{"id":66498,"date":"2022-07-13T12:00:33","date_gmt":"2022-07-13T10:00:33","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=66498"},"modified":"2022-07-13T11:29:02","modified_gmt":"2022-07-13T09:29:02","slug":"qui-odessa-cronache-da-una-citta-che-trattiene-il-respiro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/qui-odessa-cronache-da-una-citta-che-trattiene-il-respiro\/","title":{"rendered":"Qui Odessa. Cronache da una citt\u00e0 che trattiene il respiro"},"content":{"rendered":"
“QUESTA INVASIONE SEMBRA UNO SPETTACOLO SURREALE. NON \u00c8 FACILE PER NOI CREDERCI. TI MANDO LA FOTO DOMANI MATTINA PRESTO. DI NUOVO SUONANO LE SIRENE. HO SPENTO LA LUCE E ANCHE IL COMPUTER PER PAURA DEGLI SBALZI DI TENSIONE.
\nAnna Golubovskaja<\/p>\n
Milano – La mostra Qui Odessa.Cronache da una citt\u00e0 che trattiene il respiro<\/em>, che si apre oggi alle 18.30 nella sede della Fondazione Stelline e realizzata in collaborazione con la Fondazione Fiera Milano, presenta una selezione di immagini e testi del progetto Qui Odessa, sviluppatosi settimanalmente sulla rivista culturale doppiozero.com fra aprile e lo scorso giugno. Ogni settimana Doppiozero pubblica una selezione di cinque fotografie, accompagnate da una doppia narrazione testuale: il commento intorno alle foto, alla storia e all\u2019immaginario di Odessa di Alberti Schatz e il racconto della Golubovskaja sui contesti in cui sono state scattate le immagini. Ne emerge un\u2019originale narrazione a tre voci che avvicina il pubblico a una citt\u00e0 sospesa fra guerra e pace, fra paura e dignit\u00e0, fra cultura e terrore, fra ironia e tragedia.<\/p>\n La mostra, che ha il patrocinio del Consolato Ucraino a Milano e di Regione Lombardia, costituisce un ulteriore tassello della collaborazione tra Fondazione Fiera Milano e Fondazione Progetto Arca.<\/p>\n Avviata lo scorso 30 marzo, ha visto a oggi l\u2019invio di 22 tir con a bordo oltre 170 tonnellate di materiali (alimentari, prodotti per l\u2019igiene personale, pannolini, stoviglie monouso, coperte, sacchi a pelo e altri beni di prima necessit\u00e0, oltre a giocattoli e pelouche) e la recente realizzazione di un video nel quale sei fra i pi\u00f9 famosi comici milanesi (Giacomo Poretti, Raul Cremona, Elio, Pucci, Enrico Bertolino e Andrea Pisani) invitano a donare per il sostentamento di due mense per i rifugiati gestite dai volontari di Progetto Arca, attive rispettivamente ai confini dell\u2019Ucraina con Polonia e Romania. Fondazione Fiera Milano, insieme al Gruppo Fiera Milano, ha messo a disposizione di questo appello risorse, relazioni e capacit\u00e0 logistica, in linea con la propria missione che include il sostegno ai territori e alle comunit\u00e0.<\/p>\n Le opere in mostra sono state stampate a mano in copia unica a Kharkiv da Andrej Semenenko, nel mese di giugno. Il ricavato della loro vendita, realizzata a invito grazie a Cambi Casa d’Aste, sar\u00e0 totalmente devoluto per sostenere le attivit\u00e0 in Ucraina di Fondazione Progetto Arca. Infatti, in caso di aggiudicazione non vi saranno commissioni aggiuntive, l’offerta sar\u00e0 devoluta direttamente alla Fondazione Progetto Arca e sar\u00e0 deducibile in sede di dichiarazione dei redditi. Una selezione di cento fotografie suddivise cronologicamente verr\u00e0 proiettata in formato digitale, accompagnate da una colonna sonora originale dell\u2019artista Steve Piccolo. L’esposizione negli spazi di corso Magenta proseguir\u00e0 sino al 31 luglio. L’asta \u00e8 in programma per domani (14 luglio) su invito. Orari: marted\u00ec \u2013 domenica 10 – 20 (luned\u00ec chiuso), ingresso gratuito. Info: mostre@stelline.it. Per le donazioni:\u00a0 Beneficiario Fondazione Mediolanum Onlus Iban: IT68C0306234210000000417750 Causale: Il primo aiuto in Ucraina<\/p>\n <\/p>\n Cenni biografici<\/strong><\/p>\n Anna Golubovskaja . Fotografo e storico della fotografia. Ha esposto il suo lavoro al Museo d\u2019arte e al Museo d\u2019arte occidentale e orientale di Odessa e ai Rencontres Musicales Internationales de Graves, in Francia. Nel 1993 ha fondato e diretto fino al 2009 Liberty, una delle prime gallerie fotografiche private in Ucraina, curando molte delle mostre. Ha tenuto corsi di Storia dell\u2019arte e della fotografia on-line e ha pubblicato diversi saggi sulla fotografia in Europa, nella citt\u00e0 di Odessa del XIX secolo e nei Paesi post-sovietici. Dal 2017 al 2022 ha pubblicato il blog 365 photographers, che conta migliaia di follower. Recentemente ha lavorato sulla riscoperta dell\u2019archivio di Vikentij Kugel, un fotografo attivo a Odessa nei primi del Novecento.<\/p>\n Eugenio Alberti Schatz Steve Piccolo “QUESTA INVASIONE SEMBRA UNO SPETTACOLO SURREALE. NON \u00c8 FACILE PER NOI CREDERCI. TI MANDO LA FOTO DOMANI MATTINA PRESTO. DI NUOVO SUONANO LE SIRENE. HO SPENTO LA LUCE E ANCHE IL COMPUTER PER PAURA DEGLI SBALZI DI TENSIONE. Anna Golubovskaja Milano – La mostra Qui Odessa.Cronache da una citt\u00e0 che trattiene il respiro, che si […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":66500,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,12,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nNei giorni successivi all\u2019aggressione dell\u2019Ucraina, Eugenio Alberti Schatz, autore e critico della fotografia che vive a Milano, scrive alla sua amica d\u2019infanzia Anna Golubovskaja, fotografa, che vive a Odessa e ha deciso di non andare via dal Paese per restare accanto al padre anziano. Viste le sue immagini in rete, le chiede di raccontare il conflitto con uno sguardo d\u2019artista, non da reporter, \u201causcultando\u201d la citt\u00e0 ed esplorando i suoi moti interiori. Anna esce tutti i giorni e fotografa la citt\u00e0, le strade, il mare, i soldati, le barricate, i caff\u00e8, i volti delle persone, e alla sera torna a casa e sviluppa le pellicole.<\/p>\n
\nInoltre,\u00a0Fondazione Mediolanum, che affianca Progetto Arca gi\u00e0 dal 2013, partecipa all\u2019iniziativa raccogliendo donazioni e raddoppiando gli importi raccolti destinati alla causa.<\/p>\n
\nAutore, traduttore e critico, \u00e8 figlio di due culture, quella italiana e quella russa. Accanto alla professione nel mondo della comunicazione e delle relazioni pubbliche, ha attraversato diverse aree della ricerca artistica e letteraria, dando vita a una micro industria culturale eterogenea. Ha pubblicato saggi, resoconti di viaggio e pamphlet ironici per Rizzoli, Salani, Skira, Einaudi, Blonk, 24 Ore Cultura, Corraini e altri. Si \u00e8 occupato di organizzazione di eventi culturali e ha girato documentari su arte e scienza. Scrive poesie e porta avanti da tempo una ricerca artistica concettuale.<\/p>\n
\nMusicista, compositore, artista, curatore e docente, sulle scene internazionali a partire dalla met\u00e0 degli Anni 70, Steve Piccolo nel corso della carriera si \u00e8 occupato di musica, teatro, performance, installazioni sonore, video e colonne sonore di film. Ha esposto opere e\/o prodotto performance in numerosissimi musei, gallerie e eventi internazionali.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"