{"id":68677,"date":"2023-01-12T09:00:47","date_gmt":"2023-01-12T08:00:47","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=68677"},"modified":"2023-01-13T15:53:21","modified_gmt":"2023-01-13T14:53:21","slug":"forma-e-movimento-una-mostra-dedicata-a-carla-cerati","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/forma-e-movimento-una-mostra-dedicata-a-carla-cerati\/","title":{"rendered":"“Forma e Movimento”, una mostra dedicata a Carla Cerati"},"content":{"rendered":"
Milano – Dal corpo degli attori di Living Theatre a quello dei nudi femminili, dalla fotografia di denuncia di Morire di class<\/em>, alla Milano mondana di Mondo Cocktail<\/em>: sono questi i soggetti e i percorsi che si potranno ammirare nella mostra Forma e Movimento<\/em> dedicata a Carla Cerati (Bergamo, 1926 – 2016) in apertura da mercoled\u00ec, 25 gennaio all’8 aprile, da Leica Store.<\/p>\n Un progetto espositivo che indaga all’interno della ricerca della Cerati, che ha immortalato, a partire dagli anni Cinquanta, i cambiamenti politici, economici e sociali, per dedicarsi poi, dagli anni Ottanta, a una fotografia pi\u00f9 intima, volta all’astrazione e alla composizione. Carla Cerati, dopo un esordio come semplice appassionata, ha affrontato con grande impegno la propria attivit\u00e0 di fotografa scendendo in campo attivamente al fianco di molti intellettuali, allineandosi alla cosiddetta concerned photography<\/em> che considera la fotografia uno strumento di denuncia sociale e di trasformazione della realt\u00e0.<\/p>\n L’autrice ha vissuto e illustrato Milano, documentando come fotoreporter, per le pi\u00f9 importanti riviste italiane e straniere, le rivolte operaie e studentesche, le stragi, i processi politici come quello al commissario Calabresi o i funerali di Gian Giacomo Feltrinelli. Il suo sguardo si posa con la stessa intensit\u00e0 sia sulle condizioni dei manicomi in Italia, Con questa mostra si conferma la volont\u00e0 di Leica Camera Italia di essere un luogo di accoglienza, ricerca e proposta per la fotografia d’autore, in un’alternanza di temi, periodi, stili, tecniche e visioni, nei diversi passaggi del tempo, dall\u2019analogico al digitale.<\/p>\n L’esposizione , allestita nella sede di via Mengoni sar\u00e0 visitabile nei seguenti orari: 10-14 e 15 – 19, dal marted\u00ec al sabato.<\/p>\n Cenni biografici<\/strong><\/p>\n Carla Cerati (Bergamo, 1926 – 2016) inizia come fotografa di scena per il teatro e segue gli spettacoli del Living Theatre. Dal 1952 si trasferisce a Milano e fotografa una citt\u00e0 in pieno cambiamento politico, economico e sociale. Lavora per i principali periodici illustrati del tempo (fra cui \u201cL\u2019illustrazione italiana\u201d, \u201cVie nuove\u201d, \u201cL\u2019Espresso\u201d), per i quali riprende i <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Milano – Dal corpo degli attori di Living Theatre a quello dei nudi femminili, dalla fotografia di denuncia di Morire di class, alla Milano mondana di Mondo Cocktail: sono questi i soggetti e i percorsi che si potranno ammirare nella mostra Forma e Movimento dedicata a Carla Cerati (Bergamo, 1926 – 2016) in apertura da […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":68688,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[12,45,64,1],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nTrenta fotografie selezionate da progetti diversi, realizzati nel corso della vita, per raccontare il percorso artistico della fotografa e metterne in luce un volto inedito.<\/p>\n
\nIl suo lavoro nel corso degli anni Settanta e Ottanta va anche oltre la documentazione per abbracciare una visione pi\u00f9 ampia del profondo mutamento in atto nella societ\u00e0, un\u2019indagine di tipo sociale e culturale.<\/p>\n
\ndocumentate in Morire di classe<\/em>, progetto realizzato con Gianni Berengo Gardin, sia sui frequentatori di inaugurazioni e feste, raccontando la mondanit\u00e0 di Milano nella serie Mondo Cocktail.<\/em> L\u2019interesse della fotografa per le dinamiche sociali e umane si rivolge anche a situazioni meno marginali o conflittuali: immortala paesaggi, natura, architettura e si concentra, in modo particolare, sulla figura umana, i corpi, i movimenti, esplorandone le forme in due progetti che hanno come soggetto i nudi femminili e le attivit\u00e0 della compagnia teatrale sperimentale Living Theatre.<\/p>\n
\nmovimenti di protesta operaia e studentesca, le manifestazioni femministe, le stragi e i processi degli anni di piombo. Fotografa impegnata, frequenta e ritrae i principali esponenti del mondo culturale che ruotano attorno alla Libreria Einaudi (Umberto Eco, Gillo Dorfles, Elio Vittorini, Italo Calvino, Pier Paolo Pasolini, tra gli altri) e gli intellettuali di sinistra che, sfidando la dittatura, vivono e lavorano nella Spagna franchista.
\nDagli anni Ottanta, di fronte a un panorama editoriale in rapido mutamento, decide di abbandonare il fotoreportage per dedicarsi a una fotografia pi\u00f9 intima, volta all\u2019astrazione e alla composizione. Parallelamente al suo lavoro fotografico, \u00e8 stata una prolifica scrittrice di romanzi<\/p>\n