{"id":64858,"date":"2022-03-23T12:30:13","date_gmt":"2022-03-23T11:30:13","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=64858"},"modified":"2022-03-25T11:41:19","modified_gmt":"2022-03-25T10:41:19","slug":"vedo-rosso","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/vedo-rosso\/","title":{"rendered":"Vedo Rosso"},"content":{"rendered":"
Lugano – Una collettiva che mette in dialogo i lavori di trentacinque artisti di generazioni, nazionalit\u00e0 e culture differenti in un percorso immersivo, che indaga il tema del rosso nella sua variet\u00e0 di significati e qualit\u00e0 espressive.
\nLa mostra, dal titolo Vedo Rosso, \u00e8 in apertura, da sabato 26 marzo nella sede della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati di Lungolago Riva Caccia.
\nEsposte trentanove opere tra dipinti, fotografie, sculture e installazioni dove l’universo simbolico del colore rosso viene esplorato, indagato e interpretato.<\/p>\n
Una selezione di opere della Collezione Olgiati, principalmente dagli anni Sessanta a oggi, di cui molte presentate per la prima volta in questa occasione per proporre un confronto tra artisti e artiste fra loro distanti cronologicamente e stilisticamente. Un\u2019originale indagine sulla valenza simbolica del rosso, articolata secondo associazioni visive e semantiche solo in parte fedeli alla cronologia e alle distinzioni storiografiche.<\/p>\n
Il percorso espositivo si apre con una riflessione sul colore rosso in termini metafisici. I calchi in gesso dipinti di\u00a0Claudio Parmiggiani, accostati a quadri di due protagonisti della Transavanguardia italiana,\u00a0Mimmo Paladino\u00a0e\u00a0Francesco Clemente, accolgono il visitatore coinvolgendolo in un\u2019atmosfera di enigmatica sospensione ed evocando un arcano simbolismo che attinge a iconografie del passato, talvolta intessute di memorie personali.<\/p>\n
Nella simbologia del rosso si coglie anche il rapporto con la velocit\u00e0: l\u2019esuberanza del colore si accompagna all\u2019iconografia dell\u2019automobile in una variet\u00e0 di opere che spaziano da un collage di carte colorate del 1929 del futurista Fortunato Depero, a un significativo esempio dei pi\u00f9 recenti quadri specchianti di Michelangelo Pistoletto, fino a un omaggio allo scultore Jimmie Durham, recentemente scomparso, insignito del Leone d\u2019Oro alla carriera alla Biennale di Venezia del 2019.<\/p>\n
Segue un capitolo dedicato a uno tra i nuclei fondanti della Collezione Olgiati, il Nouveau R\u00e9alisme con i francesi\u00a0Arman\u00a0e\u00a0Martial Raysse\u00a0che esaltano il potere attrattivo del rosso per celebrare gli oggetti della quotidianit\u00e0 elevandoli a nuova materia artistica. E ancora l\u2019uso di questo colore contraddistingue le ricerche degli astrattisti italiani\u00a0Ettore Colla\u00a0e\u00a0Piero Dorazio; se questi ultimi ricorrono alla riduzione del colore alla sua funzione espressiva pi\u00f9 \u201csemplice, perentoria e incisiva\u201d, gli originali\u00a0collages\u00a0dell\u2019americano\u00a0Conrad Marca-Relli\u00a0e le celebri impronte di pennello del ticinese\u00a0Niele Toroni\u00a0costituiscono ulteriori indagini sul colore rosso secondo personalissimi codici astratti.
\nNell’ambito della mostra, uno spazio \u00e8 dedicato a un nucleo di tre opere dell\u2019anglo-indiano\u00a0Anish Kapoor, che trasporta nella dimensione esistenziale e filosofica del rosso attraverso l\u2019immagine poetica del \u201cfiore\u201d. La scultura\u00a0“1000 Names”, del 1982, \u00e8 interamente ricoperta di pigmento puro, sostanza viva che diviene essenza stessa dell\u2019atto creativo.<\/p>\n
Il percorso continua accompagnando i visitatori davanti a un monocromo rosso del 1956 di\u00a0Yves Klein\u00a0(tra gli esponenti di maggior rilievo del Nouveau R\u00e9alisme) che contraddistingue l\u2019intera ricerca creativa dell\u2019artista, nella tensione verso l\u2019immaterialit\u00e0 del vuoto. Uno spazio immateriale, cosmico e spirituale viene evocato anche nelle superfici monocrome costellate di buchi di\u00a0Lucio Fontana. Il suo\u00a0Concetto spaziale (Teatrino), 1965, viene qui presentato in relazione ad altre due importanti opere del XX secolo, un autoritratto del 1969 di\u00a0Gino De Dominicis\u00a0e un Igloo del 1988, di\u00a0Mario Merz, in un dialogo ideale sul tema dell\u2019immortalit\u00e0 dell\u2019opera d\u2019arte, nonch\u00e9 sulla dialettica tra individuo e universo. Segue un omaggio all\u2019arte concettuale di\u00a0Giulio Paolini, presente in mostra con un iconico collage del 1969, dove la scelta del rosso \u00e8 del tutto arbitraria e subordinata alla riflessione sullo spazio della rappresentazione.
\nNelle opere di\u00a0Tano Festa\u00a0e\u00a0Mario Schifano, protagonisti della scena artistica romana dei primi anni Sessanta, il rosso convive con la sperimentazione pittorica e l\u2019indagine consapevole sul linguaggio dell\u2019arte. Di Schifano viene esposto l\u2019imponente paesaggio intitolato\u00a0Palma, 1973, che attiva una sorprendente corrispondenza con il cielo infuocato di rosso del dipinto\u00a0Aurora boreale, 1938, di\u00a0Luigi Russolo.<\/p>\n
L\u2019ultima sezione della mostra presenta opere della stretta contemporaneit\u00e0. Qui il rosso \u00e8 associato a temi di stringente attualit\u00e0. Attraverso sculture ispirate al colore e alla forma delle gocce di sangue, l\u2019italiana\u00a0Chiara Dynys\u00a0e la palestinese\u00a0Mona Hatoum, pur con accezioni e modalit\u00e0 diverse, alludono metaforicamente a tematiche quali la fragilit\u00e0 umana, l\u2019oppressione e la marginalit\u00e0 della condizione femminile, mentre gli americani\u00a0Kelley Walker\u00a0e\u00a0Wade Guyton, protagonisti della scena New Pop, offrono uno sguardo altrettanto profondo sulla simbologia del rosso come rappresentazione ed evocazione della violenza fisica o psicologica.
\nLa mostra rimarr\u00e0 in calendario sino al 12 giugno e sar\u00e0 visitabile da venerd\u00ec a domenica dalle 11 alle 18.<\/p>\n
Artisti e artiste in mostra:<\/strong><\/p>\n Arman\u00a0(Nizza, 1928 \u2013 New York, 2005) \/\u00a0Alighiero Boetti\u00a0(Torino, 1940 \u2013 Roma, 1994) \/\u00a0Francesco Clemente\u00a0(Napoli, 1952) \/\u00a0Ettore Colla\u00a0(Parma, 1896 \u2013 Roma, 1968) \/\u00a0Gino De Dominicis\u00a0(Ancona, 1947 \u2013 Roma, 1998) \/\u00a0Fortunato Depero\u00a0(Fondo, 1892 \u2013 Rovereto, 1960) \/\u00a0Piero Dorazio\u00a0(Roma, 1927 \u2013 Perugia, 2005) \/\u00a0Jimmie Durham\u00a0(Houston, 1940 \u2013 Berlino, 2021) \/\u00a0Chiara Dynys\u00a0(Mantova, 1958) \/\u00a0Tano Festa(Roma, 1938-1988) \/\u00a0Lucio Fontana\u00a0(Rosario, Santa F\u00e9, 1899 \u2013 Comabbio, 1968) \/\u00a0Marco Gastini\u00a0(Torino, 1938-2018) \/\u00a0Wade Guyton\u00a0(Hammond, 1972) \/\u00a0Mona Hatoum\u00a0(Beirut, 1952) \/\u00a0Anish Kapoor\u00a0(Bombay, 1954) \/\u00a0Yves Klein\u00a0(Nizza, 1928 \u2013 Parigi, 1962) \/\u00a0Conrad Marca-Relli\u00a0(Boston, 1913 \u2013 Parma, 2000) \/\u00a0Mario Merz\u00a0(Milano, 1925-2003) \/\u00a0Gabriel Orozco\u00a0(Xalapa, 1962) \/\u00a0Mimmo Paladino\u00a0(Paduli, 1948) \/\u00a0Giulio Paolini\u00a0(Genova, 1940) \/\u00a0Claudio Parmiggiani\u00a0(Luzzara, 1943) \/\u00a0Michelangelo Pistoletto\u00a0(Biella, 1933) \/\u00a0Walid Raad\u00a0(Chbanieh, 1967) \/\u00a0Martial Raysse\u00a0(Golfe Juan, 1936) \/\u00a0Sterling Ruby\u00a0(Bitburg, 1972) \/\u00a0Ed Ruscha\u00a0(Omaha, 1937) \/\u00a0Luigi Russolo\u00a0(Portogruaro, 1885 \u2013 Cerro di Laveno, 1947) \/\u00a0Salvatore Scarpitta(New York, 1919-2007) \/\u00a0Mario Schifano\u00a0(Homs, 1934 \u2013 Roma, 1998) \/\u00a0Sacha Sosno\u00a0(Marsiglia, 1937 \u2013 Monaco, 2013) \/\u00a0Wolfgang Tillmans\u00a0(Remscheid, 1968) \/\u00a0Niele Toroni\u00a0(Muralto, 1937) \/\u00a0Kelley Walker(Columbus, 1969) \/\u00a0Aaron Young\u00a0(San Francisco, 1972)<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Lugano – Una collettiva che mette in dialogo i lavori di trentacinque artisti di generazioni, nazionalit\u00e0 e culture differenti in un percorso immersivo, che indaga il tema del rosso nella sua variet\u00e0 di significati e qualit\u00e0 espressive. La mostra, dal titolo Vedo Rosso, \u00e8 in apertura, da sabato 26 marzo nella sede della Collezione Giancarlo […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":64860,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,65,41,12,15,17],"tags":[],"yoast_head":"\n