{"id":67818,"date":"2022-10-26T12:00:49","date_gmt":"2022-10-26T10:00:49","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=67818"},"modified":"2022-10-28T16:35:37","modified_gmt":"2022-10-28T14:35:37","slug":"la-linea-che-ci-divide-dal-domani","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-linea-che-ci-divide-dal-domani\/","title":{"rendered":"La linea che ci divide dal domani"},"content":{"rendered":"
Milano – Matteo Pizzolante alla FuturDome con la nuova personale dal titolo \u0300 “La linea che ci divide dal domani<\/em>“. La linea che ci divide dal domani<\/em> investiga l\u2019istante in cui si sviluppa la ricostruzione della narrazione di un evento, determinando come si possa far passare un ricordo dallo stato di sensibilita\u0300 inerte allo stato di sensibilita\u0300 attiva. In psicologia, gli eventi della realt\u00e0 non sono identificati come fatti quanto invece come vissuti. I vissuti sono lo strumento con cui percepiamo emozionalmente il mondo, l\u2019unico modo con cui possiamo conoscerlo ed alterarlo.<\/p>\n Il titolo della mostra e\u0300 concepito in riferimento alla linea immaginaria tracciata sulla superficie terrestre che determina il cambio di data, in corrispondenza del 180\u00b0 meridiano. Il viaggiatore che si muove dall\u2019Asia verso l\u2019America deve contare la stessa data due volte, mentre in direzione opposta e\u0300 necessario saltare un giorno. Nella vita di tutti i giorni, raramente possiamo aspettarci di accedere all’origine di una nostra percezione o esperienza passata dopo alcuni anni dall\u2019evento specifico. Molto spesso, infatti, la memoria non \u00e8 semplicemente una riproposizione di una percezione antica, ma il resoconto di una esperienza o il risultato di una ricerca di senso che aggiunge valore all’evento originario creato dalla nostra reinterpretazione soggettiva. Nella vita, dove la percezione \u00e8 calibrata per la sopravvivenza, progettare, costruire una architettura prima della sua comparsa, \u00e8 come ricordarsi di un luogo in cui non siamo mai stati.<\/p>\n L’esposizione, negli spazi di via Paisiello proseguir\u00e0 sino al 28 gennaio. Orari: da Mercoled\u00ec a Sabato, dalle 16 alle 19.30. Ingresso: gratuito<\/p>\n Cenni biografici<\/strong><\/p>\n Matteo Pizzolante<\/strong> (Tricase, Lecce, 1989) utilizza immagini digitali e software come strumenti per rappresentare e ridescrivere lo spazio interrompendo la dinamica della cronologia. Il punto di partenza del processo creativo dell\u2019artista \u00e8 spesso la modellazione 3D, grazie alla quale Pizzolante crea composizioni uniche in cui unisce memoria e immaginazione. Attraverso un meticoloso lavoro di ricostruzione digitale, l\u2019artista crea una visione lucida che sembra svanire davanti agli occhi dell\u2019osservatore. Le opere di Matteo Pizzolante riabilitano stati d\u2019animo e concetti come lentezza e dilatazione del tempo, in contrasto con la velocit\u00e0 della quotidianit\u00e0. Un cambiamento di intensit\u00e0 che comporta una riduzione del presente. Pizzolante si laurea in Ingegneria dell\u2019Edilizia nel 2012, e successivamente si iscrive al Biennio di Scultura presso l\u2019Accademia di Belle Arti di Brera con la guida di Vittorio Corsini. Completa gli studi in Germania presso l\u2019Hochschule f\u00fcr Bildende K\u00fcnste di Dresdacon Wilhelm Mundt e Carsten Nicolai. Ha partecipato a diverse mostre in Italia ed \u00e8 il vincitore del progetto Jaguart promosso da Artissima e Jaguar. Durante la diffusione di COVID-19 Pizzolante \u00e8 stato coinvolto in diversi progetti digitali, tra cui 30 Artisti X 30 Giorni indetto dalla Fondazione Pini e Pensiero Vuoto realizzato dalla Galleria Renata Fabbri, Milano. Tra i progetti e le partecipazioni recenti: GAM, Torino; Vistamarestudio, Milano; Jaguart Artissima, Milano; Brindisi Centrale mostra personale presso Le Case d’Arte, a cura di Pasquale Leccese; Artissima Experimental Academy VOL. III guidato dall\u2019artista iraniana Setareh Shahbazi, Artissima, Torino; BienNolo, Milano; BOCs Art, Cosenza; Passion for the path of art, Galleria Cardi, Milano; E’ il corpo che decide, progetto di Marcello Maloberti promosso da Museo del Novecento di Milano e Fondazione Furla; Pizzolante \u00e8 anche il vincitore del Premio Internazionale Vanni Autofocus10 e partecipa al progetto Q-Rated, Ricerche sensibili, promosso da La Quadriennale, Roma.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Milano – Matteo Pizzolante alla FuturDome con la nuova personale dal titolo \u0300 “La linea che ci divide dal domani“. La mostra, che si apre al pubblico da domani (gioved\u00ec 27 ottobre alle 18.30) a cura di Atto Belloli Ardessi, presenta un corpo di opere site specific sviluppate in relazione sia alle peculiarita\u0300 spaziali e […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":67820,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,45,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nLa mostra, che si apre al pubblico da domani (gioved\u00ec 27 ottobre alle 18.30) a cura di Atto Belloli Ardessi, presenta un corpo di opere site specific sviluppate in relazione sia alle peculiarita\u0300 spaziali e alla storia degli ambienti espositivi, quanto ai materiali che ne ridefiniscono l\u2019involucro architettonico, attivando un cambiamento di intensita\u0300 temporale che comporta una riduzione del presente.<\/p>\n
\nUna piega\/paradosso del tempo, un varco materializzato nelle 21 ore di fuso orario che separano il confine tra Russia ed Alaska, nel mezzo delle isole di Diomede nello stretto di Bering. Due isole visibili a occhio nudo distanti poco piu\u0300 di tre chilometri l\u2019una dall\u2019altra dove e\u0300 possibile, attraversandole, ripercorrere un istante del tempo e rimodulare la nostra memoria in una lucida visione del proprio passato o viceversa.<\/p>\n
\nNei lavori di Pizzolante il passato non smette mai di riconfigurarsi e l\u2019immagine diventa pensabile solo in una perenne ri-costruzione della memoria se non dell\u2019ossessione.<\/p>\n