{"id":64560,"date":"2022-02-27T18:15:41","date_gmt":"2022-02-27T17:15:41","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=64560"},"modified":"2022-02-28T12:04:11","modified_gmt":"2022-02-28T11:04:11","slug":"la-melancholia-di-chiara-dynys-approda-al-maga-di-gallarate","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-melancholia-di-chiara-dynys-approda-al-maga-di-gallarate\/","title":{"rendered":"La Melancholia di Chiara Dynys approda al MA*GA di Gallarate"},"content":{"rendered":"
Gallarate \u2013 Come racconta Chiara Dynys nel corso dell\u2019inaugurazione della mostra Melancholia, ospitata negli spazi del museo MA*GA, i film sono per lei quello che la montagna Saint Victoire \u00e8 stata per C\u00e9zanne. Infatti il cinema ha ispirato da sempre la sua produzione artistica: da bambina la madre, critica cinematografica, l\u2019ha introdotta alla settima arte, facendole vedere film come Il posto delle fragole o Il settimo sigillo di Ingmar Bergman.<\/p>\n
Lo stesso titolo della mostra, ideata per il museo di Gallarate, sembra un omaggio al lungometraggio di Lars Von Trier del 2011. Nelle opere esposte emergono i riferimenti alla filmografia di Roberto Rossellini, di Federico Fellini, di Jane Campion o di Paolo Sorrentino. Ma su tutto, nei lavori inediti pensati per il MA*GA spiccano temi ricorrenti della poetica di Chiara Dynys: la stanza nella stanza, gli specchi, il labirinto, la luce con la sua forza costruttiva. Facciamo alcuni esempi.<\/p>\n
Opera potentissima \u00e8 Antro della Sibilla (2021), un\u2019installazione in lacca che vede la ripetizione di spazi trapezoidali dai colori vivaci alternati a specchi per concludersi con un video che mostra il passaggio da una stanza ad un\u2019altra. Il visitatore che si trova di fronte a questo lavoro da un lato rimane letteralmente ipnotizzato dai colori fluorescenti e dal gioco degli specchi, desiderando quasi attraversare l\u2019antro, dall\u2019altro \u00e8 pervaso da un senso di smarrimento per la percezione dello spazio intorno a s\u00e9. Ad ispirare l\u2019opera, come si pu\u00f2 immaginare, l\u2019Antro della Sibilla Cumana a Pozzuoli, visitato spesso dall\u2019artista.<\/p>\n
Altro lavoro suggestivo ed evocativo \u00e8 Enlightening Books (2019), esposto gi\u00e0 in una personale dell\u2019artista al Mattatoio di Roma e alla Galleria Building di Milano. In questa nuova versione dell\u2019installazione, nella biblioteca del museo MA*GA sono stati disposti libri di vetro opalescente, dipinti a mano, alcuni dei quali anche illuminati. Collocati su una mensola in ferro, sono l\u00ec a ricordarci il valore della lettura. Come ricorda lo stesso titolo dell\u2019opera di Chiara Dynys, i libri sono illuminanti, sono cibo per la mente.<\/p>\n
Ideata appositamente per il MA*GA l\u2019opera Merry Liseberg Parade (2021). L\u2019artista ha fotografato dei dettagli del parco divertimenti Liseberg, aperto nel 1923 a G\u00f6teborg, e li ha inseriti in cornici di plexiglas colorato con luci led. L\u2019effetto ancora una volta \u00e8 straniante: i colori brillanti delle cornici creano un contrasto con i soggetti fotografati, che sono quasi sospesi nel tempo. I particolari delle giostre fotografate trasmettono a chi guarda un profondo senso di malinconia.<\/p>\n
La mostra di Chiara Dynys si distanzia dalla collezione permanente riallestita al MA*GA e dall\u2019esposizione di Michele Lombardelli. Sembra uno spazio a s\u00e9, in cui il visitatore si immerge totalmente, catturato da luci, colori sgargianti, continue sollecitazioni visive e percettive. In un certo senso sembra di entrare in un film e viverne dall\u2019interno la storia.<\/p>\n
L\u2019esposizione, allestita al MA*GA di Via De Magri 1, proseguir\u00e0 sino all\u20198 maggio e sar\u00e0 visitabile dal marted\u00ec al venerd\u00ec nei seguenti orari: 10 -18 e nel weekend dalle 11 alle 19.
\nEleonora Manzo<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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