{"id":64896,"date":"2022-03-24T11:00:13","date_gmt":"2022-03-24T10:00:13","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=64896"},"modified":"2022-03-25T11:34:52","modified_gmt":"2022-03-25T10:34:52","slug":"la-ricerca-del-gesto-nel-colore","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-ricerca-del-gesto-nel-colore\/","title":{"rendered":"La ricerca del gesto nel colore"},"content":{"rendered":"
Ligornetto – Un fine settimana all’insegna della danza quello organizzato al Museo Vincenzo Vela. Sabato e domenica (26 e 27 marzo) saranno infatti dedicati alla coreografa e danzatrice Piera Principe che terr\u00e0 workshop rivolti a professionisti e agli studenti di arti sceniche e performative. Non solo. In occasione dell’appuntamento la danzatrice presenter\u00e0 anche la performance “Bluset”.\u00a0 Il programma prevede: sabato<\/strong>, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16 laboratorio di danza\u00a0 intitolato “La Zattera di Nessuno”, per viaggiatori abili e disabili. (massimo 12 partecipanti). Iscrizioni: booking.vela@bak.admin.ch Biografia. Piera Principe si racconta:<\/strong> Ligornetto – Un fine settimana all’insegna della danza quello organizzato al Museo Vincenzo Vela. Sabato e domenica (26 e 27 marzo) saranno infatti dedicati alla coreografa e danzatrice Piera Principe che terr\u00e0 workshop rivolti a professionisti e agli studenti di arti sceniche e performative. Non solo. In occasione dell’appuntamento la danzatrice presenter\u00e0 anche la performance […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":64898,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,41,13,262],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nDomenica,<\/strong> alle 15, verr\u00e0 presentata la performance “Blueset”. All\u2019interno di un cubo immaginario trasparente sul fronte, il corpo della danzatrice circoscritto in questo spazio si spoglia, si tinge, si riga di terre e colori, di un blu cos\u00ec profondo da debordare in rosso, in un\u2019action painting riflessiva, esposta allo scatto fotografico, a fermare il movimento per costruire immagini che si sovrappongono ad altre immagini, a strati, gli uni sugli altri.
\nA seguire l’incontro con le artiste e la presentazione della pubblicazione “La Zattera di Nessuno” (Ed. Titivillus, 2013)
\nPiera Principe dopo essersi formata in Italia e all\u2019estero e aver collaborato con nomi importanti della scena coreutica (tra cui la Compagnia Sosta Palmizi diretta da Raffaella Giordano), si \u00e8 ritrovata, a causa di un grave incidente d\u2019auto a cui \u00e8 sopravvissuta per miracolo, a doversi reinventare l\u2019esistenza. Questa lunga sosta di dolore e di riflessione ha modificato il suo percorso umano ed artistico. Piera \u00e8 ripartita dunque da quella ferita, facendo della fragilit\u00e0 il suo punto di forza. Attratta da altri corpi fuori dalla norma, corpi feriti, esclusi, ha sviluppato il progetto “La Zattera di Nessuno”, che d\u00e0 il titolo al suo libro, ma anche al laboratorio.<\/p>\n
\n\u201cDopo gli anni di formazione nelle scuole di Franca della Libera a Verona, Vicenza e Milano, mi sono perfezionata a Parigi, New York e Boston. Fin dagli anni Ottanta ho aperto la mia ricerca artistica alla musica jazz e all\u2019improvvisazione totale danzando come solista con musicisti del panorama nazionale e internazionale come: Giorgio Gaslini, Stefano Battaglia, Piero Bassini, Andrea Giuffredi, Daniele di Gregorio e Guido Mazzon. Sono una danzatrice dall\u2019esperienza gestuale particolare: poli-fratturata a causa di un gravissimo incidente stradale avvenuto nel 1985, dopo due anni di immobilit\u00e0 totale e diverse operazioni, partecipai al Concorso Vignale Danza del 1988, vincendo lo Spazio Nuove Proposte con l\u2019assolo Riservato. Tornata in piena attivit\u00e0 dedicai da subito parte della mia ricerca artistica a \u201cil limite come opportunit\u00e0\u201d che, ancora oggi dopo tanti anni, traduco \u201cnella sua grazia\u201d in performances come “Apro il silenzio\u2026” o installazioni gestuali come Blueset per musei, gallerie e siti archeologici. Nel 1991 ho creato il metodo di lavoro \u201cla memoria poetica del corpo\u201d, un training armonico da memorizzare come una poesia, per questo lo chiamo anche \u201cuna poesia per il corpo\u201d. Dal 1994 conduco un laboratorio permanente per viaggiatori abili e disabili: La Zattera di Nessuno. La mia ricerca artistica \u00e8 stata oggetto di diverse tesi di laurea nell\u2019universit\u00e0 Statale di Milano, a Scienze della Formazione a Firenze e al DAMS di Bologna.Dal 1999 al 2010 ho fatto parte della compagnia toscana Sosta Palmizi diretta dalla coreografa e danzatrice Raffaella Giordano con cui ho realizzato gli spettacoli Quore (premio Ubu 2000) e Senza Titolo. Dopo essere stata docente per un paio di anni presso l\u2019Universit\u00e0 di Scienze della Formazione di Milano Bicocca, ho partecipato nel 2009 al libro “I laboratori del corpo” curato dal professore Ivano Gamelli, (Libreria Cortina Milano). Nel 2013 \u00e8 uscito il mio primo libro “La zattera di nessuno- diario di una danzatrice tra abilit\u00e0 e disabilit\u00e0” Titivillus edizioni, e nel 2018 i miei racconti brevi GOD SAVE MY SHOES (CTL Editore Livorno). Dal 2018 ho approfondito la mia ricerca del gesto nel colore realizzando la performance Nel fango d\u2019azzurro, oggi Blueset”.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"