{"id":64696,"date":"2022-03-10T10:00:07","date_gmt":"2022-03-10T09:00:07","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=64696"},"modified":"2022-03-08T10:58:28","modified_gmt":"2022-03-08T09:58:28","slug":"ho-un-appuntamento-con-il-mio-destino","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/ho-un-appuntamento-con-il-mio-destino\/","title":{"rendered":"Ho un appuntamento con il mio destino"},"content":{"rendered":"
Legnano – \u201cHo un appuntamento con il mio destino\u201d \u00e8 la personale di Michela Pastori allestita nella pinacoteca del Castello. La mostra, apre \u201cVisioni Viscontee \u2013 Le stanze dell\u2019arte\u201d, il programma espositivo che vede coinvolti, nella prima fase, artisti prevalentemente locali.
\nLa personale della pittrice legnanese si snoda in un percorso dove si incontrano le opere che abbracciano un arco temporale di oltre vent\u2019anni: dall\u2019astratto di fine anni \u201990 al figurativo degli ultimi lavori realizzati, dal titolo gli \u201cSguardi\u201d. La mostra non si limita a essere una sequenza statica di quadri ma una\u201crappresentazione\u201d che include parole, proiezioni, sorprese luminose, interventi musicali e momenti di performance pittorica. Un’eplosione continua di proposte coinvolgenti come la personalit\u00e0 dell’artista, inquieta e sempre alla ricerca di novit\u00e0 da esplorare e sulle quali lavorare. Un’inquietudine artistica, un’insaziabile curiosit\u00e0 che la trascina in mondi nuovi, sguardi nuovi. La sua ricerca infatti \u00e8 sempre in continua evoluzione e con le sue opere, l’artista ci accompagna dentro a\u00a0 dimensioni altre, davanti alle quali si rimane rapiti e affascinati.<\/p>\n
Per questa sua vivacit\u00e0 e dinamicit\u00e0 Pastori, nel corso della mostra, si mette a disposizione dei visitatori che, un giorno alla settimana, potranno assistere alla realizzazione di un\u2019opera pittorica \u201cluminosa\u201d.
\nDopo anni l’artista torna al figurativo con il desiderio di nuove sfide; la ricerca delle espressioni, il contatto visivo con i personaggi delle sue opere, la bellezza del sostenere uno sguardo, il mondo che vi \u00e8 celato. Le donne, raffigurate nelle ultime opere, soddisfano la ricerca del sentimento che sta dietro lo sguardo e di una bellezza data dall\u2019imperfezione e dall\u2019unicit\u00e0. Le donne stimolano la sua ricerca in forza della loro complessit\u00e0 e curiosit\u00e0.
\n\u201cHo un appuntamento con il mio destino\u201d rimarr\u00e0 in calendario sino al 27 marzo nei seguenti orari: sabato e domenica 10 \u2013 12.30\/ 15 \u201318.<\/p>\n
Dopo Michela Pastori, il programma di \u201cVisioni Viscontee\u201d, del Castello prevede le personali di Salvatore (Depsa) De Pasquale, Fabio Scatoli e Daniele Biaggi, primi autori di un percorso che proseguir\u00e0 oltre il 2022. A Palazzo Leone da Perego invece, in aprile si aprir\u00e0 la mostra \u201cIllusione cosmica\u201d di Pietro Pinnar\u00f2 mentre a giugno e luglio, le sale di palazzo ospiterano un maestro dell\u2019illustrazione del secondo \u2018900: Guido Crepax.<\/p>\n
Cenni biografici<\/strong> Legnano – \u201cHo un appuntamento con il mio destino\u201d \u00e8 la personale di Michela Pastori allestita nella pinacoteca del Castello. La mostra, apre \u201cVisioni Viscontee \u2013 Le stanze dell\u2019arte\u201d, il programma espositivo che vede coinvolti, nella prima fase, artisti prevalentemente locali. La personale della pittrice legnanese si snoda in un percorso dove si incontrano le […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":64698,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,65,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nMichela Pastori, nata a Busto Arsizio ma legnanese da tempo, ha frequentato il liceo artistico \u201cCandiani\u201dnegli anni Ottanta. Dal 1987, e per quattro anni, ha frequentato lo studio di restauro della fiorentina Rosetta di Ruggero, docente di materie plastiche al \u201cCandiani\u201d; un\u2019esperienza che le permette di inserirsi nel mondo della pittura su commissione e di cominciare collaborazioni con architetti e committenti privati. Sono gli anni in cui si dedica al \u201ctrompe l\u2019oeil\u201d, interventi pittorici direttamente su pareti, soffitti, porte, tavoli, vetrate, a volte anche pavimenti. Con la fine degli anni Novanta abbandona questo genere di pittura per provare a realizzare un sogno accarezzato sin da bambina, disegnare abiti e partecipare con una vera e propria collezione a un workshop creato per artisti emergenti a New York. Il risultato \u00e8 una collezione di capi spalla imbottiti disegnati sulla linea dei kimono delle geishe, che incontra un successo tale, specie oltreoceano, da riuscire a realizzare altre quattro stagioni. Nel frattempo Pastori arriva a esporre in diversi locali e in abitazioni private, sia negli Stati Uniti sia in Italia, le sue opere pittoriche e le installazioni luminose. Nel 1998 inizia un percorso di pittura astratta, forse uno sfogo dopo anni di verismo forzato dal linguaggio del trompe l\u2019oeil, in cui fa uso di vetroresina, materiale apprezzato per le sue caratteristiche di malleabilit\u00e0 e la trasparenza. Pastori definisce questi lavori installazioni luminose: sono opere realizzate in vetroresina mischiata con colori, porporine o dipinte in un secondo momento e poi illuminate. All\u2019alba del Duemila comincia anche a fare uso di materiali di scarto per costruire lampade con palle di plastica recuperata dall\u2019interno dei fusti della birra, pannelli luminosi realizzati con pezzi e trucioli di plexiglass, specchi retroilluminati ritrovati tra i ritagli da eliminare di un vetraio, pannelli di legno dipinti a formare mosaici di diversi spessori e misure attraverso i quali la luce si muove giocando.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"