{"id":63688,"date":"2021-12-10T10:07:11","date_gmt":"2021-12-10T09:07:11","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=63688"},"modified":"2021-12-10T10:07:21","modified_gmt":"2021-12-10T09:07:21","slug":"zanzibar-terza-parte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/zanzibar-terza-parte\/","title":{"rendered":"Zanzibar: terza parte"},"content":{"rendered":"
Qui di seguito trovate la seconda parte del racconto “Notturno Numero Otto” tratto dalla raccolta “Un Albergo a Mille Stelle” Aporema Edizioni, il mio modo per offrirvi un piccolo frammento dell’atmosfera respirata a Zanzibar. Buona lettura e Buon Viaggio!<\/span><\/span><\/span><\/p>\n Stone Town \u00e8 da sempre l\u2019unico agglomerato urbano dell\u2019Isola di Zanzibar ad avere case costruite in pietra. Il resto qui \u00e8 tutto fango, che viene sciolto dalle piogge torrenziali per poi essere ogni volta ricostruito. Il Palazzo delle Meraviglie, l\u2019edificio pi\u00f9 grande della citt\u00e0, \u00e8 detto tale perch\u00e9 il solo a essere dotato, fino a poco tempo fa, di luce elettrica e ancora oggi l\u2019unico a vantare addirittura un ascensore. Questa \u00e8 una citt\u00e0 con alto grado di tolleranza religiosa: arte islamica degli Omaniti, chiese anglicane, con il loro pesante ricordo di usurpazione e schiavit\u00f9, templi induisti e palazzi dei sultani si amalgamano perfetti in un attraente decadentismo ottocentesco, davvero singolare e inatteso per i miei occhi sempre alla ricerca di nuovi incanti. La meraviglia di questo luogo sta proprio nel fatto che ogni popolo passato di qui ha lasciato un segno, che va a sommarsi ai precedenti, senza per\u00f2 scontrarsi o sovrapporsi. La bellezza, com\u2019\u00e8 noto, sta proprio nella diversit\u00e0 di culture, nella variet\u00e0 degli stili e delle arti. E noi certo lo sappiamo bene: l\u2019Italia \u00e8 \u201cbella\u201d proprio perch\u00e9 a ogni passo si trova qualcosa di differente da prima, inaspettato, unico: un particolare architettonico, qualche pietra squadrata in epoche passate, un paesaggio, un piatto tipico, una coltivazione, un sapore peculiare, un profumo, un aspetto geomorfologico del terreno… tutto questo rende cos\u00ec speciale e celebrata la nostra terra. In questo angolo di Tanzania, tra i chiaroscuri dei vicoli della Citt\u00e0 di Pietra, capisco l\u2019importanza di non cancellare il passato, di preservare le diversit\u00e0 e le tradizioni di ogni popolo, di ogni epoca. L\u2019idea occidentale di uniformare tutto a uno stile di vita, europeo o americano che sia, oltre alla dissoluzione graduale ma spietata della cultura locale, porta a un livello di banalit\u00e0 che rende superflua persino un\u2019attivit\u00e0 artistica differente dal modello adottato. \u201cAmare le differenze\u201d significa permettere che esistano svariati modi di vivere, di pensare, di parlare. \u00c8 un errore credere che tutti, in tutto il mondo, abbiano bisogno delle stesse cose che piacciono a noi. Ecco la mia conclusione di oggi: l\u2019acqua calda per la doccia, a Zanzibar, non serve. Questa piccola isola deve restare un \u201cterzo mondo\u201d, come noi lo chiamiamo, tutto sommato abbastanza felice, senza troppi comfort, ma con una natura viva, enorme, pura, dove \u00e8 bello ancora fermarsi a riprendere fiato. Quando pensi a Zanzibar devi avere in mente quell\u2019azzurro colmo di riflessi del mare, i sorrisi, le radici smisurate, la foresta tropicale, una biodiversit\u00e0 gigantesca, quell\u2019Islam contemplativo, rilassato e sereno, che si trova spesso dove non te l\u2019aspetti. Imparare a riconoscere il fascino dei contrasti e a rispettarli, porta a capire la necessit\u00e0 di dare un proprio originale contributo a questa bellezza. Altrimenti tutto scomparir\u00e0. La mia voce notturna oggi mi suggerisce di trasformare in arte la metamorfosi vissuta in questo viaggio, ci\u00f2 che ho assorbito, raccolto e metabolizzato. Sento il dovere di lasciare una traccia, per chiunque vorr\u00e0 accoglierla e seguirla.<\/span><\/span><\/span><\/p>\n Zanzibar, Tanzania, 28 dicembre 2015<\/span><\/p>\n Ivo Stelluti,<\/span><\/em><\/p>\n Il Viaggiator Curioso<\/span><\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Qui di seguito trovate la seconda parte del racconto “Notturno Numero Otto” tratto dalla raccolta “Un Albergo a Mille Stelle” Aporema Edizioni, il mio modo per offrirvi un piccolo frammento dell’atmosfera respirata a Zanzibar. Buona lettura e Buon Viaggio! Stone Town \u00e8 da sempre l\u2019unico agglomerato urbano dell\u2019Isola di Zanzibar ad avere case costruite in […]<\/p>\n","protected":false},"author":6,"featured_media":63690,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"video","meta":{"footnotes":""},"categories":[778],"tags":[300],"yoast_head":"\n