{"id":67743,"date":"2022-10-18T09:00:23","date_gmt":"2022-10-18T07:00:23","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=67743"},"modified":"2022-10-20T15:15:05","modified_gmt":"2022-10-20T13:15:05","slug":"giovanni-cerri-riepilogo-opere-2007-2022","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/giovanni-cerri-riepilogo-opere-2007-2022\/","title":{"rendered":"Giovanni Cerri \u201cRiepilogo opere 2007-2022\u201d"},"content":{"rendered":"
Busto A. Era il marzo del 2007, quando con la mostra” News \u2013 papers” Giovanni Cerri (Milano 1969) esponeva alla galleria Palmieri . La nuova personale \u201cRiepilogo. Opere 2007-2022\u201d, che si aprir\u00e0 al pubblico da sabato 22 ottobre (con inaugurazione alle 18), intende riassumere un legame che si \u00e8 consolidato con la storia dello spazio espositivo bustocco nonch\u00e8 con le tematiche e le evoluzioni del lavoro svolto in questi anni.<\/p>\n
La mostra, infatti, non ha un tema ben definito ma al contrario vive nelle diverse declinazioni degli argomenti e degli spunti visivi. La selezione dei quadri\u00a0 \u00e8 concentrata su un\u2019ampia possibilit\u00e0 di immagini; la periferia \u00e8 il nucleo di ricerca dal quale poi si diramano altri sviluppi e suggestioni.<\/p>\n
Si inizia con i quadri appartenenti agli anni pi\u00f9 lontani, con le citt\u00e0 fantasma<\/em> del 2007 e 2008, dipinte ancora su carta di quotidiano (il supporto su cui l\u2019artista lavorava in quel periodo), le fabbriche abbandonate<\/em> e i paesaggi industriali \u201carcheologici\u201d<\/em>, passando poi per qualche inquadratura sulle citt\u00e0 italiane (il pasoliniano, Il Vangelo secondo Matera, e poi Venezia, Roma, Verona\u2026).<\/p>\n Il percorso prosegue con due volti del ciclo Lo sguardo senza tempo,<\/em> per continuare con un omaggio al territorio locale con il Sacro Monte di Varese in bianco e nero, per arrivare al tema pi\u00f9 recente della natura che invade lo spazio urbano, riconquistando \u2013 con una vegetazione tropicale, \u201cdistopica\u201d perch\u00e9 non appartenente alla nostra terra, (estrema conseguenza del cambiamento climatico) \u2013 il territorio che l\u2019uomo le ha sottratto (Periferia tropicale, Off limits)<\/em>, fino al minimalismo di “Un giorno dopo l\u2019altro<\/em>“, dove protagonista \u00e8 la solitudine di un oggetto nell\u2019ampia spazialit\u00e0 non disegnata o costruita ma frutto della casualit\u00e0 del lavoro quotidiano della pittura.<\/p>\n L’esposizione \u00e8 accompagnata da un catalogo contenente le immagini e una selezione di testi critici che costituiscono un riepilogo delle varie mostre tematiche: il paesaggio urbano, l\u2019archeologia industriale, lo sguardo senza tempo e l\u2019ultima frontiera della figurazione classica sfregiata, la prima esposizione (a Rabat) con il tema della natura che iniziava a \u201cgermogliare\u201d. Inoltre, non esposte in mostra, ma presenti nella pubblicazione, diverse opere collocate in collezioni private quale \u201comaggio\u201d a chi segue e sostiene l’attivit\u00e0 dell’artista.<\/p>\n Giovanni Cerri \u201cRiepilogo. Opere 2007-2022\u201d rimarr\u00e0 in calendario, nella sede espositiva di via Mameli, fino al 20 di novembre nei seguenti orari: dal marted\u00ec al sabato dalle 15 alle 19.<\/p>\n Note biografiche<\/strong><\/p>\n Giovanni Cerri vive e lavora a Milano. Ha iniziato a esporre nel 1987 e da allora ha tenuto mostre in Italia e all\u2019estero, esponendo in importanti citt\u00e0 come Berlino, Francoforte sul Meno, Colonia, Stoccarda, Copenaghen, Parigi, Varsavia, Toronto. Da sempre attratto dal territorio urbano di periferia, la sua ricerca si \u00e8 sviluppata nell\u2019indagine tematica dell\u2019archeologia industriale, con raffigurazioni di fabbriche dismesse, aree abbandonate e relitti di edifici al confine tra citt\u00e0 e hinterland. Busto A. Era il marzo del 2007, quando con la mostra” News \u2013 papers” Giovanni Cerri (Milano 1969) esponeva alla galleria Palmieri . La nuova personale \u201cRiepilogo. Opere 2007-2022\u201d, che si aprir\u00e0 al pubblico da sabato 22 ottobre (con inaugurazione alle 18), intende riassumere un legame che si \u00e8 consolidato con la storia dello spazio […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":67747,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,37,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nNel 2008 espone con il padre Giancarlo al Museo della Permanente a Milano nella mostra \u00abI Cerri, Giancarlo e Giovanni. La pittura di generazione in generazione\u00bb. Nel 2011, invitato dal curatore Vittorio Sgarbi, espone al Padiglione Italia Regione Lombardia alla 54\u00b0 Edizione della Biennale di Venezia. Nel 2014 il ciclo di opere \u201cThe great country\u201d viene esposto all\u2019Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, all\u2019Istituto Italiano di Cultura di Colonia e al Museo Riva 1920 di Cant\u00f9, la mostra \u00e8 presentata in catalogo da Flaminio Gualdoni. Nel 2015 la mostra \u201cMilano ieri e oggi\u201d viene esposta all\u2019Unione del Commercio a Palazzo Bovara a Milano, alla Cortina Arte a Milano, alla Galleria Palmieri di Busto Arsizio e all\u2019Istituto Italiano di Cultura di Varsavia. Nel 2019 espone alla Frankfurter Westend Galerie di Francoforte sul Meno la mostra \u201cMemoria e Futuro \/ Erinnerung und Zukunft. A Milano, nell\u2019anno di Leonardo\u201d, in occasione del quinto centenario leonardesco. Nel 2020 alla Casa di Lucio Fontana a Comabbio (VA) espone la mostra \u201cDiario della pandemia. Quaranta disegni durante l\u2019isolamento\u201d, una selezione di opere su carta realizzate nel periodo di lockdown.
\nNel 2021 espone con una personale al Museo Italo Americano di San Francisco. Sue opere figurano in collezioni pubbliche, tra cui citiamo: Museo della Permanente (Milano), Galleria d\u2019Arte Sacra dei Contemporanei, Museo di Villa Clerici (Milano), Museo Civico \u201cFloriano Bodini\u201d, Gemonio (VA). Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro \u201cUltima frontiera\u201d per la Casa Editrice Le Lettere (Firenze), collana Atelier curata da Stefano Crespi<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"