{"id":63419,"date":"2021-11-19T09:00:18","date_gmt":"2021-11-19T08:00:18","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=63419"},"modified":"2021-11-18T09:49:41","modified_gmt":"2021-11-18T08:49:41","slug":"peru-un-luogo-di-enigmi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/peru-un-luogo-di-enigmi\/","title":{"rendered":"Per\u00f9, un luogo di enigmi"},"content":{"rendered":"
Come ben sintetizza lo scrittore Fabrizio Caramagna \u201cAlcuni luoghi sono un enigma. Altri ci suggeriscono una spiegazione<\/i>\u201d.<\/p>\n
Osservando il sito archeologico di Moray dall\u2019alto di una scarpata sperduta sulle montagne peruviane, a 3400 m di altezza, effettivamente qualche domanda viene spontanea.<\/p>\n
Un bel mistero si rivela di fronte ai nostri occhi: cosa sono questi terrazzamenti circolari concentrici? Un cratere vulcanico? Un teatro all\u2019aperto? Una enorme piscina a gradoni? Una cava? Nulla di tutto questo. Non ci saremmo mai arrivati senza un piccolo aiuto.<\/p>\n
“In sostanza”, Ci spiega Vincente, il nostro accompagnatore, “si tratta di un laboratorio a cielo aperto, una sorta di centro di ricerca agricola, dove gli Incas selezionavano le piante che pi\u00f9 resistenti ai climi delle altitudini elevate. Ciascun livello offriva un microclima diverso e serviva per coltivare differenti specie di piante in forma sperimentale.<\/p>\n
Tra il livello pi\u00f9 superficiale e quello pi\u00f9 profondo, 150 metri pi\u00f9 sotto, c\u2019\u00e8 una differenza nella temperatura media annuale di 15 gradi centigradi. Le andener\u00edas (terrazze) erano riempite di suolo particolarmente fertile e ricco di minerali. Sul fondo di ogni gradino, si intuisce ancora oggi un sistema di drenaggio dell’acqua proveniente dalle piogge. Il fondo della costruzione non si allaga mai, nemmeno in periodi di precipitazioni elevate, grazie alla porosit\u00e0 della pietra sotto la superficie. Analizzando i semi ancora oggi ritrovati nel terreno si \u00e8 dedotto che, attraverso l’acclimatazione e l’ibridazione di specie vegetali selvatiche come Mais, patate e piante medicinali, gli Incas rendevano i semi pi\u00f9 resistenti al clima andino, in modo da garantire la sopravvivenza della popolazione.<\/p>\n
Siamo nel XV secolo. Quattrocento anni prima di Mendel.<\/p>\n
Ivo Stelluti, <\/i><\/p>\n
Il Viaggiator Curioso<\/i><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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