{"id":66841,"date":"2022-08-03T09:00:36","date_gmt":"2022-08-03T07:00:36","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=66841"},"modified":"2022-08-16T10:21:39","modified_gmt":"2022-08-16T08:21:39","slug":"66841-2","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/66841-2\/","title":{"rendered":"Grazia Varisco: Percorsi Contemporanei"},"content":{"rendered":"
Milano – Titolo quanto mai esplicito \u201cGrazia Varisco. Percorsi Contemporanei 1957 \u2013 2022\u201d.
\nOmaggio quanto mai doveroso nei confronti di una artista che a cavallo di due secoli \u00e8 stata protagonista sulla scena dell\u2019arte, cinetica e programmata, italiana e internazionale.<\/p>\n
Le oltre centocinquanta opere che strutturano il percorso espositivo, a cura di Marco Meneguzzo, promosso e prodotto dal Comune di Milano\/ Cultura, Palazzo Reale e Archivio Varisco, testimoniano sessant\u2019anni di attivit\u00e0 dell\u2019artista milanese.<\/p>\n
Scandita in nove sale, con successione tematica, la mostra offre un piccolo spazio dove sono esposti progetti che hanno il valore di promemoria intimo, composto da appunti, aforismi, disegni e minuziose composizioni tridimensionali.<\/p>\n
Nata a Milano nel 1937, in giovane et\u00e0 frequenta l\u2019Accademia di Brera sotto la guida di Maestri quali Achille Funi e Guido Ballo. Nel 1960 aderisce al Gruppo T e oltralpe al Movimento Internazionale Nouvelle Tendence. Dal 1980 \u00e8 titolare della Cattedra di Teoria della percezione all\u2019Accademia di Brera. Negli anni a seguire la coerenza della sua ricerca la porta ad avere opere al Museum of Modern Art di New York, al Centre Pompidou di Parigi, al GNAM di Roma, al MAMbo di Bologna, al MART di Rovereto sino al Ministero degli Affari Esteri della Farnesina a Roma, solo per citare alcuni spazi. Le prime due presenze alla Biennale di Venezia risalgono al 1964 e al 1986, sino alla partecipazione dell\u2019attuale rassegna.<\/p>\n
Il percorso espositivo a Palazzo Reale prende avvio con \u201cMaterici 1957-1959\u201d, dove compaiono tempere e disegni eseguiti di nascosto nelle aule dell\u2019Accademia. Lavori nati dall\u2019osservazione della struttura di muri, di strati di asfalto, e differenti selciati che l\u2019artista vedeva camminando per strada. L\u2019intento consisteva nel trasportare su superficie piana i frammenti di quelle quotidiane attenzioni.<\/p>\n
La serie delle \u201cTavole Magnetiche 1959-1962\u201d si apre all\u2019insegna dell\u2019interattivit\u00e0.
\nI visitatori vengono invitati a spostare su supporti magnetici alcune forme elementari come punti, linee, segmenti, forme geometriche di base al fine di comporre una propria opera d\u2019arte.<\/p>\n
Il messaggio dalla manualit\u00e0 alla dinamicit\u00e0 si ha con \u201cSchermi Luminosi Variabili 1962-1969\u201d.
\nLa luce diviene fenomeno di evoluzione e energia che invade lo spazio, da qui l\u2019uso di pulegge, ingranaggi, piccoli motori, tubi al neon e vetro industriale. Tale momento di sintesi cinetica trova il suo apice con la mostra nella Galleria di Arturo Schwarz a Milano con catalogo e presentazione di Gillo Dorfles.<\/p>\n
A fronte di \u201cReticoli Luminosi Variabili\u201d, di \u201cMercuriali\u201d e \u201cVariabili + Quadrionda\u201d realizzati tra il 1965 e il 1971, la stessa artista afferma \u201c Vorrei che questi segni fossero provvisori, mobili, ammiccanti, fossero vivaci, guizzanti come i pesci nel vaso di Matisse\u201d.<\/p>\n
Le \u201cExtrapagine 1974-1986\u201d nascono dalla casualit\u00e0 dello sguardo, da un angolo piegato su una pagina tale da generare l\u2019idea di divergenza della forma, mentre in \u201cMeridiana\u201d e \u201cGnomoni\u201d 1974-1990 la forma si eleva dalla superficie e invade lo spazio attraversandolo.<\/p>\n
Nei \u201cDuetti 1986-1989\u201d i fogli piegati mutuano la loro origine assumendo valore tridimensionale arrivando a creare uno stretto rapporto spazio-temporale.
\nIl ripetuto disporsi delle forme d\u00e0 vita ai \u201cQuadri Comunicanti\u201d (2008) creando sequenze di vuoti e pieni ribaditi, nello stesso anno, in \u201cQ. C. Filo Rosso\u201d.<\/p>\n
Ed infine \u201cRisonanze al Tocco\u201d scandisce uno scarto temporale dove l\u2019elemento \u201cattesa\u201d diviene linea limite tra l\u2019idea primigenia e l\u2019atto creativo che fissato sotto forma di appunto attende il t\u00f2cco iniziale.<\/p>\n
\u201cGrazia Varisco. Percorsi Contemporanei 1957-2022<\/strong>\u201d \u2013 Milano \u2013 Palazzo Reale, Piazza del Duomo 12. Fino al 16 settembre. Orari: marted\u00ec, mercoled\u00ec, venerd\u00ec, sabato e domenica 10-19.30. Gioved\u00ec 10-22.30. Ingresso gratuito.<\/p>\n Ph. Thomas Libis<\/em><\/p>\n Mauro Bianchini<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Milano – Titolo quanto mai esplicito \u201cGrazia Varisco. Percorsi Contemporanei 1957 \u2013 2022\u201d. Omaggio quanto mai doveroso nei confronti di una artista che a cavallo di due secoli \u00e8 stata protagonista sulla scena dell\u2019arte, cinetica e programmata, italiana e internazionale. Le oltre centocinquanta opere che strutturano il percorso espositivo, a cura di Marco Meneguzzo, promosso […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":66846,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,45,64],"tags":[],"yoast_head":"\n