{"id":67799,"date":"2022-10-24T09:36:52","date_gmt":"2022-10-24T07:36:52","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=67799"},"modified":"2022-10-28T16:41:55","modified_gmt":"2022-10-28T14:41:55","slug":"milano-da-romantica-a-scapigliata","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/milano-da-romantica-a-scapigliata\/","title":{"rendered":"“Milano da Romantica a Scapigliata”"},"content":{"rendered":"
Novara – Eminenti cattedratici sostengono che per comprendere il presente sia fondamentale conoscere il passato.
\nE in alcuni frangenti risulta interessante approfondire un preciso periodo storico.<\/p>\n
A conferire costrutto a tale tesi, attraverso il suffragio della pittura, concorre \u201cMilano da Romantica a Scapigliata<\/strong>\u201d a cura di Elisabetta Chiodini, coadiuvata da un comitato scientifico composto da Niccol\u00f2 D\u2019Agati, Fernando Mazzocca e Sergio Rebora, in corso a Novara presso il Castello Visconteo Sforzesco.<\/p>\n Il percorso espositivo composto da oltre settanta opere eseguite dai pi\u00f9 rappresentativi maestri della pittura figurativa lombarda, si snoda attraverso otto sezioni tematiche che vanno dal Romanticismo alla Scapigliatura. Date tali premesse risulta fondamentale procedere con ordine.<\/p>\n Alla pari di una prefazione letteraria ad accogliere il visitatore \u00e8 il capolavoro di Francesco Hayez (1791-1882) ispirato da un\u2019opera narrativa di grande successo \u201cI Lambertazzi e i Geremei\u201d di Defendente Sacchi (1796-1840) dopodich\u00e9 si varca la soglia della prima sala con riferimento alla \u201cPittura urbana<\/em>\u201d dove si coglie, attraverso le opere di Giovanni Migliara (1785-1837,) una \u201cVeduta di piazza del Duomo in Milano\u201d (1828) e la \u201cVeduta dell\u2019interno I.R. Palazzo del Governo\u201d del 1834.<\/p>\n Suggestiva, inoltre, la \u201cVeduta del canale Naviglio presa sul ponte di San Marco\u201d (1834) di Giuseppe Canella (1788-1847).<\/p>\n Il passo successivo ci pone di fronte a \u201cI protagonisti\u201d, dove spicca il \u201cRitratto di Alessandro Manzoni\u201d di Giuseppe Molteni (1800-1867) e di nuovo Hayez con lo straordinario \u201cRitratto della contessa Teresa Zumali Marsili con figlio Giuseppe\u201d .<\/p>\n Dagli interni si passa a tumultuosi esterni con \u201cMilano, da austriaca a liberata\u201d, sezione dedicata alle Cinque giornate di Milano\u201d e ai moti che li animarono .<\/p>\n Tra le altre opere spicca \u201cEpisodio delle cinque giornate. Combattimento presso Palazzo Litta\u201d di Baldassare Verazzi (1819-1886) dove emerge il fervente eroismo dei milanesi. Il punto di vista pittorico cambia nella sala successiva con titolo quanto mai esplicito \u201cVerso il rinnovamento del linguaggio: dal disegno al colore\u201d.<\/p>\n Al \u201cLibro di preghiere\u201d di Eleuterio Pagliano (1826-19039 fa da controcanto il raffinato \u201cToletta antica\u201d di Federico Faruffini (1833-1869). La sezione successiva porta \u201cVerso la Scapigliatura\u201d con i nomi di Tranquillo Cremona (1837-1878) e Daniele Ranzoni (1843-1889), questi con il \u201cRitratto della sorella Virginia\u201d (1863-1864) mentre \u00e8 di Cremona \u201cAmaro calice\u201d eseguito nel 1865. Milano Da Romantica A Scapigliata\u201d \u2013 Novara \u2013 Castello Visconteo Sforzesco. Piazza Martiri della Libert\u00e0 3. Fino al 12 Marzo 2023. Orari: marted\u00ec-domenica 10-19. Aperture straordinarie: 1 novembre, gioved\u00ec 8 e luned\u00ec 26 dicembre. Domenica 1, venerd\u00ec 6 e domenica 22 gennaio 2023. Biglietti: intero Euro 14. Ridotto Euro 10.<\/p>\n Mauro Bianchini<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Novara – Eminenti cattedratici sostengono che per comprendere il presente sia fondamentale conoscere il passato. E in alcuni frangenti risulta interessante approfondire un preciso periodo storico. A conferire costrutto a tale tesi, attraverso il suffragio della pittura, concorre \u201cMilano da Romantica a Scapigliata\u201d a cura di Elisabetta Chiodini, coadiuvata da un comitato scientifico composto da […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":67800,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,64,430],"tags":[],"yoast_head":"\n
\n\u201cLa storia narrata dalla parte del popolo\u201d anima la quinta sezione dedicata alle opere dei fratelli milanesi Domenico e Giacomo Induno con il dipinto \u201cPane e lacrime\u201d.<\/p>\n
\nLontano dalle regole accademiche si pone \u201cIl sistema di Filippo Carcano. \u201cLa pittura scombiccherata e impiastricciata\u201d, quale indiscussa rottura con la consolidata tradizione pittorica dei primi decenni del secolo.<\/p>\n
\nEt voil\u00e0, l\u2019esposizione si chiude con \u201cL\u2019affermazione del trionfo del linguaggio scapigliato\u201d dove di nuovo assurgono a protagonisti Ranzoni e Cremona, mentre la tridimensionalit\u00e0 \u00e8 affidata a due deliziose sculture in bronzo e gesso di Giuseppe Grandi, \u201cLa Pleureuse\u201d (1875-1878) e \u201cBeethoven giovinetto\u201d datato a met\u00e0 degli anni Settanta.<\/p>\n