{"id":64095,"date":"2022-01-18T09:37:17","date_gmt":"2022-01-18T08:37:17","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=64095"},"modified":"2022-01-18T09:37:17","modified_gmt":"2022-01-18T08:37:17","slug":"appuntamenti-dal-18-gennaio-2022","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/appuntamenti-dal-18-gennaio-2022\/","title":{"rendered":"Appuntamenti dal 18 gennaio 2022"},"content":{"rendered":"
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Varese<\/strong> – Una trentina di opere, tra le pi\u00f9 significative, nella retrospettiva dedicata a Benito Monti ospitata da gioved\u00ec (20 gennaio) in sala Veratti. Un segno che intende ricordare la particolare espressivit\u00e0 dell’artista rivolta a raccontare le “spirituali risonanze e impalpabili leggerezze nella luminosa percezione della natura. “Natura \u00e8 meraviglia”, questo il titolo della mostra organizzata dall’associazione Contemporary Arte&Ambiente \u00e8 a cura di Fabrizia Buzio Negri in collaborazione con la figlia dell\u2019artista Eleonora. Monti (1933 -2020) \u00e8 stato artista ammirato per la sua pittura: un’intensa sofferta rielaborazione intima del veduto e del vissuto, una profonda riflessione interiore. Affascinato dai luoghi della provincia di Varese ha ritratto e interpretato anche la variet\u00e0 paesaggistica italiana: dai contesti rurali montani agli ambienti marittimi. La mostra sar\u00e0 inaugurata sabato (22 gennaio) alle 16. Accompagner\u00e0 l’appuntamento un intervento musicale del violinista Davide Tad\u00e8. Fino al 3 febbraio. Orari: marted\u00ec – venerd\u00ec 15- 17.30; sabato e domenica 10-12.30 \/ 15 -17.30<\/em><\/p>\n Milano<\/strong> – San Fedele Arte presenta “Offerte di tempo<\/em>” di Nadia Nespoli. La mostra, a cura di Margherita Zanoletti, sar\u00e0 inaugurata oggi (14 gennaio) alle 18. L’esposizione presenta una serie di tele monocrome realizzate con un intreccio manuale all\u2019uncinetto. Queste opere di fiber art costituiscono l\u2019esito materiale di un progetto artistico che ha coinvolto il lavoro manuale di donne e uomini detenuti all\u2019interno del carcere di Bollate, che hanno accolto l\u2019invito dell’artista a collaborare offrendo il proprio tempo. La proposta dell\u2019artista ha stimolato una vera e propria performance collettiva, pretesto per la creazione di un dialogo. Attraverso una tecnica antica, il filo di cotone qui simboleggia il filo di un legame, di un\u00a0 dialogo interiore che muta e progredisce con lo sguardo dell\u2019osservatore. L’esposizione proseguir\u00e0 fino al 15 febbraio con i seguenti orari: marted\u00ec \u2013 venerd\u00ec 16\/19 sabato 14\/18. (al mattino su appuntamento, tel. 02.86352233; sanfedelearte@sanfedele.net). Chiuso nei festivi.<\/em><\/p>\n Rimini<\/strong> – “Nel mondo di Tonino Guerra<\/em>” \u00e8 la mostra allestita nell\u2019Ala di Isotta di Castel Sismondo a cura di Luca Cesari. La mostra restituisce la ricchezza, la variet\u00e0 e la complessit\u00e0 della poetica e del mondo del poeta e sceneggiatore romagnolo, che per tanti anni lavor\u00f2 al fianco di Federico Fellini. Qui si concentra la verit\u00e0 del mondo trascorso in pi\u00f9 di trent\u2019anni di immaginazione e laboriosit\u00e0, gli ultimi di Tonino Guerra. Il percorso espositivo presenta quadri, gessetti, acquarelli, tempere, affreschi, libri e oggetti ideati dal maestro e realizzati dalle mani sapienti degli artisti e degli artigiani. Si possono ammirare, tra le opere in mostra: le lanterne di Tolstoj<\/em>, sculture in ferro; i vasi per un fiore soltanto, vasi rustici, macchiati di povert\u00e0, per contenere soltanto un fiore; gli anatroni, grandi ceramiche con forme di animali fantastici; l’opera letteraria di Tonino Guerra, tra cui spiccano alcune prime edizioni. Inoltre, una ricca sezione multimediale permette di rivedere i film, sceneggiati, guardare interviste e documentari sul poeta e tutta la sua opera, ascoltarlo recitare le sue poesie. Fino al 23 gennaio. Orari: marted\u00ec – venerd\u00ec 10 – 13\/16 – 19; sabato domenica e festivi 10-19.<\/em><\/p>\n Gallarate<\/strong> – “Mostre in Mostra<\/em>” \u00e8 il titolo dell’esposizione di Augusto Barbieri allestita da sabato 22 gennaio alla galleria Civico 3. Il percorso presenta una serie di opere premiate ed esposte negli anni della sua lunga carriera che galleristi, direttori artistici e giurie hanno selezionato per pubblicazioni ed esposizioni. Numerose le collettive e le personali alle quali Barbieri ha partecipato e organizzato su diversi temi paesaggistici e naturalistici con fotografie \u201ctradizionali\u201d o Polaroid. I suoi lavori sono stati pubblicati su riviste, cataloghi e siti web. La mostra, allo spazio espositivo di via Pretura, che si aprir\u00e0 al pubblico da sabato 22 gennaio con inaugurazione alle 18, proseguir\u00e0 sino al 30 dello stesso mese e sar\u00e0 visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30.<\/em><\/p>\n Varese<\/strong> \u2013 In occasione dei cinquant\u2019anni d\u2019attivit\u00e0 il Foto Club Varese APS propone, per celebrare l\u2019evento, sei progetti social. Il primo, che si attuer\u00e0 durante l\u2019anno, in concomitanza a tante altre iniziative, si intitola \u201cMinimalismo\u201d. Si tratta di un concorso, gratuito e aperto a tutti gli appassionati al quale \u00e8 possibile partecipare con fotografie in bianco\/nero o colore. Ogni partecipante pu\u00f2 inviare all\u2019indirizzo info@fotoclubvarese.it solo una fotografia nel formato e nella dimensione digitale preferita. Se si \u00e8 iscritti ad Associazioni Fotografiche occorrer\u00e0 indicarne anche il nome. Una giuria selezioner\u00e0 i primi 15 scatti pi\u00f9 meritevoli in b\/n e altrettanto far\u00e0 per quelli a colori. Le immagini saranno pubblicate sui social, nei profili del Foto Club Varese APS entro il 28 febbraio e potranno fare parte di eventuali mostre fotografiche. Il materiale dovr\u00e0 essere inviato entro il 31 gennaio. Per informazioni: info@fotoclubvarese.it.<\/em><\/p>\n Milano<\/strong> \u2013 E\u2019 una mostra dedicata alla straordinaria stagione divisionista, quella allestita nelle suggestive sale del piano terreno della Villa Reale di Milano presentate dalla GAM Galleria d\u2019Arte Moderna con la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. Due rispettive collezioni che conservano le opere di alcuni tra i pi\u00f9 significativi esponenti. Il percorso, attraverso trenta opere, allestite in 5 sezioni, mette a fuoco gli elementi caratterizzati dall\u2019esperienza divisionista, i suoi protagonisti e gli artisti che furono sodali. Tra questi ricordiamo: Giacomo Balla, Leonardo Bistolfi, Umberto Boccioni, Giulio Branca, Luigi Conconi, Tranquillo Cremona, Angelo Morbelli, Plinio Nomellini, Giuseppe Pellizza, Gaetano Previati e Giovanni Segantini. Fino al 6 marzo con i seguenti orari: marted\u00ec \u2013 domenica 10 \u2013 17.30.<\/em><\/p>\n Milano<\/strong> \u2013 Cinquanta fotografie raccontano la storia di uno dei pi\u00f9 grandi fotografi contemporanei: Ferdinando Scianna (Bagheria, 1943) . La mostra, intitolata \u201cNon chiamatemi maestro<\/em>\u201d e allestita alla galleria Still Fotografia, raccoglie immagini che raccontano, attraverso alcune delle sue fotografie pi\u00f9 iconiche (dai viaggi in Spagna, America Latina, New York, Parigi alla sua amata Sicilia), la carriera del grande artista contemporaneo, noto anche per la sua non comune perizia narrativa e per l\u2019abilit\u00e0 nella nobile arte dell\u2019aforisma. Il lungo percorso artistico di Scianna si snoda attraverso tematiche quali: la guerra, i frammenti di viaggio, le esperienze mistiche, la religiosit\u00e0 popolare, legate da un unico filo conduttore: la costante ricerca di una forma nel caos della vita. Una caratteristica delle immagini \u00e8 lo scuro, il buio, l\u2019ombra, dalla quale prende forma e si sviluppa la scena. La mostra rimarr\u00e0 in calendario sino al 22 gennaio e potr\u00e0 essere visitata nei seguenti orari: marted\u00ec-venerd\u00ec, 10-18; gioved\u00ec, 10-19.30; sabato, 15-19.<\/em><\/p>\n Milano<\/strong> – “Opere dall\u2019Apocalisse<\/em>” \u00e8 il titolo della mostra di Fabio Mauri allestita da Viasaterna (Via Giacomo Leopardi). La mostra, a cura di Francesca Alfano Miglietti, raccoglie per la prima volta una collezione di dipinti e disegni su carta, a colori e in bianco\/nero e fotografie; emozioni e visioni dell\u2019artista che ha fatto dell\u2019ideologia un materiale dell\u2019arte. Un percorso intimo dove Mauri sembra voler rintracciare nel caos una poeticit\u00e0 che indaga l\u2019apocalisse non come \u2018fine\u2019 ma come incontro. L’artista non indietreggia mai, ma si attesta tra le pieghe di una linea che silenziosamente tocca l\u2019interdetto, il proibito. Mauri (1926-2009) \u00e8 considerato un esponente d\u2019indiscusso rilievo delle neo- avanguardie della seconda met\u00e0 del XX secolo. La sua attivit\u00e0 \u00e8 molto estesa e comprende installazioni, performance, teatro e scrittura. Autore di una personalissima indagine, durata tutta la vita, sull\u2019insidiosa logica dell\u2019arte, dell\u2019ideologia e del totalitarismo, esplora la Storia filtrandola attraverso la lente del privato. L’esposizione rimarr\u00e0 in calendario sino all’1 aprile nei seguenti orari: dal luned\u00ec al venerd\u00ec 12-19. Le opere di Mauri sono esposte anche, in contemporanea alla mostra allestita negli spazi di Viasaterna, nelle sale di Palazzo Reale (fino al 30 gennaio) nell’ambito della mostra \u201cCorpus Domini. Dal corpo glorioso alle rovine dell\u2019anima\u201d.<\/em><\/p>\n Milano<\/strong> – Oltre cento opere tra installazioni, sculture, disegni, dipinti, videoinstallazioni e fotografie compongono la mostra \u201cCorpus Domini. Dal corpo glorioso alle rovine dell\u2019anima<\/em>\u201d allestita a Palazzo Reale. Trentaquattro gli artisti riconosciuti a livello internazionale che le hanno firmate. I lavori, esposti per la prima volta in Italia, raccontano la molteplicit\u00e0 della rappresentazione dell\u2019essere umano. Il titolo si riferisce alla scomparsa del \u2018corpo vero\u2019 a favore del \u2018corpo dello spettacolo\u2019: da un Corpo Glorioso, il corpo della consapevolezza, della ribellione, dell\u2019alterit\u00e0, al Corpo del Contemporaneo, inteso da una parte come corpo della societ\u00e0 dello spettacolo e dall\u2019altra nelle sue forme pi\u00f9 poetiche: il corpo dell\u2019esodo, del lavoro, della moltitudine silenziosa. Le opere in mostra sono di: AES+F, Janine Antoni, Yael Bartana, Zharko Basheski, Joseph Beuys, Christian Boltanski, Vlassis Caniaris, Chen Zhen, John DeAndrea, Gino de Dominicis, Carole A. Feuerman, Franko B, Robert Gober, Antony Gormley, Duane Hanson, Alfredo Jaar, Kimsooja, Joseph Kosuth, Charles LeDray, Robert Longo, Urs L\u00fcthi, Ibrahim Mahama, Fabio Mauri, Oscar Mu\u00f1oz, Gina Pane, Marc Quinn, Carol Rama, Michal Rovner, Andres Serrano, Chiharu Shiota, Marc Sijan, Dayanita Singh, Sun Yuan & Peng Yu e Gavin Turk. Una sezione fondamentale \u00e8 quella dedicata a Lea Vergine: una sorta di stanza \u201cprivata\u201d in collaborazione con l\u2019Archivio dedicato alla storica e critica dell’arte in cui sono esposte opere, libri, documenti e fotografie che testimoniano la sua preziosa e singolare ricerca nel campo della Body Art. Sino al 30 gennaio. Orari; 10-19.30; gioved\u00ec 10-22.30.<\/em><\/p>\n Milano<\/strong> – Le opere di Mondrian al Mudec. Un progetto espositivo dedicato al processo evolutivo-artistico che port\u00f2 l\u2019artista dalla tradizione del paesaggio olandese allo sviluppo del suo stile unico, che l\u2019ha reso inconfondibile e celebre in tutto il mondo. La mostra, intitolata \u201cPiet Mondrian. Dalla figurazione all\u2019astrazione<\/em>\u201d \u00e8 stata realizzata grazie alla collaborazione del Kunstmuseum Den Haag, (dove risiede la pi\u00f9 importante collezione di opere dell\u2019artista al mondo) che ne ha prestato sessanta, scelte tra quelle della raccolta, degli artisti della Scuola dell\u2019Aja e dei designer De Stijl. Esposti anche due lavori di Mondrian provenienti dal Museo del Novecento di Milano e un quadro neoplastico proveniente dal National Museum of Serbia di Belgrado. Il percorso si snoda attraverso sezioni tematiche utili alla comprensione delle stesse opere interamente astratte del suo ultimo periodo. Filo conduttore su cui si esplica il confronto tra le opere del primo periodo \u201cfigurativo\u201d a quelle del periodo \u201castratto\u201d \u00e8 quello del paesaggio, con confronti con quelle dei pittori della \u201cScuola dell\u2019Aja\u201d, un gruppo di artisti operanti nella citt\u00e0 olandese tra il 1860 e il 1890, ampiamente influenzati dal realismo della scuola di Barbizon, e secondo la cui maniera Mondrian aveva cominciato a dipingere. Una sezione \u00e8 dedicata anche a \u201cDe Stijl\u201d (Lo Stile), movimento sorto nei Paesi Bassi nel 1917 su iniziativa dello stesso Mondrian e di Theo van Doesburg, attivo ancora alle soglie degli anni Trenta, che innov\u00f2 arte, architettura e design. Fino al 27 marzo. Orari: luned\u00ec 14.30 \u2013 19.30; marted\u00ec, mercoled\u00ec, venerd\u00ec, domenica 9.30 \u2013 19.30; gioved\u00ec e sabato 9.30 \u2013 22.30. Informazioni e prenotazioni: +39 02.54917.<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Varese – Una trentina di opere, tra le pi\u00f9 significative, nella retrospettiva dedicata a Benito Monti ospitata da gioved\u00ec (20 gennaio) in sala Veratti. Un segno che intende ricordare la particolare espressivit\u00e0 dell’artista rivolta a raccontare le “spirituali risonanze e impalpabili leggerezze nella luminosa percezione della natura. “Natura \u00e8 meraviglia”, questo il titolo […]<\/p>\n","protected":false},"author":6,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[1370],"tags":[],"yoast_head":"\n