{"id":68908,"date":"2023-01-31T15:00:46","date_gmt":"2023-01-31T14:00:46","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=68908"},"modified":"2023-02-03T17:15:08","modified_gmt":"2023-02-03T16:15:08","slug":"immagini-pensieri-e-parole-nelle-incisioni-di-remo-giatti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/immagini-pensieri-e-parole-nelle-incisioni-di-remo-giatti\/","title":{"rendered":"\u201cImmagini, Pensieri e Parole nelle incisioni di Remo Giatti\u201d"},"content":{"rendered":"
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Lugano – E’ la centesima mostra organizzata dall\u2019Associazione Amici dell\u2019Atelier Calcografico di Novazzano quella che si aprir\u00e0 il 4 febbraio al\u00a0 Porticato della Biblioteca Salita dei Frat.<\/p>\n
L’esposizione, di Remo Giatti (*1954), artista di origine valtellinese, milanese d\u2019adozione, litografo e xilografopresenta sia fogli liberi sia edizioni di particolare pregio: opere nate dal dialogo con importanti scrittori e poeti, oppure ispirate a grandi figure della letteratura, dell\u2019arte e della scienza.<\/p>\n
La mostra, intitolata \u201cImmagini, Pensieri e Parole nelle incisioni di Remo Giatti\u201d offre uno spaccato della produzione grafica dell’artista, ponendo un accento particolare sugli esiti pi\u00f9 recenti della sua ricerca con incisioni calcografiche, litografie e xilografie nonch\u00e9 una significativa selezione di libri d\u2019artista e plaquettes, stampati con caratteri mobili di piombo direttamente dai legni originali e da lastre appositamente incise.
\nCresciuto in Valtellina, non lontano dal confine elvetico, Giatti ha esposto negli anni \u201880 a pi\u00f9 riprese in Svizzera, in particolare nel Cantone dei Grigioni; a quel periodo data anche la sua collaborazione con la prestigiosa rivista zurighese d\u2019arte e letteratura \u201cSpektrum\u201d. La mostra luganese costituisce dunque per l\u2019incisore un gradito ritorno alle radici del suo percorso.<\/p>\n
L\u2019opera di Giatti si connota per una profonda conoscenza tecnica \u2013 acquisita negli anni della formazione veneziana sotto la guida di Luca Crippa e Riccardo Licata e rinnovata anche attraverso contatti internazionali, che contempla l\u2019utilizzo sia dell\u2019incisione diretta e indiretta, sia dell\u2019impressione a secco e di procedimenti particolari quali il carborundum. La medesima pluralit\u00e0 si ritrova nelle differenti matrici usate dall\u2019artista: lastre in rame e zinco, ma anche tavole in legno, linoleum, plexiglas o materiali plastici. A questa padronanza tecnica si unisce una spiccata capacit\u00e0 di sperimentazione e di innovamento che, attraverso immagini, \u201cinvenzioni\u201d sempre nuove, d\u00e0 forma a una visione del mondo del tutto personale e al tempo stesso in continuo divenire.<\/p>\n
L\u2019artista compone in modo libero un universo in cui convivono elementi figurativi e astratti, spazi dinamici e luoghi poetici di particolare evocazione. Come ha sottolineato Rapha\u00ebl Monticelli, l\u2019opera di Giatti\u201c \u00e8 in perpetuo movimento e la lastra diventa il luogo delle sue peregrinazioni: spostamenti,
\nriflessioni, r\u00eaveries, viaggi, meditazioni\u201d.<\/p>\n
Risalta l\u2019uso del colore, dalla valenza talvolta autonoma rispetto alla trama e al disegno dell\u2019incisione, attraverso il quale l\u2019artista intende suscitare e risvegliare nell\u2019osservatore ricordi ed emozioni, in poche parole: lasciare una traccia.<\/p>\n
Tra le edizioni esposte, nate sovente dal pluriennale e fortunato sodalizio di Giatti con la casa editrice La Diane Fran\u00e7aise di Nizza, figurano quelle ispirate a grandi artisti quali El Greco (\u201cToutun ciel de Tol\u00e8de\u201d, 2015), Francisco Goya (\u201cNeuf pas sur le Monde\u201d, 2019; entrambe con testi di Jean-Louis Aug\u00e9 ) o Leonardo da Vinci (2019), nella quale Giatti si accosta all\u2019opera del maestro rinascimentale con un approccio inedito, ossia per il tramite di altri celebri artisti (Maurits Cornelis Escher, Medardo Rosso, Horst Janssen, Hermann Nitsch e Antoni T\u00e0pies).<\/p>\n
L’inaugurazione della mostra che proseguir\u00e0 sino al 18 marzo, \u00e8 fissata alle\u00a0 17.30. L’apertura al pubblico continuer\u00e0 poi nei seguenti orari: mercoled\u00ec, gioved\u00ec e venerd\u00ec: 14 \u2013 18; sabato: 9 \u2013 12.<\/p>\n
Nota biografica<\/strong> <\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Lugano – E’ la centesima mostra organizzata dall\u2019Associazione Amici dell\u2019Atelier Calcografico di Novazzano quella che si aprir\u00e0 il 4 febbraio al\u00a0 Porticato della Biblioteca Salita dei Frat. L’esposizione, di Remo Giatti (*1954), artista di origine valtellinese, milanese d\u2019adozione, litografo e xilografopresenta sia fogli liberi sia edizioni di particolare pregio: opere nate dal dialogo con […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":68914,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,41,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nNato nel 1954 a Grosio, in Valtellina, Remo Giatti ha studiato pittura, incisione, xilografia e litografia a Milano, Cagliari, Venezia e Salisburgo. Sin dai suoi esordi artistici, nel 1974, ha scelto di apprendere e approfondire le tecniche della stampa originale anche per essere stampatore in proprio e, tranne in qualche occasione, si \u00e8 sempre occupato personalmente della stampa delle sue opere.
\nNel 1983, dal capoluogo valtellinese si \u00e8 trasferito a Milano, dove vive e lavora, ma spesso \u00e8 attivo anche nel Sud della Francia (Regione PACA), dove collabora con vari editori.<\/p>\n