{"id":65749,"date":"2022-05-27T12:30:00","date_gmt":"2022-05-27T10:30:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=65749"},"modified":"2022-06-07T09:55:30","modified_gmt":"2022-06-07T07:55:30","slug":"appuntamenti-dal-27-maggio-2022","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/appuntamenti-dal-27-maggio-2022\/","title":{"rendered":"Appuntamenti dal 27 maggio 2022"},"content":{"rendered":"

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\"\"Busto A.<\/strong> – \u201cIl velo del simbolo e del canto visivo. Lara Martinato e Alfredo Rapetti Mogol\u201d \u00e8 il titolo della nuova mostra allestita a Palazzo Cicogna, nell’ambito della rassegna “Uno spazio per l’arte”. L’esposizione, a cura di Duccio Trombadori \u00e8 un dialogo intenso e poetico tra le opere dei due artisti, in cui parole e immagini si fondono e comunicano con silenziosa profondit\u00e0. Il lavoro di Lara Martinato si addentra alla ricerca della spiritualit\u00e0. Preparando la tela con gesso e argilla, l\u2019artista ottiene una superficie scabra e irregolare sulla quale l\u2019olio e la foglia d\u2019oro creano cangianti effetti di luce, mentre le figure appaiono incerte, fantasmatiche, come se l\u2019occhio riuscisse a coglierle solo per un istante prima che scompaiano. Alfredo Rapetti Mogol, paroliere affermato e autore di testi per i pi\u00f9 grandi nomi della musica italiana, utilizza\u00a0 una tecnica particolare, detta impuntura, dove l\u2019azione del dipingere si fonde con l\u2019atto dello scrivere, e le parole iniziano ad essere segnate non solamente su fogli ma anche nelle tele. In mostra sono esposti anche due libri dell\u2019editore bustocco De Piante (www.depiante.it), ciascuno con sovraccoperta realizzata dai due artisti. Fino al 26 giugno. Orari: marted\u00ec – gioved\u00ec 14.30\u201318; venerd\u00ec 9.30\u201313 \/ 14.30 \u2013 18; sabato 14.30\u201318.30 e domenica 15\u201318.30.<\/p>\n

\"\"Cernobbio<\/strong> – \u201cAl lago con Antonio e Marieda\u201d \u00e8 il titolo della mostra che da gioved\u00ec 2 giugno si apre a Villa Bernasconi. Si tratta di una selezione di una ventina di opere, tra dipinti e sculture, della Collezione della Casa Museo Boschi Di Stefano. La mostra, prende spunto da otto fotografie dei loro album di viaggio, che immortalano i due coniugi in villeggiatura sul lago di Como tra il 1935 e il 1936. Le opere presentate sintetizzando la passione per l\u2019arte di Antonio e Marieda e la loro amicizia con artisti quali Mario Sironi e Lucio Fontana. Sono inoltre presenti i lavori degli artisti del gruppo di Corrente, Arnaldo Badodi, Italo Valenti, Bruno Cassinari e il giovane Ennio Morlotti, tra le prime opere acquistate dai due collezionisti. Ed ancora, Ren\u00e9 Paresce, Massimo Campigli,\u00a0 Enrico Baj, Sergio Dangelo\u00a0 Remo Brindisi. Chiude la presentazione il dipinto dell\u2019artista contemporaneo comasco Giuliano Collina, \u201cBagnanti\u201d, datato 1982, tra gli acquisti di Boschi cronologicamente pi\u00f9 vicini ai nostri tempi. Al secondo piano della Villa, si pu\u00f2 ammirare una selezione delle sculture in ceramica di Marieda Di Stefano, non solo collezionista, ma anche artista. Fino al 22 gennaio 2023 Orari: dal venerd\u00ec al luned\u00ec, dalle 10 alle 18. Inaugurazione 1 giugno ore 17 con prenotazione obbligatoria (Tel: 031.3347209 oppure\u00a0 villa.bernasconi@comune.cernobbio.co.it)<\/p>\n

\"\"Gallarate<\/strong> – Da sabato 4 giugno parte la prima edizione di Artchivifuturi, festival degli Archivi del contemporaneo. Un’occasione unica per scoprire il patrimonio culturale del XX e XXI secolo in un territorio compreso tra l’alto milanese e la provincia di Varese, fino ai laghi e il confine svizzero. Il Maga apre la rassegna alle 17 con l’inaugurazione di due mostre: “Screens. Culture dello schermo e immagini in movimento -XXVI edizione – Premio Nazionale Arti Visive Citt\u00e0 di Gallarate” e “Un altro mondo si dischiude. Storia e arte in Italia tra 1948 e 1980”. Per quanto riguarda la prima, Il Premio Gallarate, in questa edizione, indaga le relazioni tra produzione artistica contemporanea in Italia e i linguaggi video. Incentrata sul rapporto tra immagini in movimento, culture analogiche e digitali, in mostra sono esposte video installazioni e opere di Rossella Biscotti, Chiara Fumai, Adelita Husni-Bey, Invernomuto, Mario Rizzi, Silvia Rosi, Vashish Soobah, Natalia Trejbalova e VEGA. L’altra mostra invece \u00e8 incentrata tra l’immediato Secondo Dopoguerra e gli anni Sessanta, quando un nuovo universo artistico trasforma la cultura e la societ\u00e0 italiana. L’esposizione racconta episodi, biografie e pratiche di questi artisti: Giovanni Testori, Silvio Zanella, Lilliana Bianchi, Vittorio Tavernari, Renato Guttuso, Aligi Sassu, Giancarlo Sangregorio, Franco Fossa, Gianfilippo Usellini, Enzo Morelli, Giuseppe Migneco, Floriano Bodini, Innocente Salvini, Enrico Baj, Giannetto Bravi, Marcello Morandini, Angelo Giuseppe Bertolio, Dadamaino, Lucio Fontana, Marion Baruch, Gianfranco Brebbia, Luciano Giaccari, Gianfranco Brebbia e Marinella Pirelli. Visite guidate: domenica 5\u00a0 e\u00a0 12 giugno, alle 16, senza prenotazione sino ad esaurimento posti. Laboratori didattici: per famiglie domenica 5 e 12 giugno con accesso libero dalle 15.30 alle 18, senza prenotazione. Per info sul programma del festival: https:\/\/www.museomaga.it<\/p>\n

\"\"Busto A.<\/strong> – Per premiare l\u2019impegno degli allievi dei corsi di arte e arti applicate il CAB-Centro Artecultura Bustese, come ogni anno, organizza una collettiva che celebra la fine dei percorsi formativi. Per l’occasione domani, sabato 28 maggio alle 17.30, si aprir\u00e0 alla Galleria del cortiletto di piazza Santa Maria, “Mostriamoci”, l’esposizione degli allievi dei corsi di pittura, acquarello e disegno. Saranno esposti una quarantina di lavori. Per gli interessati, le lezioni di pittura , acquerello e disegno sono annuali e durano 50 ore ciascuna; quelle di arti applicate, intarsio del legno, vetro artistico e ceramica sono invece corsi brevi, modulari e possono essere ripetuti. Per informazioni: bustocab@gmail.com https:\/\/bustocab.jimdofree.com. La collettiva “Mostriamoci” rimarr\u00e0 aperta anche domenica 29 maggio e potr\u00e0 essere visitata dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.<\/p>\n

\"\"San Vito al Tagliamento (UD)<\/strong> – “Danilo De Marco. Un tempo in Cina” \u00e8 la nuova mostra allestita nella Chiesa di San Lorenzo. La rassegna, organizzata da CRAF (Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia) nell\u2019ambito della 36esima edizione del Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia 2022 \u00e8 dedicata al grande reporter friulano, vincitore del premio Regionale e raccoglie una significativa selezione di immagini. La raccolta “Un tempo in Cina”, inserita in un lavoro svolto dall’autore nel 1992 \u00e8 quanto mai attuale. Uno studio sociale e antropologico con ritratti che spesso denunciano le condizioni di un popolo che si presenta con uno sguardo sorridente, immerso in una vita povera ma dignitosa. La mostra proseguir\u00e0 sino al 4 settembre e sar\u00e0 visitabile sabato e domenica, nei seguenti orari: 10.30-12.30 e 15.30-19.<\/p>\n

\"\"Lodi<\/strong> – l\u2019associazione culturale Platea -Palazzo Galeano, presenta un nuovo progetto espositivo site-specific firmato dall\u2019artista Luca Trevisani dal titolo \u201cNotes for Dried and Living Bodies in Corso Umberto\u201d. L\u2019artista \u00e8 stato invitato a concepire un\u2019opera in dialogo con gli spazi, il contesto espositivo e urbano unico offerto da Platea, e si inserisce nella ricerca pi\u00f9 recente di Luca Trevisani, basata sul tentativo di ridiscutere la percezione comune della natura come realt\u00e0 altra rispetto alla dimensione umana. L\u2019artista recupera motivi floreali tratti dall\u2019opera di altri autori, artisti e designer, componendo una texture nuova che riporta sulla superficie di una grande foglia essiccata, presentata come se si trattasse dello specimen di un museo di storia naturale. Fino al 22 giugno.<\/p>\n

\"\"Milano<\/strong> – Ultimi giorni, alla Fondazione Stelline\u00a0del la personale di Alex Trusty intitolata “Nepol Sense of Place”. Una Napoli alla quale il fotografo dedica, di volta in volta, uno sguardo privilegiato, ricco di sensazioni e di emozioni che si diluiscono in ogni singola visione dei suoi spazi. In ogni\u00a0 scatto, si scorgono realt\u00e0 e sincerit\u00e0; il luogo con tutte le sue porzioni di vita, architetture, vedute, sguardi, umanit\u00e0. Paesaggi dove i colori della citt\u00e0, i suoi incroci sociali, si fondono in un cromatismo che trova nel bianco e nero il valore dello sguardo dell’autore. Fino al 29 maggio nei seguenti orari: marted\u00ec – domenica 10-20.<\/p>\n

\"\"Bergamo<\/strong> – Fino al 29 maggio anche la retrospettiva di Carola Mazot ospitata nell’Ex Chiesa della Maddalena. La mostra ripercorre gli anni Ottanta e Novanta della produzione artistica e vuole innanzitutto indagare in quel sentimento di inconoscibilit\u00e0 e contraddittoriet\u00e0 della vita che ognuno di noi avverte in fondo a se stesso con il senso di mistero e incanto sprigionato dalle opere di questa artista. La figura umana, centro di ogni suo interesse, viene\u00a0 studiata, amata e poi reinterpreta, seguendo il filone nostalgico della pittura espressionista di Munch, Kokoshka e Sironi, con una particolare forza, sicurezza e musicalit\u00e0 di accordi che conquistano chi osserva. Esposta anche la serie dei \u201cGiardini\u201d, realizzata nel\u00a0 periodo pi\u00f9 informale e astratto della sua storia artistica, che ha origine dall\u2019osservazione degli elementi della natura. Orari: venerd\u00ec e sabato 16 \u2013 19; domenica 10\u2013 13\/16\u2013 19.<\/p>\n

\"\"Varese<\/strong> – La mostra “Belve” di Massimo Caccia alla Galleria Punto sull’Arte, di via San Martino della Battaglia . Pittore e illustratore di tante coloratissime quanto tragicomiche storie, l’artista crea nelle proprie opere, animali spaesati, talvolta sfortunati, dagli occhi grandi, spesso attoniti mai per\u00f2 dall’aspetto spaventoso. Nella personale a Varese, vengono presentate opere inedite realizzate con colori a smalto su tavola insieme a illustrazioni originali e bozzetti eseguite per l’inserto la Lettura del Corriere della Sera, con cui collabora fin dal 2013. Opere in cui la forma del suo racconto si \u00e8 sempre profondamente intrecciata con la grande scrittura e il giornalismo.\u00a0 La mostra prosegue sino l’11 giugno. Orari: marted\u00ec – aabato: 9.30-13.30\/14 -17.30.<\/p>\n

\"\"Torino<\/strong> – “I Maestri Serie Oro” \u00e8 la mostra di Flavio Fanelli ospitata nelle sale della Wunderkammer alla Gam. L\u2019esposizione, a cura di Elena Volpato, presenta un\u2019unica opera composta dai 278 fascicoli monografici della nota serie I Maestri del Colore della Fratelli Fabbri Editori, uscita nelle edicole italiane tra il 1963 e il 1967. Su ciascuna delle copertine l’artista ha lavorato interagendo con la loro eleganza formale, con il loro equilibrio tra grafica e taglio fotografico dei particolari pittorici utilizzando una o pi\u00f9 cartine dorate dei “Ferrero Rocher” occultandone i volti dei ritratti, le scene aneddotiche, porzioni di quadri, affreschi e mosaici dove campeggia la figura umana, dove gli sguardi dipinti sembrano cercare la risposta e la complicit\u00e0 dello sguardo degli osservatori. Le grandi opere d\u2019arte vengono cos\u00ec portate a uno stato di impenetrabilit\u00e0. La scelta di Favelli di spezzare le linee del disegno, di complicare la bidimensionalit\u00e0 della pittura, di nascondere il senso di completezza e perfezione lascia intuire un rapporto pi\u00f9 contrastato con la storia e il valore del passato. La mostra sar\u00e0 aperta al pubblico sino 25 settembre con i seguenti orari:\u00a0 marted\u00ec – domenica: 10 \u2013 18.<\/p>\n

\"\"Milano<\/strong> \u2013 Con la mostra \u201cGeometrie del ferro\u201d allestita nella chiesa sconsacrata di San Sisto, lo Studio Museo Francesco Messina presenta un\u2019antologica dedicata alle opere storiche di Stefano Soddu, artista nato a Cagliari nel 1946, il cui lavoro narra di un vissuto trasformato in scultura. Una narrazione poetica, quella di Soddu, tra memoria e sogno che emerge attraverso ventiquattro sculture di grandi dimensioni in ferro, realizzate tra il 2000 e il 2019, capaci di grande leggerezza e allo stesso tempo di forte presenza scenica. La mostra, a cura di Maria Fratelli, sar\u00e0 visitabile sino al 12 giugno dal marted\u00ec alla domenica, dalle 10 alle 17.30.<\/p>\n

\"\"Milano<\/strong> – Intime geografie, percorsi tracciati da nervature, come piccole strade che si diramano… E’ la misteriosa anatomia delle foglie ad ispirare la ricerca di Annalisa Di Meo ospite alla galleria Manifiesto Blanco con la mostra “Ecce Folium\u201d.\u00a0 Ogni opera \u00e8 una piccola scoperta di essenza, d\u2019anima e di struttura. Acquarellate e fotografate, o raccolte nei prati ne fa trapelare la presenza filigranata, come ricami. Le sue foglie costruiscono un atto di cura per ci\u00f2 che resta, che mostra la sparizione della materia per logoramento, essicazione, marcescenza, decrepitezza, attraverso un esilissimo scheletro di vene e capillari. La mostra, nelle sale di via Benedetto Marcello 46, proseguir\u00e0 fino al 18 giugno e sar\u00e0 visitabile da marted\u00ec a sabato dalle 16 alle 19.<\/p>\n

\"\"Milano<\/strong> – Negli spazi espositivi della Fondazione Stelline, nella Sala del Collezionista e nel Chiostro della Magnolia \u00e8 in corso la mostra “La forza delle idee” di Maria Cristina Carlini. . La selezione di opere esposte esprime la forza e la tenacia del percorso dell\u2019artista e delle sue idee con cui plasma la materia, ma anche lo spazio e il tempo, trasformandoli in scultura universale . L’artista approfondisce il proprio legame verso la terra e i materiali naturali, simboli arcaici capaci di suscitare ricordi ancestrali spesso sopiti, facendo della memoria individuale e collettiva un punto chiave della sua poetica. In mostra \u00e8 possibile ammirare il docufilm “Geologie memorie della terra”, che affronta con sguardo intimo e privato la vita dell\u2019artista al lavoro nel suo studio. Organizzata anche una serie di eventi speciali: sabato 14 e 21 maggio, alle 16.30, si svolgeranno laboratori per bambini e ragazzi tenuti da PlayArt, la sezione didattica di Fondazione Stelline, mentre sabato 4 giugno, alle 18, sar\u00e0 possibile partecipare alla visita alla mostra con la curatrice con Vittoria Coen. Fino al 12 giugno orari: da marted\u00ec a domenica 10-20. L’esposizione\u00a0 fino al 12 giugno \u00e8 visitabile negli spazi interni mentre fino al 30 settembre continuer\u00e0 all’esterno.<\/p>\n

\"\"Gemonio<\/strong> – Il museo Bodini,\u00a0 fino al 5 giugno,\u00a0 ospita l’antologica di Agostino Pisani dal titolo” La narrazione degli oggetti quotidiani\u201d a cura di Fabrizia Buzio Negri. L\u2019esposizione continua il dialogo ideale con le opere di Floriano Bodini, sulle sponde di un \u201craccontare\u201d scultoreo fortemente espressivo dei due artisti, sul filo della loro figuralit\u00e0 segnata inesorabilmente dall\u2019esistere. “Nelle opere di Pisani la materia, in particolare il legno – scrive la curatrice – si articola in un immaginario visivo folto di segni e rimandi, per un aggregarsi di elementi in vicende prese dal vivere quotidiano”. Orari di apertura al pubblico: sabato e domenica 10.30-12.30\/ 15-18 . Da luned\u00ec a venerd\u00ec su appuntamento Tel. 339 7596939 oppure info@museobodini.it.<\/p>\n

\"\"Alessandria (To)<\/strong> – E’ dedicata agli appassionati della settima arte la mostra \u201cUn set alla moda. Un secolo di cinema italiano tra fotografie e costumi\u201d allestita nelle sale di Palazzo Cuttica. La storia, le fotografie e gli abiti degli intramontabili divi del grande cinema tornano in scena nell’esposizione a cura di Domenico De Gaetano direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Diciassette costumi e settanta suggestive fotografie di set realizzate dal \u00abfotografo Dino Risi a Roberto Benigni.\u00a0 Fino al 30 giugno. Orari:dal gioved\u00ec alla domenica dalle 15 alle 19.<\/p>\n

\"\"Origgio<\/strong> – “Come osate” \u00e8 il titolo della collettiva che allestita\u00a0 nelle sale di villa Borletti. L’esposizione, che raccoglie le opere degli artisti Francesco Calia, Antonio Carbone, Rita Mele, Luciano Puzzo e Annibale Vanetti, nasce da un progetto ispirato al famoso intervento di Greta Thumberg al Palazzo di Vetro dell’ONU a New York nel settembre del 2019. Il progetto “Come osate?” si basa sull’emergenza ecologica-ambientale che interessa il pianeta Terra. I cinque artisti hanno voluto re-agire e dare il proprio contributo attraverso la creazione di opere, eseguite con differenti espressioni, stili, linguaggi, tecniche e materiali. In mostra si potranno ammirare le opere\u00a0 di Francesco Calia, Antonio Carbone,\u00a0 Rita Mele e Annibale Vanetti. Per tutta la durata dell’esposizione sar\u00e0 allestito, con un cammino parallelo, il risultato del progetto “Il Bozzente ieri e oggi” , con i lavori eseguiti dagli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado “G. Schiapparelli” di Origgio. La mostra, nelle sale di via Dante, accompagnata da un catalogo con testi critici di Robertomaria Siena, sar\u00e0 visitabile sino al 26 giugno nei seguenti orari: sabato e domenica 9-30-12\/16-19.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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