{"id":65998,"date":"2022-06-10T09:00:41","date_gmt":"2022-06-10T07:00:41","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=65998"},"modified":"2022-06-09T12:32:33","modified_gmt":"2022-06-09T10:32:33","slug":"homo-sum","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/homo-sum\/","title":{"rendered":"“Homo Sum”"},"content":{"rendered":"
Lodi – La necessit\u00e0 intima di comunicare attraverso il colore, il gesto, la linea e la composizione. Una narrazione pittorica dal grande impatto emotivo quella dell’artista Mario Benedetto che da oggi (venerd\u00ec 10 giugno alle 18) inaugura la personale dal titolo “Homo Sum” alla Bipielle Arte.
\nOltre settanta opere fra dipinti ad olio, disegni, incisioni e Accept-painting raccontano di una figurazione moderna, immediata e incisiva tanto nel segno quanto nelle soluzioni cromatiche. E’ una pittura che arriva direttamente al cuore, spontanea nella forza delle immagini, che prende spunto dall\u2019interesse dell\u2019artista per l\u2019umanit\u00e0 in tutte le sue espressioni e dal fortissimo legame con la sua terra di origine, la Calabria, non intesa come paesaggio ma come territorio, espressione di valori, di vita vissuta, di storie pubbliche e private.<\/p>\n
La mostra, a cura di Vera Agosti, si concentra sull’attivit\u00e0 pittorica e figurativa di Benedetto, dagli anni Settanta ad oggi e ha come punto di partenza le storie dei suoi personaggi dipinti, incisi o disegnati, rivelatori di sentimenti, sogni, delusioni e gioie.<\/p>\n
Il titolo stesso della mostra, Homo sum<\/em>, – Sono un uomo – , \u00e8 l\u2019abbreviazione della frase latina Homo sum, humani nihil a me alienum puto,<\/em> ovvero – Sono un essere umano, niente di ci\u00f2 che \u00e8 umano mi \u00e8 estraneo – , utilizzata da Terenzio nella sua commedia Heautontimor\u00f9menos<\/em> (Il punitore di se stesso, v. 77) del 165 a.C. Citazione che ben “incarna” l\u2019interesse per tutto quello che riguarda l\u2019umanit\u00e0, basilare nella ricerca dell’artista. Sottolinea la curatrice: \u00abL\u2019interesse per tutto quello che riguarda l\u2019umanit\u00e0 \u00e8 basilare nella ricerca di Mario Benedetto, che, avulso da finalit\u00e0 politiche, abbraccia da anni un umanesimo glorioso e lirico, spesso raccontando le storie degli umili o dell\u2019uomo della strada. Proprio la necessit\u00e0 impellente e urgente della narrazione spinge l\u2019artista al ricorso continuo alla figurazione, per essere compreso in una maniera il pi\u00f9 possibile immediata ed efficace\u00bb. Lavori fortemente contemporanei capaci di trascinare all’interno del racconto iconico l\u2019osservatore: sia che si tratti di antiche storie di braccianti, di donne anziane superstiziose legate ancestralmente a una terra antichissima confusa tra mitologia e leggenda , o ancora di emigranti che arrivano al Nord in cerca di fortuna; sia che si tratti di giovani ragazze messe sotto scacco dalla moderna tecnologia o di tragedie e tensioni sociali della nostra storia pi\u00f9 recente, come uomini, donne e bambini che scappano dalle guerre e dalla povert\u00e0 arrivando sulle nostre spiagge.<\/p>\n Il pensiero creativo e le emozioni di Benedetto vengono sostanziate da una tessitura cromatica forte, dal colore sapientemente usato per dare consistenza agli elementi compositivi, nonch\u00e9 dall\u2019attenzione che l\u2019artista pone alla luce per avere sempre una lettura piena dell\u2019opera, anche quando il colore non c\u2019\u00e8 e la storia \u00e8 narrata in bianco e nero, ma non per questo priva di partecipazione sentimentale da parte dell\u2019artista.<\/p>\n La scelta di dare al racconto pittorico il ruolo predominante, mostrando la vivacit\u00e0 e la forza comunicativa delle tele, nasce dalla volont\u00e0 di mettere il visitatore al centro di un grande affresco di vita fatto di tante storie, dove chi osserva \u00e8 libero di scegliere da dove iniziare.<\/p>\n Completano la mostra alcuni disegni a tecnica mista, diverse incisioni, oltre a sette Accept-Paintings, collages realizzati nell\u2019ultimo decennio dove convivono grafica, disegno, pittura e fotografia. Opere realizzate con materiali di recupero che si sovrappongono uno sull\u2019altro per letture molteplici, dove le parole completano il piano compositivo e cromatico facendo emergere in maniera ironica e critica il pensiero dell\u2019artista su alcuni dei personaggi pi\u00f9 importanti del mondo culturale, politico e sociale: fra questi Don Tonino Bello, dichiarato venerabile da Papa Francesco nel novembre del 2021, Anna Politkovskaya la pi\u00f9 famosa giornalista russa che ha pagato con la propria vita la ricerca delle verit\u00e0, e Nicola Gratteri, magistrato calabrese che combatte a viso aperto mafie e ingiustizie.<\/p>\n Accompagna la mostra un catalogo contenente i testi di Vera Agosti, Marzio Dall\u2019Acqua, Marco Fiori, oltre a due estratti critici di Robin Lehleitner ed Emidio Di Carlo. ArteVia Polenghi Lombardo. All’inaugurazione, nella sede di Spazio Tiziano Zalli sar\u00e0 presente l’artista e la curatrice. L’esposizione sar\u00e0 aperta al pubblico sino al 3 luglio nei seguenti orari: gioved\u00ec e venerd\u00ec 16-19; sabato e domenica 10- 13\/16-19. Per informazioni: Tel: 0371.580351; bipiellearte@fondazionebipielle.it<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Lodi – La necessit\u00e0 intima di comunicare attraverso il colore, il gesto, la linea e la composizione. Una narrazione pittorica dal grande impatto emotivo quella dell’artista Mario Benedetto che da oggi (venerd\u00ec 10 giugno alle 18) inaugura la personale dal titolo “Homo Sum” alla Bipielle Arte. Oltre settanta opere fra dipinti ad olio, disegni, incisioni […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":66000,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,65,45,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nUomini o donne, giovani o anziani. Nei volti, negli sguardi, nelle posture e nei gesti di tutti loro si legge chiaramente quella che \u00e8 la loro storia: attraverso i suoi personaggi Mario Benedetto, (nato nel 1947 a Scilla) , racconta semplicemente l\u2019esistenza cos\u00ec com\u2019\u00e8 nella sua trasparenza, nella sua crudezza, e lo fa attraverso l\u2019intensit\u00e0 del lavoro pittorico che riflette la passione e il sentimento che lo legano a quelle storie, a quei volti, a quei territori, che lui conosce bene perch\u00e9 visti e soprattutto vissuti.<\/p>\n
\nIl nucleo maggiore delle opere esposte sono oli su tela, alcuni anche di grandi dimensioni.<\/p>\n