{"id":63265,"date":"2021-11-06T00:30:44","date_gmt":"2021-11-05T23:30:44","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=63265"},"modified":"2021-11-09T10:18:32","modified_gmt":"2021-11-09T09:18:32","slug":"materiali-poveri-di-recupero-soprattutto-di-valore","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/materiali-poveri-di-recupero-soprattutto-di-valore\/","title":{"rendered":"Materiali poveri, di recupero… soprattutto di valore"},"content":{"rendered":"
Busto A. – “Se questo vale”: una domanda, un’affermazione, una riflessione… il titolo della personale di Giovanna Giachetti aperta da\u00a0 sabato 6 novembre, (con inaugurazione alle 18) a Palazzo Cicogna. Ognuno potr\u00e0 dare il proprio significato a queste tre parole, “Se questo vale”, visitando la mostra e ammirando le opere dell’artista la cui espressione \u00e8 contaminata dai colori e dai profumi dell’Africa, dove \u00e8 cresciuta. Il mal d’Africa, si s\u00e0, \u00e8 contagioso e soprattutto entra nell’anima e guarire \u00e8 impossibile. Quell’euforia” di toni caldi, avvolgenti e allegri, lo confermano.
\nA caratterizzare l’opera della Giachetti sono anche i materiali di scarto ai quali ridona vita. Potrebbe “suonare” come la solita frase che si usa parlando di riciclo ma, in questo caso l’artista li rinobilita togliendo, come nel caso della plastica, tutta la parte negativa, “nociva”, per svelarne la bellezza. Come l’uso del poletilene, quel telo usato in giardino, che sapientemente e con pazienza lavora trasformandolo in preziosi arazzi intarsiati con migliaia di punti colorati, . Un intreccio di fili colorati che danno vita a un tessuto luminoso dove orditi e trame incontrano un vissuto fatto di storia, tradizioni, poesia e passioni.
\nCon la sua tecnica, l’artista indaga e interpreta differenti tematiche: dalla natura con boschi segreti, cascate e sorgenti d’acqua, l’inafferrabilit\u00e0 della vita, la questione della femminilit\u00e0 (alla quale \u00e8 dedicata una sala) la perdita dei ritmi naturali e della ritualit\u00e0 in un mondo frenetico e distratto. Messaggi forti e materiali semplici, tinte sgargianti per evocare lo scorrere dell’acqua, il calore del sole e del fuoco e della passione.
\nL’artista, che in passato si \u00e8 dedicata anche alla scultura (lavorando marmo, cemento… ) torna a incidere la materia questa volta prediligendo la lamiera (della quale \u00e8 ricca l’Africa) battuta e dipinta, in cui sono ritagliati sagome, figure sottili, presenze che popolano le sale di Palazzo Cicogna e accompagnano i visitatori alla scoperta dell’opera e dell’artista.<\/p>\n
La mostra, a cura di Marta Orsola Sironi, proseguir\u00e0 sino al 5 dicembre con i seguenti orari: marted\u00ec-gioved\u00ec 14.30-18; venerd\u00ec 9.30-13, 14.30-18; sabato 14.30-18.30; domenica 15-18.30. In occasione del finissage verr\u00e0 presentato il libro monografico “Giovanna Giachetti, 2020 from 2015” con testi di Martina Corgnati, Maria Fratelli, Elisabetta Longari e Marta Orsola Sironi.<\/p>\n
Note biografiche:
\nGiovanna Giachetti \u00e8 un\u2019artista visiva attiva tra Milano e il Canavese. Nata a La-Chaux des Fonds nel 1964, cresce in Nigeria e si diploma in scultura all\u2019Accademia Albertina di Belle Arti a Torino. Dal 2015 sperimenta la tecnica della lamiera battuta e dipinta, cui negli ultimi anni si aggiunge il lavoro tessile su piattina di polietilene stabilizzata. Sia il metallo di scarto sia i teli di plastica, materiali apparentemente brutti e poveri, si trasformano tra le sue mani in opere d\u2019arte, allargando lo sguardo dello spettatore verso nuovi aspetti prima sconosciuti o trascurati della realt\u00e0. Tra le sue mostre pi\u00f9 recenti si ricordano \u201cGiovanna Giachetti – Lo sguardo di Cassandra\u201d alla Fondazione Mastroianni di Arpino (2019), \u201cQuinto punto cardinale\u201d presso la Fondazione Horcynus Orca di Messina (2019) e la personale \u201cGiovanna Giachetti – Acqua Fuoco Plastica Metalli\u201d a Museo Studio Francesco Messina di Milano (2020).<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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