{"id":63701,"date":"2022-01-21T09:00:59","date_gmt":"2022-01-21T08:00:59","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=63701"},"modified":"2021-12-10T10:33:58","modified_gmt":"2021-12-10T09:33:58","slug":"nepal-e-tibet-le-mie-montagne","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/nepal-e-tibet-le-mie-montagne\/","title":{"rendered":"Nepal e Tibet: le mie montagne"},"content":{"rendered":"
La terza e ultima parte del racconto del viaggio in Nepal e Tibet riporta un piccolo racconto dal titolo “Le mie montagne”. Buona lettura!<\/span><\/span><\/p>\n Miracolo d\u2019alba ancora incontaminata. Assenza di esistenza. \u201cLe montagne dove non arrivano le nuvole non sono da conquistare: sono da amare\u201d dice lo sherpa di quella cordata. Probabilmente fu lui a mettere il primo piede sulla cima dell\u2019Everest. Tutto il peso sulle spalle, tutta la fatica. Ma non importa. \u00c8 sufficiente scontornarle con gli occhi, anche se da lontano. Queste cime: le pi\u00f9 grandi. <\/i><\/span><\/span><\/p>\n l nepalesi la chiamano Sagaram\u0101th\u0101, “Dio del cielo”, la pregano perch\u00e9 riconoscono in lei la Grande Madre, una divinit\u00e0 gentile e bellissima. Il suo colore \u00e8 arancio splendente. <\/i><\/span><\/span><\/p>\n Prima di partire per la spedizione, gli sherpa fanno una Puja con preghiere, offerte, mantra, canti sacri. \u201cla montagna \u00e8 per sua stessa natura sede del divino. Bisogna averne rispetto.\u201d Stento a crederci quando mi dicono che dietro quell\u2019altopiano lo sguardo spazia addirittura fino all\u2019Afghanistan. Sar\u00e0 l\u2019ossigeno pi\u00f9 rarefatto che fa girare la testa: ma quel giorno mi sono sentito libero, molto libero. <\/i><\/span><\/span><\/p>\n Stamattina, in Italia, alla radio, qualcuno con un tempismo perfetto ha mandato in onda \u201cWaiting on a sunny day\u201d di Bruce Springsteen. Stamattina, dal cavalcavia dell\u2019autostrada per Milano si vedono le nostre piccole montagne.<\/i><\/span><\/span><\/p>\n Il racconto parla di Tenzing Norgay, lo Sherpa che accompagn\u00f2 lo scalatore neozelandese Edmund Hillary in cima all\u2019Everest il 29 maggio 1953. Stando alle dichiarazioni successive di Tenzing, divenuto celebre in patria e nel mondo, il neozelandese giunse qualche minuto dopo perch\u00e9 in quel momento lo sherpa stava battendo la traccia. Come ben sa chi va in montagna, non hanno senso le polemiche spesso create dai giornalisti riguardo a \u201cchi arriva prima\u201d in vetta. Il merito \u00e8 di chi ha tracciato una via dove nessun altro aveva mai osato andare.<\/span><\/span><\/p>\n Buon viaggio anche a voi, viaggiatori curiosi!<\/span><\/span><\/span><\/p>\n Ivo Stelluti,<\/span><\/p>\n Il Viaggiator Curioso<\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" La terza e ultima parte del racconto del viaggio in Nepal e Tibet riporta un piccolo racconto dal titolo “Le mie montagne”. Buona lettura! Miracolo d\u2019alba ancora incontaminata. Assenza di esistenza. \u201cLe montagne dove non arrivano le nuvole non sono da conquistare: sono da amare\u201d dice lo sherpa di quella cordata. Probabilmente fu lui a […]<\/p>\n","protected":false},"author":6,"featured_media":64128,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"video","meta":{"footnotes":""},"categories":[778],"tags":[300],"yoast_head":"\n