{"id":66888,"date":"2022-08-24T09:30:20","date_gmt":"2022-08-24T07:30:20","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=66888"},"modified":"2022-08-12T15:28:25","modified_gmt":"2022-08-12T13:28:25","slug":"lo-sguardo-le-cose-gli-inganni-da-magritte-alla-realta-aumentata","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/lo-sguardo-le-cose-gli-inganni-da-magritte-alla-realta-aumentata\/","title":{"rendered":"Lo sguardo, le cose, gli inganni da Magritte alla realta\u0300 aumentata"},"content":{"rendered":"
Nuoro – Per chi si trovasse in vacanza in Sardegna, non perda l’occasione di visitare al museo MAN l’ampia collettiva intitolata “Sensorama. Lo sguardo, le cose, gli inganni da Magritte alla realta\u0300 aumentata” a cura di Chiara Gatti e Tiziana Cipelletti<\/p>\n
La mostra mira a riflettere su alcuni temi sollecitati dal dramma della pandemia e della reclusione: la comunicazione interrotta, lo sguardo velato dal diaframma di uno schermo, la lettura delle immagini sottratte alla vista e restituite in una realt\u00e0 virtuale. Tornare a guardare, ad allenare gli occhi e a porsi interrogativi sulla verit\u00e0 (o meno) della visione \u00e8 lo scopo dell’esposizione che, partendo da antecedenti storici, dai padri nobili di una pittura di verit\u00e0 e d’inganno, come Ren\u00e9 Magritte e Giorgio de Chirico, apre lo spettro alle indagini estetiche pi\u00f9 recenti in fatto di percezione e autenticit\u00e0. Il Man<\/em> da sempre si dedica alla ricerca e ai diversi linguaggi del contemporaneo, ecco allora le fotografie allo specchio di Florence Henri o le tavole ottico-cinetiche di Alberto Biasi, gli ambienti avvolgenti e conturbanti di Peter Kogler o Marina Apollonio; e ancora, le sculture anamorfiche di Marc Didou o le performance intese come veri e propri trompe-l’\u0153il umani di Liu Bolin, l’uomo invisibile.<\/p>\n Gli artisti in mostra, con Ren\u00e9 Magritte, Giorgio de Chirico, Florence Henri e Alberto Biasi, Luigi Mazzarelli, Peter Kogler, Felice Varini, Marina Apollonio, Denis Santachiara, Marc Didou, Peter Miller, Liu Bolin, Marco Cordero, Humans since 1982, Ole Martin Lund B\u00f8, Paolo Cavinato, Cinzia Fiorese, Marco Di Giovanni, Kensuke Koike.<\/p>\n Il titolo della mostra Sensorama<\/em> \u00e8 ispirato al nome di una macchina ideata nel 1957 dal regista statunitense Morton Heilig per testare esperienza sinestetiche nel suo cinema d’esperienza, al fine di amplificare impressioni, oltre che sonore con audio stereofonico, persino tattili, dinamiche e olfattive. Per vedere la musica \u00e8 il nome di una sezione riservata a scoprire proprio la sinestesia, l\u2019automatismo psichico che consiste nell\u2019associare in un\u2019unica immagine due contenuti riferiti a due sfere sensoriali diverse.<\/p>\n Sensorama poi \u00e8 tanto cinema, arte d\u2019artificio per eccellenza, \u201cfabbrica delle illusioni\u201d fin dal suo esordio e terreno di sperimentazioni visive delle avanguardie. Il percorso della mostra contempla la cinematografia fantastica di George M\u00e9li\u00e8s basata sulla sparizione degli oggetti ottenuta con uno primitivo stop frame e la levitazione di cose e persone con la ripresa a passo uno, per arrivare alle fantasmagoriche interazioni tra avanguardie artistiche (L\u00e9ger, Man Ray, Picabia, Cocteau, Duchamp\u2026) e cinema. Cinema sperimentale appunto che, facendo suo lo statuto della magia e giocando con inganni e deformazioni percettive, butta all\u2019aria la nostra \u201cconsueta\u201d esperienza del reale.<\/p>\n I meravigliosi paradossi dell\u2019era digitale. Con l\u2019installazione in realt\u00e0 aumentata la \u201cnon realt\u00e0\u201d esce dai suoi confini, allaga la nostra percezione e d\u00e0 un accesso a nuovi significati in una visione\/versione multilayer. Senza l\u2019impiego di device, ma grazie all\u2019utilizzo del proprio telefonino (Bring Your Own Device), si potr\u00e0 vivere la fascinazione \u201cintelligente e complessa\u201d di un contenuto a pi\u00f9 strati, indispensabile completamento della visione di un mondo in transizione.<\/p>\n Il progetto presenta anche installazioni site specific, nel caso per esempio degli interventi studiati ad hoc per il MAN da parte di artisti come Felice Varini, autore di disegni nello spazio, monumentali quanto effimeri, oltre a una stanza magica progetta dal designer Denis Santachiara e una grotta di libri scavati come rocce da impronte di corpi impalpabili realizzata da Marco Cordero.<\/p>\n La mostra \u00e8 aperta al pubblico sino al 30 ottobre nei seguenti orari: dalle 10\u2013 alle 20.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Nuoro – Per chi si trovasse in vacanza in Sardegna, non perda l’occasione di visitare al museo MAN l’ampia collettiva intitolata “Sensorama. Lo sguardo, le cose, gli inganni da Magritte alla realta\u0300 aumentata” a cura di Chiara Gatti e Tiziana Cipelletti La mostra mira a riflettere su alcuni temi sollecitati dal dramma della pandemia e […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":66891,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,64],"tags":[],"yoast_head":"\n