{"id":63906,"date":"2021-12-30T14:00:04","date_gmt":"2021-12-30T13:00:04","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=63906"},"modified":"2021-12-30T11:56:45","modified_gmt":"2021-12-30T10:56:45","slug":"dimmi-come-scrivi-e-ti-diro-chi-sei","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/dimmi-come-scrivi-e-ti-diro-chi-sei\/","title":{"rendered":"Dimmi come scrivi e ti dir\u00f2 chi sei"},"content":{"rendered":"
Busto Arsizio \u2013 La scrittura \u00e8 un mezzo di espressione e di comunicazione esclusivamente umano, uno strumento di relazione sociale strettamente legato alle tradizioni culturali dell\u2019epoca e del luogo in cui si vive e dunque in grado di rivelarci molto del soggetto che scrive e del suo tempo. La grafologia<\/strong> guida all\u2019osservazione della scrittura attraverso una tecnica ben precisa privilegiando un approccio globale al grafismo<\/strong>. In tale contesto di studio ogni elemento della scrittura, anche quello in apparenza pi\u00f9 insignificante, non presenta un valore fisso e rigido e non vive mai isolato, ma si dispiega interagendo con tutti i segni che sono presenti all\u2019interno del suo ambiente grafico.<\/p>\n Grafologia: una scienza empirica<\/strong> Un linguaggio silenzioso<\/strong> Cervello e mano<\/strong> Il carattere tra le righe: l\u2019esempio della firma<\/strong> La parola abbaglia e inganna perch\u00e8 mimata dal viso, perch\u00e9 la si vede uscire dalle labbra e le labbra piacciono e gli occhi seducono. Ma le parole nere sulla carta bianca sono l\u2019anima messa a nudo<\/strong>.<\/em> M. Giovanna Massironi<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Busto Arsizio \u2013 La scrittura \u00e8 un mezzo di espressione e di comunicazione esclusivamente umano, uno strumento di relazione sociale strettamente legato alle tradizioni culturali dell\u2019epoca e del luogo in cui si vive e dunque in grado di rivelarci molto del soggetto che scrive e del suo tempo. La grafologia guida all\u2019osservazione della scrittura attraverso […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":63911,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[1458],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nA differenza di quanto taluni possano ancora pensare la grafologia non ha alcunch\u00e9 di magico e di occulto<\/strong>. Trattasi piuttosto di una scienza empirica<\/strong> che fu oggetto di studio da parte di filosofi e curiosi fin dall\u2019antichit\u00e0, da Aristotele fino a Svetonio per arrivare ai giorni nostri ed essere considerata una vera e propria disciplina di studio che pu\u00f2 supportarne efficacemente altre. Passato antico e storia breve se si considera che si deve attendere fino al 1871, anno in cui l\u2019abate Michon fond\u00f2 la Soci\u00e8t\u00e8 Francaise de Graphologie,<\/strong> per dare corpo e continuit\u00e0 agli studi e alle osservazioni su questa materia. Dalla Soci\u00e8t\u00e8 Francaise de Graphologie, tuttora attiva, si sono sviluppate numerose correnti e scuole di pensiero e la grafologia ha iniziato ad essere studiata con continuit\u00e0 ed anche in Italia sono nate importanti ed eccellenti scuole.<\/p>\n
\nAttraverso il linguaggio silenzioso della propria specifica scrittura ogni individuo esprime e manifesta la parte pi\u00f9 intima di s\u00e9<\/strong>, quella che non tutti percepiscono osservando le manifestazioni esteriori della personalit\u00e0. Caotica, ordinata, curiosa o concentrata: il grafologo,<\/strong> considerando il solo tracciato della grafia, studia e mette in luce importanti elementi del carattere di chi scrive. Lavora libero da condizionamenti visivi ed emotivi, quasi esclusivamente seguendo il percorso della scrittura, le sue evoluzioni, il suo modo di occupare la pagina e di espandersi collocandosi nello spazio, il dinamismo dei gesti e dei segni che la rendono unica e riconducibile a una determinta persona e solo a quella.<\/p>\n
\nTrascurare la scrittura manuale soppiantandola con l\u2019utilizzo di sistemi informatici, come sempre pi\u00f9 spesso accade nella nostra societ\u00e0, \u00e8 oltremodo rischioso. Questa attitudine tutta contemporanea non fa che ridurre e frustrare le nostre capacit\u00e0 e le nostre possibilit\u00e0 espressive, facendo venire meno quel legame fondamentale<\/strong> tra gli stimoli provenienti dal cervello e la loro diretta manifestazione nel movimento del braccio e della mano. Non solo, cos\u00ec facendo si perde il contatto sensoriale tra le diverse superfici su cui si scrive e le loro specifiche caratteristiche. Sono sempre pi\u00f9 frequenti i casi di chi, fin dai primi momenti dell\u2019apprendimento, ha trascurato la scrittura manuale a favore dell\u2019utilizzo di supporti informatici, al punto da rendere necessario l\u2019intervento di un rieducatore della scrittura<\/strong> che aiuti ad acquisire questa importantissima risorsa espressiva e culturale.<\/p>\n
\nGi\u00e0 la posizione della firma alla fine di una lettera pu\u00f2 dire molto sul nostro rapporto con gli altri. A destra \u00e8 sinonimo di socievolezza<\/strong> e di necessit\u00e0 di entrare in relazione con il mondo esterno, al centro<\/strong> denota una certa costrizione nello slancio verso gli altri e un freno all\u2019entusiasmo, mentre la firma posta a sinistra<\/strong> esprime una sorta di disagio nei confronti della societ\u00e0 e dell\u2019ambiente circostante. Onde, aste, svolazzi, segni, segni involontari, inclinazione e posizione hanno grande importanza nella grafologia; anche la stessa scelta della penna con cui decidiamo di mettere nero su bianco \u00e8 un indicatore importante di quello che ciascuno di noi, inconsciamente, \u00e8 spinto a rendere visibile e a comunicare. Preferire una matita, un pennarello o una sottilissima penna a sfera rappresenta gi\u00e0 di per s\u00e9 un dato di estrema importanza e decisamente significativo.<\/p>\n
\nGuy de Maupassant, Il nostro cuore<\/p>\n