno maturato le loro prime esperienze grazie alla Fondazione. A volte sono state esperienze molto faticose ma anche molto gratificanti\u201d .<\/em><\/p>\n Prima di varcare la soglia della Fondazione i visitatori sono accolti dalla scultura di un fanciullo seduto sul muretto attiguo al castello.<\/strong><\/p>\n \u201cIl fanciullo sul muretto nasce da una mostra del 1996 dedicata allo scultore cesenate Ilario Fioravanti che in quel periodo aveva deciso di non esporre pi\u00f9 poich\u00e9 non aveva incontrato la notoriet\u00e0 desiderata e di chiudersi nel suo studio lavorando solo per se stesso.\u00a0 In contemporanea era in corso una personale dedicata a Francesco Arcangeli con la presenza di Vittorio Sgarbi che notando le opere di Fioravanti ne decret\u00f2 la qualit\u00e0 conferendo all\u2019artista un rinnovato successo\u201d.<\/em><\/p>\n Quali motivazioni hanno mosso la necessit\u00e0 di proporre mostre temporanee nell\u2019adiacente chiesa della Madonna di Loreto?<\/strong><\/p>\n \u201cLa Fondazione possiede oltre cinquemila opere d\u2019arte del \u2018900 per\u00f2 non si ferma esclusivamente alla sua valorizzazione ma sente la necessit\u00e0 di creare spazi per nuove proposte\u201d.<\/em><\/p>\n Come procede il lavoro di catalogazione che state conducendo da tempo?<\/strong><\/p>\n \u201cLe opere della Fondazione Tito Balestra sono state tutte catalogate e messe in rete, mentre attualmente procede quella delle nuove acquisizioni. In pi\u00f9 stiamo catalogando, grazie al contributo dei Beni Culturali, la biblioteca che possiede oltre trentamila volumi, alcuni molto rari, che ci vengono richiesti da numerose istituzioni nazionali\u201d.<\/em><\/p>\n Parliamo dell\u2019ultima pubblicazione \u201cNon sono nell\u2019orco\u201d e dei prossimi progetti.<\/strong><\/p>\n \u201cRitengo questa pubblicazione un nostro punto d\u2019orgoglio poich\u00e9 gli autori Gyula Moln\u00e1r e Francesca Bettini, sono artisti\u00a0 che hanno fatto la storia del teatro di figura a livello internazionale. Questa pubblicazione \u00e8 la prima edizione italiana di un\u2019opera realizzata dal Museo di Monaco che conserva le opere dei due autori. Avevo visto le tavole dei disegni in Germania e subito il mio sogno fu di realizzare una pubblicazione italiana, questo desiderio si \u00e8 avverato con alcuni giorni di presentazione presso la chiesa della Madonna di Loreto. Inoltre allestiremo una mostra, frutto di una ulteriore donazione, di oltre quaranta edizioni rare della Divina Commedia, in pi\u00f9 \u00e8 prevista un\u2019edizione in lingua romagnola e una inedita presentazione della Commedia manoscritta e miniata\u00a0 dall\u2019artista newyorkese George Cochrane che sar\u00e0 pubblicata da Facsimile Finder con l\u2019esposizione delle relative tavole originali\u201d.<\/em><\/p>\n Non possiamo che ringraziare Flaminio Balestra che nonostante i suoi continui impegni ci ha concesso la gentilezza di questa intervista.<\/p>\n Longiano \u2013 Fondazione Tito Balestra Onlus \u2013 Piazza Malatesta 1. Orari: marted\u00ec \u2013 domenica 10-12\/15-19.\u00a0Biglietti: intero 7 Euro, ridotto 5 Euro.<\/p>\n Mauro Bianchini<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Longiano (FC) – Arrivando dal mare, al colmo della salita oltre la quale la via di fuga del corso taglia in due Longiano, lo sguardo coglie la severa maestosit\u00e0 del Castello Malatestiano sede della Fondazione Tito Balestra Onlus che contempla una collezione di arte moderna e contemporanea tra le pi\u00f9 prestigiose dell\u2019intero territorio nazionale e […]<\/p>\n","protected":false},"author":6,"featured_media":63053,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,230],"tags":[],"yoast_head":"\n