{"id":64829,"date":"2022-03-20T10:00:03","date_gmt":"2022-03-20T09:00:03","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=64829"},"modified":"2022-03-19T12:32:31","modified_gmt":"2022-03-19T11:32:31","slug":"nella-visione-astratta-del-reale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/nella-visione-astratta-del-reale\/","title":{"rendered":"Nella visione astratta del reale"},"content":{"rendered":"
Milano – Oltre trentacinque opere dal forte impatto visivo per due differenti ricerche sull\u2019Invisibile<\/em> attraverso la pittura e la fotografia nella mostra che, da marted\u00ec,\u00a0 si apre a Casa Museo Boschi Di Stefano (con inaugurazione dalle dalle 16 alle 20). Protagoniste le opere di due fra gli artisti pi\u00f9 rappresentativi delle proprie rispettive generazioni: Valentino Vago\u00a0 e Silvio Wolf.<\/p>\n Due distinti percorsi, “Valentino Vago. Figure e orizzonti\u201d e \u201cSilvio Wolf. Prima del Tempo\u201d che si sviluppano attraverso tecniche, materiali e linguaggi differenti\u00a0 che dialogano su pi\u00f9 piani: quello percettivo, cercando una costante interazione con l\u2019osservatore per condurlo oltre il visibile, e quello concettuale, attraverso percorsi collegati tra loro nel continuo rimando a una ricerca metafisica e contemplativa dello spazio e al dissolversi dell\u2019immagine nella luce e nel colore.<\/p>\n Moderno e contemporaneo, pittura e fotografia, “conversano” sulla soglia che collega tra loro ambiti generazionali e disciplinari distinti, riconoscendo la loro identit\u00e0 ed espressione nella visione astratta del reale.<\/p>\n Le mostre<\/strong><\/p>\n Valentino Vago. Figure e Orizzonti<\/strong> Silvio Wolf. Prima del Tempo<\/strong> Le mostre, a cura di Luca Pietro Nicoletti, continuer\u00e0 sino al 5 giugno e sar\u00e0 visitabile da marted\u00ec a domenica dalle 10 alle 17.30.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Milano – Oltre trentacinque opere dal forte impatto visivo per due differenti ricerche sull\u2019Invisibile attraverso la pittura e la fotografia nella mostra che, da marted\u00ec,\u00a0 si apre a Casa Museo Boschi Di Stefano (con inaugurazione dalle dalle 16 alle 20). Protagoniste le opere di due fra gli artisti pi\u00f9 rappresentativi delle proprie rispettive generazioni: Valentino […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":64830,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,12,64,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nUna visione essenziale della pittura, un\u2019arte astratta straordinaria e modernissima, mistica e pura, capace di emozionare nella sua costante ricerca dell\u2019Invisibile<\/strong>. La retrospettiva sull\u2019opera di Valentino Vago (1931-2018), inserita nella collana \u201cVisti da Vicino\u201d, prende spunto dai cinque dipinti gi\u00e0 presenti nella collezione Boschi Di Stefano per ripercorrere l\u2019evoluzione del suo percorso artistico sviluppatosi attorno a due elementi, la luce e il colore.
\nLa mostra, allestita nelle stanze dell\u2019ex scuola di ceramica di Casa Boschi Di Stefano al piano terra, propone diciannove opere, tutti olii su tela, che testimoniano come la vocazione artistica di uno dei maestri della pittura astratta italiana si sia sempre intrecciata a una ricerca spirituale che lo ha portato a creare un universo poetico straordinario e unico. Il percorso parte dall\u2019opera accademica, Senza Titolo<\/em> del 1953, in bilico tra figurazione e metafisica, per poi immergersi\u00a0 nelle formulazioni astratte delle opere\u00a0 degli anni Sessanta, intense e dalla visibilit\u00e0 silenziosa, perfette nel rappresentare l\u2019Invisibile. Spiccano, tra le opere presenti in mostra, Spazio Solare<\/em> (1960), pubblicata sulla copertina del pieghevole della mostra presentata da Guido Ballo al Salone Annunciata di Milano nel 1960 e mai pi\u00f9 esposta al pubblico, e Orizzonte<\/em> nero<\/em> (1965), dove il tema del paesaggio, interiorizzato e mentale, entra nella pittura dell’artista come eliminazione di qualsiasi riferimento figurativo, avvio di un percorso ascetico e visionario che lo porter\u00e0 a dipinti di grande respiro, diafani e rarefatti. La mostra \u00e8 inoltre arricchita da documenti, cataloghi, fotografie, disegni inediti oltre a una serie di incisioni che evidenziano il passaggio dalla figurazione all\u2019astrazione.<\/p>\n
\nLa mostra, al terzo piano di Casa Museo Boschi di Stefano, presenta quindici opere della serie \u201cOrizzonti\u201d di Wolf, fra i protagonisti indiscussi della ricerca contemporanea intorno alla fotografia astratta.\u00a0 Gli Orizzonti sono sicuramente uno dei risultati pi\u00f9 interessanti della sua ricerca sulle potenzialit\u00e0 linguistiche, percettive e cognitive della fotografia.
\nNon solo, l\u2019attenta riflessione sul rapporto che l\u2019opera instaura con lo spazio circostante fa s\u00ec che lo spettatore sia posto al centro di un\u2019esperienza meditativa e sensoriale. Le opere scelte\u00a0 dialogano con la forte personalit\u00e0 dello spazio e sono espressione di un\u2019arte che amplifica la dimensione \u201cdi ascolto\u201d che l\u2019artista propone a chi osserva le opere.
\nIl titolo della mostra, \u201cPrima del Tempo\u201d, sottolinea come le opere di questa serie siano immagini pre-fotografiche create dalla luce direttamente sul frammento iniziale della pellicola, prima che essa registri la prima immagine e fuori dal controllo del fotografo. Queste esposizioni non intenzionali sono scritture di luce, immagini non ottiche, che si manifestano sulla superficie foto-sensibile durante il processo di caricamento della macchina e prima dell\u2019inquadratura di alcun soggetto esterno, trasformandosi cos\u00ec in forme e linguaggio nella mente di chi le osserva.<\/p>\n