{"id":64323,"date":"2022-02-09T11:00:06","date_gmt":"2022-02-09T10:00:06","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=64323"},"modified":"2022-02-09T10:39:47","modified_gmt":"2022-02-09T09:39:47","slug":"metaverso-il-mondo-digitale-del-futuro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/metaverso-il-mondo-digitale-del-futuro\/","title":{"rendered":"Metaverso, il mondo digitale del futuro"},"content":{"rendered":"
Busto Arsizio – Buona parte della nostra quotidianit\u00e0 \u2013 e quindi dei nostri consumi, svaghi, attivit\u00e0 e altro \u2013 traslocher\u00e0 nel metaverso<\/strong>. Il futuro sembra attenderci in una realt\u00e0 virtuale parallela dove, accessoriati di speciali cuffie e visori, ci muoveremo ed entreremo in relazione con gli altri sotto forma di avatar tridimensionali. La parola metaverso<\/strong> \u00e8 diventata prepotentemente d\u2019attualit\u00e0, fino ad essere tra le pi\u00f9 usate del 2021, dopo che Mark Zuckerberg<\/strong> ha annunciato il cambio di nome e di indirizzo di Facebook Inc., la societ\u00e0 che possiede un intero ecosistema di piattaforme (l\u2019omonimo social Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger) ed \u00e8 diventata Meta<\/strong>. Al cambio di nome \u00e8 corrisposta una pi\u00f9 ampia mission aziendale che si prefigge di creare in un tempo relativamente breve un\u2019esperienza totalmente nuova di internet, un metaverso<\/strong> in cui tutti \u201csaremo in grado di teletrasportarci istantaneamente come in un ologramma per essere in ufficio senza doverci spostare, a un concerto con gli amici o nel soggiorno dei nostri genitori a chiacchierare.\u201d<\/p>\n Trent\u2019anni e non sentirli<\/strong> Un mondo migliore<\/strong> M.Giovanna Massironi<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Busto Arsizio – Buona parte della nostra quotidianit\u00e0 \u2013 e quindi dei nostri consumi, svaghi, attivit\u00e0 e altro \u2013 traslocher\u00e0 nel metaverso. Il futuro sembra attenderci in una realt\u00e0 virtuale parallela dove, accessoriati di speciali cuffie e visori, ci muoveremo ed entreremo in relazione con gli altri sotto forma di avatar tridimensionali. La parola metaverso […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":64324,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[1458],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nIl termine metaverso<\/strong> fa la sua apparizione per la prima volta una trentina di anni fa, nel 1992 nel romanzo di fantascienza Snow Crash<\/strong> dello scrittore americano Neal Stephenson. Quello di Facebook non \u00e8 il primo esperimento di realt\u00e0 virtuale parallela. I pionieri della rete ricorderanno sicuramente Second Life<\/strong>, il mondo virtuale elettronico lanciato nel 2003 in cui alcune importanti aziende organizzarono grandi eventi e persino colloqui di lavoro. Fu un fuoco di paglia e dopo un primo entusiasmante momento di migrazione Second Life fu abbandonata dagli internauti e dagli investitori. A proposito di questi ultimi va detto che il metaverso muove investimenti importanti: nello spazio di Decentraland<\/strong>, la piattaforma basata sul mondo virtuale 3D che ha appena ospitato il primo matrimonio nel metaverso<\/strong>, gli utenti, dopo aver creato il proprio avatar, possono acquistare e rivendere lotti di terra pagandoli in criptovaluta. Una societ\u00e0 di investimenti americana, nel 2021 ha reso noto di aver investito 2,4 miliardi di dollari in appezzamenti di terreno virtuali nel distretto della moda di Decentraland<\/strong> allo scopo di organizzarvi sfilate di moda e di vendere abiti e accessori digitali agli avatar.<\/p>\n
\nCosa succeder\u00e0 quando vivremo parte delle nostre esistenze in un mondo virtuale in cui ogni nostro singolo movimento potr\u00e0 essere monitorato e le occasioni di indirizzare le nostre azioni aumenteranno a dismisura? E\u2019 lecito chiederselo. Quello che si evince \u00e8 che al di l\u00e0 di ogni promessa di smaterializzazione e di fuga dal mondo reale, i mondi virtuali ad oggi non hanno fatto altro che replicare i modelli di competizione e consumo della nostra realt\u00e0, riproducendone disparit\u00e0 e diseguaglianze, non esclusa la corsa al potere di sempre. Sarebbe forse il momento, invece, di fermarsi un attimo e di pensare ad un reale cambiamento mettendo in atto azioni per un mondo migliore, che sia digitale o meno.<\/p>\n