{"id":68578,"date":"2023-01-03T12:05:55","date_gmt":"2023-01-03T11:05:55","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=68578"},"modified":"2023-01-04T14:57:57","modified_gmt":"2023-01-04T13:57:57","slug":"un-viaggio-interiore-quasi-viscerale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/un-viaggio-interiore-quasi-viscerale\/","title":{"rendered":"Un viaggio interiore, quasi viscerale"},"content":{"rendered":"
Busto Arsizio – Nel varcare la soglia della Galleria Cristina Moregola a Busto Arsizio dove \u00e8 in corso la mostra \u201cJaipur Drawings\u201d, si coglie quanto sia profondo il legame che unisce il lavoro di Francesca Gagliardi all\u2019arte indiana.
\nTale visita ci ha permesso di aprire un dialogo con l\u2019artista.<\/p>\n
Come ti sei avvicinata all\u2019arte indiana ?
\n“All\u2019inizio a spingermi in India \u00e8 stata la semplice curiosit\u00e0 e la prima reazione, a causa degli odori, dei rumori di quanto accadeva in generale \u00e8 stata respingente. Non \u00e8 stato primo amore. In seguito viaggiando all\u2019interno ho iniziato ad amarla, al punto da non avere pi\u00f9 voglia di ritornare, infatti ho rimandato pi\u00f9 volte la data del rientro. Inoltre grazie all\u2019arrivo di amici quali Aldo Lazzarino e sua moglie Giulia che hanno viaggiato per una vita in India, sono riuscita ad avere molte possibilit\u00e0, tra cui un mio atelier dove poter lavorare. Grazie a loro ho conosciuto Thomas Kovoor della fonderia Sukriti Jaipur con il quale ho subito stabilito un profondo dialogo. Da qui si \u00e8 aperta una porta che mi ha portata a fare successivi viaggi, per\u00f2 ben sette anni dopo il primo. Dopodich\u00e9 i miei ritorni hanno avuto una cadenza regolare”.<\/p>\n
Nelle tuoi lavori ricorre sovente la forma circolare con contorni ben definiti che si stemperano verso la parte centrale dell\u2019opera.
\n“L\u2019incipit \u00e8 istintuale, dopodich\u00e9 l\u2019intenzione \u00e8 rappresentare la parte femminile del seno come elemento intimo, ma che con il trascorrere del tempo ha assunto l\u2019idea di protezione, tant\u2019\u00e8 che sono arrivata a concepire gli \u201cscudi\u201d come totale forma di difesa. Leggendo Jung e in seguito approfondendo in India il concetto di Mandala ho appurato come tale espressione si riveli anche un atto di autoguarigione. E\u2019 una figura archetipa che ritorna sempre nei miei lavori. Per me \u00e8 un rituale di meditazione e di equilibrio”.<\/p>\n
E\u2019 corretto affermare che attraverso il tuo operare conferisci al tempo una tua personale dimensione ?
\n“Sicuramente, arrivo a lavorare in una estensione altra, tra realt\u00e0 e irrealt\u00e0: realt\u00e0 temporale e spazio onirico. E\u2019 un viaggio intimo e intellettuale in una mia dimensione spazio-tempo”.<\/p>\n
A fronte di lavori delicati che inducono a raffigurare il seno femminile, proponi anche opere dall\u2019intenso impatto formale e simbolico come gli \u201cScudi\u201d.
\n“Gli scudi sono l\u2019opposto dei disegni, ragionando con Cristina, concordavamo sul fatto che questa mostra propone un indiscutibile sguardo femminile: dalla scelta del colore, delle forme sino dell\u2019idea di viaggio interiore, quasi viscerale. E\u2019 seguendo tali presupposti che ha avuto origine questo lavoro quasi ossessivo, dopodich\u00e9 si \u00e8 verificata la necessit\u00e0 del suo opposto concepito come protezione della parte intima e interiore”.<\/p>\n
In alcune opere abbandoni il rosa per declinare verso differenti tonalit\u00e0 di blu.
\n“Il blu rappresenta la forza dello scudo e arriva dopo l\u2019incontro con la materia. Nel rosa si concentra la femminilit\u00e0, la seduzione, l\u2019emotivit\u00e0. Il blu porta alla forza che ritorna in alcuni miei lavori dove arrivo all\u2019uso di materiali quali l\u2019alluminio e il bronzo. In questa mostra sono stati scelti alcuni lavori blu con l\u2019intento di arrivare in modo junghiano a concepire un discorso tra la componente maschile e quella femminile. L\u2019arte, secondo me, non ha sesso, ma esiste un linguaggio tra parti emotive che sta all\u2019interno di ogni essere umano che possiamo definire maschile e femminile”.<\/p>\n
Francesca Gagliardi \u2013 \u201c Jaipur Drawings\u201d \u2013 Busto Arsizio, Galleria Cristina Moregola, Via Andrea Costa 29. Fino al 29 gennaio 2023. Orario: gioved\u00ec-domenica 16-19<\/p>\n
Mauro Bianchini<\/p>\n
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