{"id":67171,"date":"2022-09-07T09:00:38","date_gmt":"2022-09-07T07:00:38","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=67171"},"modified":"2022-09-06T10:32:59","modified_gmt":"2022-09-06T08:32:59","slug":"sulle-orme-di-pasolini-percorsi-popoli-cronaca","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/sulle-orme-di-pasolini-percorsi-popoli-cronaca\/","title":{"rendered":"Sulle orme di Pasolini. Percorsi, Popoli, Cronaca"},"content":{"rendered":"

\"\"Voghera – Al Castello Visconteo, dal 10 settembre (con inaugurazione alle 10.30), si apre la terza edizione della rassegna Fotografica, quest’anno intitolata: \u201cSulle orme di Pasolini \u2013 Percorsi, Popoli, Cronaca\u201d.<\/p>\n

Cinque progetti fotografici d\u2019autore per celebrare i cento anni della nascita di uno dei pi\u00f9 grandi intellettuali del Novecento dalla incessante e febbrile produzione che lo ha visto abbracciare tutti i generi e i linguaggi espressivi.<\/p>\n

Oltre 170 opere fotografiche che coinvolgono quattro grandi autori della fotografia italiana come Roberto Villa<\/strong>, Ivo Saglietti<\/strong>, Graziano Perotti<\/strong> e Daniele Vita<\/strong>, oltre a una straordinaria selezione di immagini provenienti dagli Archivi Farabola<\/strong>.<\/p>\n

L\u2019offerta espositiva sar\u00e0 completata da due importanti mostre di\u00a0Paola Rizzi<\/strong>\u00a0e\u00a0Beppe Bolchi<\/strong> e la possibilit\u00e0 per il pubblico di visitare la prima e originale \u201cCamera Obscura\u201d permanente in Italia, realizzata con il solo e primitivo sistema a Foro Stenopeico<\/em>.<\/p>\n

Il\u00a0 programma di eventi collaterali \u00e8 arricchito da dibattiti, workshop, esposizioni, presentazione di libri ed eventi che coinvolgeranno i visitatori e l\u2019intera citt\u00e0.<\/p>\n

I cinque Progetti fotografici su Pier Paolo Pasonini<\/strong><\/p>\n

Attraverso\u00a0 cinque grandi mostre, allestite lungo le quattro sale al Piano Nobile del Castello Visconteo, si \u00e8 cercato di creare un percorso visivo vicino a quello che Pasolini, sempre fedele a s\u00e9 stesso e contro ogni conformismo, ha visto con i propri occhi e ha vissuto come narratore della realt\u00e0, riuscendo a portare alla luce con la sua opera letteraria e cinematografica, i tormenti interiori di una societ\u00e0 intera. Ognuna delle cinque mostre avr\u00e0 un QR Code dedicato che permetter\u00e0 di poterle visitare anche in versione virtuale grazie al progetto speciale photoSHOWall \u201c10x5xPasolini\u201d.<\/p>\n

\"\"“L\u2019Oriente di Pier Paolo Pasolini – Il fiore delle mille e una notte\u201d nelle fotografie di Roberto Villa, che nel 1973 trascorre oltre tre mesi e mezzo in Medio Oriente, seguendo le riprese del \u201cTerzo film della Trilogia della Vita\u201d, personalmente invitato da Pier Paolo Pasolini, come studioso dei linguaggi del cinema e della fotografia. Ha cos\u00ec modo di realizzare un ampio ed analitico reportage fotografico, sul set e fuori dal set sull\u2019aspetto antropologico e sociologico, delle popolazioni delle diciotto localit\u00e0 che sono state le \u201clocations\u201d del film, dalla Persia di Reza Pahlavi fino alla Yemen gi\u00e0 allora in guerra. Un viaggio affascinante, a tratti rischioso, magico e misterioso, in luoghi ricchi di storia ma anche complessi, chiusi apparentemente allo sguardo dell\u2019occidente, ma nello stesso momento abitato da genti curiose, interessate, coinvolgenti e che appunto si faranno naturalmente attraversare. A Voghera Roberto Villa presenta 42 fotografie.<\/p>\n

\"\"\u00a0\u201cSotto la tenda di Abramo\u201d di Ivo Saglietti. L’autore, vincitore di tre premi World Press Photo, presenta 44 fotografie in bianco e nero che, basandosi su un racconto su Padre Paolo Dall\u2019Oglio, mettono in risalto i tre aspetti fondamentali della vita nel monastero: il dialogo interreligioso cattolico e musulmano, l\u2019accoglienza e la preghiera. In particolare, viene messo in evidenza il dialogo possibile e necessario tra le religioni e gli uomini attraverso l\u2019esperienza comunitaria nell\u2019antico monastero siro antiocheo di Deir Mar Musa el-Habasci (San Mos\u00e8 l\u2019Abissino), luogo di ospitalit\u00e0 abbarbicato sulle montagne della Siria.<\/p>\n

\"\"\u201cYemen1997\u201d di Graziano Perotti. Pierpaolo Pasolini scriveva \u201cLa sola ricchezza dello Yemen \u00e8 la sua bellezza\u201d per l\u2019amore che lo legava a questa terra ricca di contrasti forti che ha raccontato come nessuno. La mostra, che presenta 50 fotografie in bianco e nero e a colori, \u00e8 un reportage sociale, con piccole e grandi storie di umanit\u00e0 e di luoghi per raccontare e descrivere un Paese poco conosciuto restituendo dignit\u00e0 ad ogni singolo soggetto fotografato, nonch\u00e9 allo spazio architettonico o ambientale laddove compaiono terrore e speranza, sofferenza e compassione.<\/p>\n

\"\"\u201cBagnanti\u201d di Daniele Vita. L\u2019autore offre delle immagini su un tema particolarmente caro a Pasolini: i giovani visti nella loro dimensione pi\u00f9 vera, popolare e vissuta. La mostra, attraverso 26 fotografie in bianco e nero, racconta le esperienze di un gruppo di dieci adolescenti dagli 11 ai 15 anni a Catania, citt\u00e0 con un’alta percentuale di persone colpite da povert\u00e0 ed esclusione sociale, dove i ragazzini spesso accelerano inconsapevolmente le loro esperienze di vita dedicandosi ad attivit\u00e0 illegali come il furto o lo spaccio di droga. Daniele Vita li ha ritratti d\u2019estate, quando i ragazzi dei quartieri pi\u00f9 poveri di Catania passano le giornate sugli scogli, a San Giovanni Licuti, a La testa del leone e al campo da basket, e ha voluto raccontarli con semplicit\u00e0 durante alcuni attimi di spensieratezza vissuti in libert\u00e0 in quanto ha sentito molta energia nel loro spirito e un bisogno impellente di recuperare il tempo perduto.<\/p>\n

\"\"<\/p>\n

\u201cPier Paolo Pasolini dagli Archivi Farabola”. La mostra, di 32 fotografie, \u00e8 una significativa rassegna di immagini provenienti direttamente dagli Archivi Farabola, di cronaca e di lavoro del grande sceneggiatore, attore, regista, scrittore, drammaturgo, ma prima di tutto poeta italiano, ripreso in pubblico, nella vita quotidiana o immortalato durante la produzione dei suoi film, capaci sempre di creare grande scalpore nell\u2019opinione pubblica.<\/p>\n

Le mostre di Paola Rizzi e Beppe Bolchi<\/strong><\/p>\n

\"\"\u201cL.U.L.U Ora che so | Now I know\u201d\u00a0di\u00a0Paola Rizzi. Con la serie di trittici “La coscienza della natura” l\u2019autrice vuole proporre una interpretazione artistica riguardo il principio fondamentale di cambiamento: nel dialogo tra uomo e natura vi \u00e8 sempre pi\u00f9 l\u2019urgenza di un\u2019educazione geografica innovativa, connotata come autocoscienza della Terra, speranza che iconograficamente \u00e8 rifugio in modo particolare nell\u2019azione della donna. L\u2019autrice ha fotografato cinque persone di sesso femminile di et\u00e0 ed etnia differenti, le quali hanno assunto simbolicamente il ruolo di testimonial di una presa di coscienza globale, contemporanee madonne alle quali viene affidata la speranza di un cambiamento.<\/p>\n

\"\"\u201cCitt\u00e0 senza Tempo\u201d\u00a0di\u00a0Beppe Bolchi. Allestita in maniera permanente nella \u201cGalleria dei Feudi\u201d, che si collega alla torre Nord\/Ovest del Castello dove \u00e8 stata realizzata la\u00a0Camera Obscura, la mostra\u00a0di 16 fotografie di grande formato \u00e8 un racconto autobiografico tra Italia, Germania, Inghilterra, Stati Uniti, Francia e Scozia: immagini caratterizzate dall\u2019assenza totale dell\u2019uomo, del quale \u2013 dati i lunghi tempi di posa delle riprese – se ne percepisce solamente la presenza, ma senza essere mai rappresentato. “Citt\u00e0 senza Tempo” \u00e8 anche un progetto di grande importanza culturale perch\u00e8 realizzato con la fotocamera a Foro Stenopeico, che fa s\u00ec che le citt\u00e0 vengano a rappresentarsi nella loro realt\u00e0, con prospettive reali e naturali che rendono l\u2019atmosfera quasi onirica.<\/p>\n

Gli eventi\u00a0 collaterali<\/strong><\/p>\n

\"\"E’ previsto un ricco programma di attivit\u00e0 collaterali tra presentazioni di libri, dibattiti, workshop, esposizioni ed eventi che trasformeranno la citt\u00e0 in epicentro della fotografia e che sottolineano come Voghera da sempre vuole essere un luogo di confronto e riflessione sulla comunicazione visiva, sviluppare sinergie con enti e operatori del territorio. Ecco cosa \u00e8 previsto: esposizione dei prodotti del territorio in collaborazione con Slow Food Oltrep\u00f2 Pavese (25\/9); Visita alle aziende del territorio Molini di Voghera, Merli Marmi e Museo Storico Beccari; Esposizione e demo apparecchiature fotografiche delle aziende Apromastore, Fowa e FCF (17\/9); Presentazione dei libri di Ivo Saglietti (Lo sguardo inquieto), Roberto Villa (Gli Orienti di P.P. Pasolini), Pietro del Re (I Dimenticati. Dove l\u2019emergenza \u00e8 vita), Gianni Maffi (Quartiere – Rozzano, Milano 1977\/2022), Daniele Vita (La Settimana Santa in Sicilia); Incontro all\u2019Atmysphere Exibition Hall di Roberto Cifarelli con Graziano Perotti; Workshop con Ivo Saglietti dal titolo \u201cReportage e Progetto fotografico: da come si organizza a come si distribuisce\u201d (17 e 18 settembre); Visite guidate alle mostre e alla Camera Obscura.<\/p>\n

Voghera Fotografia, festival nazionale dedicato agli scatti d\u2019autore,\u00a0organizzato e promosso da Spazio 53\u00a0in collaborazione con l\u2019Assessorato alla Cultura del Comune Provincia di Pavia, Fondazione Comunitaria della Provincia e UNICEF, \u00e8 realizzata in sinergia con la 17\u00aa edizione di Milano Photofestival, si svolger\u00e0 per tre fine settimana, concludendosi il 25 settembre. Orari di apertura: sabato e la domenica 9.30 – 12.30 \/ 15 – 19. Informazioni: info@vogherafotografia.it | www.vogherafotografia.it www.spazio53.com.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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