{"id":66796,"date":"2022-08-05T09:00:46","date_gmt":"2022-08-05T07:00:46","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=66796"},"modified":"2022-08-16T10:12:30","modified_gmt":"2022-08-16T08:12:30","slug":"doppio-sogno-lamore-tra-mitologia-e-mitografia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/doppio-sogno-lamore-tra-mitologia-e-mitografia\/","title":{"rendered":"Doppio Sogno. L\u2019amore tra mitologia e mitografia"},"content":{"rendered":"
Iseo (BS) – E’ un omaggio allo scultore siciliano Giacinto Bosco la mostra dal titolo “Doppio sogno. L’amore tra mitologia e mitografia”, allestita all’Arsenale e sul lungolago. Quaranta opere in bronzo, alcune monumentali, ripercorrono la ricerca dell’artista, uno tra gli scultori figurativi che proseguono la tradizione classica del Novecento pi\u00f9 accreditati e riconoscibili del panorama artistico italiano.<\/p>\n
La mostra presenta una serie di sculture di grandi dimensioni (la pi\u00f9 imponente alta 6 metri), che rappresentano al meglio la poetica di Bosco, in cui la solidit\u00e0 del bronzo viene messa al servizio della leggerezza del sentimento d\u2019amore.<\/p>\n
Alcune delle creazioni ruotano attorno al tema della luna, una delle sue cifre espressive pi\u00f9 caratteristiche e riconoscibili, in cui figure elementari quanto struggenti, che spesso anelano un contatto col satellite terrestre, sembrano librarsi mentre si dondolano su altalene appese al cielo, o tentano esercizi di equilibrio tenendosi sollevati su sedie e scale, arrampicandosi su funi.<\/p>\n
Da esse traspare la solennit\u00e0 di sentimenti antichi e primari, come quello dello stupore umano di fronte all\u2019astro notturno, che fu cantato da poeti quali Ariosto, Leopardi e Borges ispirando anche musicisti quali Beethoven e Debussy, a loro volta, per Bosco, modelli culturali e della tradizione. A queste opere si aggiungono quelle in cui l\u2019artista riflette sul mito dell\u2019amore.<\/p>\n
\u201cIl lavoro di Giacinto Bosco \u2013 precisa il curatore Angelo Crespi – si concentra sulla mitografia dell\u2019amore cio\u00e8 sulla riscrittura in chiave di mito del sentimento dell\u2019amore. Non c\u2019\u00e8 per\u00f2 nessuna tentazione archeologica, semmai la rappresentazione in chiave moderna e simbolica del desiderio d\u2019amore. Quella di Bosco \u00e8 infatti una mitologia personale e universale in quanto riflessione sul particolare ed \u00e8 proprio qui la grandezza dell\u2019arte di cogliere nel frammento l\u2019eternit\u00e0; le sue figure hanno la leggerezza di un Peynet o di un Folon ma nella solida resistenza del bronzo, gravi eppur leggere sono una plastica rappresentazione del desiderio desiderante che unisce la donna e l\u2019uomo\u201d.<\/p>\n
Doppio Sogno. L\u2019amore tra mitologia e mitografia rimarr\u00e0 in calendario sino l’11 settembre e sar\u00e0 visitabile: gioved\u00ec e venerd\u00ec, dalle 16 alle 19; il sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 22; domenica e festivi, 10.30-12.30 \/ 16-19.00<\/p>\n
<\/p>\n
Note biografiche<\/strong> Iseo (BS) – E’ un omaggio allo scultore siciliano Giacinto Bosco la mostra dal titolo “Doppio sogno. L’amore tra mitologia e mitografia”, allestita all’Arsenale e sul lungolago. Quaranta opere in bronzo, alcune monumentali, ripercorrono la ricerca dell’artista, uno tra gli scultori figurativi che proseguono la tradizione classica del Novecento pi\u00f9 accreditati e riconoscibili del panorama […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":66798,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nGiacinto Bosco (Alcamo, TP, 1956). All\u2019et\u00e0\u0300 di quindici anni si trasferisce a Milano: la vocazione artistica lo spinge da subito a frequentare la fonderia d\u2019arte. Al Liceo Artistico Bramante a Milano incontra il maestro Luigi Teruggi che lo esorta a intraprendere un proprio percorso artistico. Nel 1990 si iscrive alla Societ\u00e0\u0300 per le Belle Arti ed Esposizione Permanente. Seguono gli anni delle prime committenze pubbliche: La Luce (1997) a Rescaldina, la statua di Giovanni Paolo II (2006) ad Arese, l\u2019opera monumentale Un Mondo di Pace (2008) a Garbagnate Milanese, il Monumento ai Caduti a Nassirya (2009) a Borgosesia, la statua di Papa Benedetto XVI (2009) a Santa Maria di Leuca.
\nLa sua produzione artistica si intensifica, partecipa a diverse mostre collettive, esponendo anche alla 54esima Esposizione Internazionale d\u2019Arte della Biennale di Venezia nel padiglione Torino.
\nAll\u2019interno di una dimensione poetica che la sua immaginazione trasforma e plasma, inizia a sviluppare le sue tipiche narrazioni scultoree e, in particolare, i suoi aforismi alla Luna.
\nSua prima personale alla Galleria Franco Senesi Fine Art di Positano dal titolo Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi, che fai, silenziosa luna? Da questo momento, si sviluppa il suo mondo onirico: i personaggi delle storie animano le sue sculture riportandolo sempre alle sue origini. Cosi\u0300, ritorna sentimentalmente ad Alcamo, il paese natale, con la mostra Rosa Fresca Aulentissima. Omaggio a Ciullo d\u2019Alcamo, poeta e drammaturgo duecentesco della Scuola Siciliana, inaugurata da Vittorio Sgarbi.
\nLa poesia continua e prende forma in figure da cui traspare la solennit\u00e0\u0300 di sentimenti antichi e primari: l\u2019isola di Capri lo accoglie con una personale alla galleria White Room della Liquid Art System ed espone poi in numerose occasioni internazionali, da Mosca a New York, da Istanbul a Miami.
\nPartecipa al progetto Expo Belle Arti Lombardia, promosso da Regione Lombardia per l\u2019Esposizione Universale del 2015, ed \u00e8 in mostra a Expo Milano In Sardegna, il borgo di Castelsardo sceglie per una nuova piazza, Colgo la luna, scultura omaggio a Leopardi e alla sua opera poetica.
\nNegli anni, la dimensione da sogno dei suoi racconti scultorei si pone in dialogo con differenti linguaggi, in molteplici personali e collettive, a livello nazionale e internazionale, da Pietrasanta a Dublino, da Milano a Hong Kong. Si inserisce, inoltre, in importanti percorsi storici che ne sanciscono il ruolo nel mondo dell\u2019arte contemporanea, come in Novecento. Artisti di Sicilia, la grande mostra a Noto che percorre un secolo di storia dell\u2019arte siciliana.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"