{"id":65431,"date":"2022-05-04T09:00:35","date_gmt":"2022-05-04T07:00:35","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=65431"},"modified":"2022-05-06T09:26:18","modified_gmt":"2022-05-06T07:26:18","slug":"the-great-mary-ovvero-i-colori-della-gioia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/the-great-mary-ovvero-i-colori-della-gioia\/","title":{"rendered":"The great Mary ovvero i colori della gioia"},"content":{"rendered":"
Busto A. – L’allegria ha un colore? Una forma? Come viene rappresento dagli artisti quel sentimento di gioia e spensieratezza? Subito il pensiero corre a Henri Matisse, che con i suoi toni vivaci e le danze sospese \u00e8 riuscito a trasmettere quella sensazione di leggerezza capace di trasportarci in mondi altri e farci sognare. Cos\u00ec anche i lavori di Elisabetta Cusato, fiber artist che in questi giorni (fino al 15 maggio) espone con la personale dal titolo “The great Mary” allo Spazio Arte Carlo Farioli.<\/p>\n
La riflessione su come rappresentare la gioia e il richiamo a Matisse nascono da una frase della stessa artista che, parlando della propria ricerca sottolinea: “chi guarda le mie opere deve trovare quell’attimo di leggerezza e serenit\u00e0<\/em>“. Stoffe di infinite consistenze e trame si intrecciano a ritagli e passamanerie: vecchi tessuti, ereditati dalla madre civettano con moderne trasparenze e fili volanti. “Guardare le mie opere, dice l’artista, significa conoscermi meglio, sono… cos\u00ec, come i miei lavori: positiva e solare”.<\/p>\n Vien da pensare, quale nesso ci sia tra quello sinora raccontato e il titolo della personale, “The great Mary”, “La grande Maria”. Elisabetta Cusato, alias Eliscus, con questa mostra intende ricordare e omaggiare, in realt\u00e0, due donne che nella sua vita sono state e ancora lo sono, molto importanti: la prima, \u00e8 la mamma, che le ha trasmesso la passione per i tessuti; l’altra \u00e8 Maria Lai, nota artista conosciuta per le sue opere tessili.<\/p>\n Tra i “petali” di Eliscus non mancano emozioni sincere e una sottile poesia. Fanno capolino tra i fili svolazzanti… mentre da un piccolo ritaglio… corre la memoria nei ricordi.<\/p>\n Nel corso della mostra, che rimarr\u00e0 in calendario sino al 15 maggio, sono stati organizzati due laboratori previsti per sabato 7 e 14 maggio, dalle 16.30 alle 18.30. Prenotazione obbligatoria scrivendo a: info@farioliarte.it<\/a>. Orari al pubblico: da gioved\u00ec a sabato 16.30-19, Festivi 10.30-12\/16.30-19.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Busto A. – L’allegria ha un colore? Una forma? Come viene rappresento dagli artisti quel sentimento di gioia e spensieratezza? Subito il pensiero corre a Henri Matisse, che con i suoi toni vivaci e le danze sospese \u00e8 riuscito a trasmettere quella sensazione di leggerezza capace di trasportarci in mondi altri e farci sognare. Cos\u00ec […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":65438,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"video","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,65,37,1278,64],"tags":[300],"yoast_head":"\n
\nVisitare la mostra, nella sede di via Pellico, \u00e8 come entrare in un “mondo di meraviglie”, dove le forme danzano a ritmo dei colori e i colori seguono immaginarie melodie. La fantasia non ha confini, guidata dalla mano dell’artista che, ora crea paesaggi immaginari, ora volti improbabili dagli “occhi” curiosi.<\/p>\n