![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/marcello-bonfanti-300x225.jpg\")
Milano – L’invenzione della natura secondo Marcello Bonfanti. Un titolo che incuriosisce quello della personale dell’artista in corso negli spazi espositivi di Alessia Paladini Gallery. Dopo il recente isolamento forzato, Bonfanti ci pone di fronte a una riflessione e una lettura del mondo veicolata da simboli, allusioni e significati nascosti.<\/p>\n
La mostra presenta una selezione di opere a tema natura morta<\/em> di grande impatto visivo che attingono all\u2019iconografia e alla cultura rinascimentale e secentesca.\u00a0 Un genere artistico che i un periodo di incertezza universale come quello che stiamo attraversando, gioca\u00a0 un ruolo molto centrale, offrendo molteplici strati interpretativi e spunti per una riconsiderazione del rapporto tra uomo e natura. Un rapporto che negli anni della pandemia \u00e8 stato costretto a una rottura e che il fotografo ricuce tra riconciliazione, trascendenza e metafisica.<\/p>\n La natura morta \u00e8 un genere dedicato al mondo degli oggetti, artificiali o naturali. Accanto alla finalit\u00e0 decorativa, la rappresentazione delle cose, dei fiori recisi o del cibo, \u00e8 spesso un invito alla riflessione, alla lettura del mondo e della vita guidata da simboli, allusioni e significati nascosti: i fiori, nel loro splendore, sono insieme simbolo della molteplicit\u00e0 della creazione e richiamo alla caducit\u00e0 delle cose. I cristalli, che talvolta appaiono in queste composizioni sono simbolo per eccellenza della fragilit\u00e0 delle cose, della vita, del sistema umano.<\/p>\n Il racconto di Bonfanti ruota intorno ad una serie di still life<\/em> di ispirazione fiamminga, forma iconografica che coglie le istanze di un periodo, il 600, in cui l\u2019Europa \u00e8 stata scossa da una continua mutazione degli orizzonti causata da guerre ed epidemie. L\u2019incessante divenire viene sintetizzato da immagini di una natura imperfetta che vive la transizione dall\u2019apice del suo splendore allo stato successivo. La staticit\u00e0 dell\u2019immagine contiene l\u2019evoluzione dinamica del soggetto. La forma muta diminuendo il suo splendore, ma la bellezza impermanente si conserva nella struttura dell\u2019immagine. Il rigore formale della composizione \u00e8 il simbolo trascendentale di un\u2019ordine superiore al quale questa trasformazione appartiene. Le immagini, nel raccontare il processo del divenire della forma, sono al tempo stesso una riflessione sull\u2019esistere ed un riflesso dell\u2019esistente.<\/p>\n “Il gesto fotografico – precisa l’artista – \u00e8 solo l\u2019ultimo atto di appropriazione del soggetto, quello che consegna allo spettatore anche gli atti di ricerca degli elementi naturali raccolti durante ricognizioni in ambienti familiari che hanno segnato la mia estetica e l\u2019atto di costruzione della scena che conferisce a questi elementi i significati simbolici”.<\/p>\n La mostra, allestita nella sede della galleria di via Maroncelli \u00e8 inserita nell\u2019ambito del Photofestival; rimarr\u00e0 aperta al pubblico sino il 31 ottobre con i seguenti orari: marted\u00ec-venerd\u00ec 11-14 \/16-19; sabato 12-19.<\/p>\n <\/p>\n NOTE BIOGRAFICHE Milano – L’invenzione della natura secondo Marcello Bonfanti. Un titolo che incuriosisce quello della personale dell’artista in corso negli spazi espositivi di Alessia Paladini Gallery. Dopo il recente isolamento forzato, Bonfanti ci pone di fronte a una riflessione e una lettura del mondo veicolata da simboli, allusioni e significati nascosti. La mostra presenta una selezione […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":67356,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,12,45,64],"tags":[],"yoast_head":"\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/Marcello-bonfanti1-300x225.jpg\")
\u201cLe opere in mostra – sottolinea l’artista – sono un mio personale atto di riconciliazione con la natura da cui sono stato separato durante i recenti periodi di isolamento forzato. Il mezzo fotografico \u00e8 stato usato come strumento di appropriazione intima del soggetto. Non potendo fruire della natura, ne ho indagato alcuni aspetti trascendenti e le loro modalit\u00e0 di rappresentazione nella storia dell\u2019iconografia. L\u2019indagine copre i temi dell\u2019impermanenza della forma legata alle continue trasformazioni chimiche, fisiche e biologiche, della sua grazia trascendente contenuta nella geometria della struttura modellata da leggi universali e dell\u2019esperienza metafisica che colloca il mistero della natura nel campo della ragione umana”.<\/p>\n
\nLaureato in arti fotografiche all’ University of Westminster di Londra, Marcello Bonfanti (1972)\u00a0esplora attraverso le sue fotografie ambiti diversi, sempre permeati da un grande senso della composizione e delle proporzioni, attingendo alla tradizione pittorica rinascimentale.
\nBonfanti \u00e8 stato insignito di prestigiosi premi tra cui nel 2016 il Sony World Photography Award, primo premio nella sezione Arts – Portraiture; nel 2005 World Press Photo, terzo premio nella sezione Arts and Entertainment; nel 2002 Jack Jackson Award, primo premio; nel 2001 Hodge Award, The Observer, primo premio. Le sue fotografie sono state pubblicate nelle principali testate nazionali e internazionali (come Amica, The British Journal of Photography, Cosmopolitan, Corriere della Sera, D – La Repubblica, Domus, Focus, The Guardian, Geo, Gioia, Harper’s Bazaar, Marie Claire, Max, The New York Times, Rolling Stones, The Sunday Times, Vanity Fair, Vogue.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"