{"id":69054,"date":"2023-02-10T09:00:56","date_gmt":"2023-02-10T08:00:56","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=69054"},"modified":"2023-02-10T18:38:51","modified_gmt":"2023-02-10T17:38:51","slug":"istanti-di-storia-a-fotografia-si-fa-immagine-monumento","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/istanti-di-storia-a-fotografia-si-fa-immagine-monumento\/","title":{"rendered":"“Istanti di Storia”: la fotografia si fa immagine monumento"},"content":{"rendered":"
Lissone – Il MAC Museo d\u2019Arte Contemporanea per le sale espositive alla personale di Maurizio Galimberti dal titolo “Istanti di storia”. La mostra, a cura di Francesca Guerisoli e Denis Curti che si inaugurer\u00e0 domenica (12 febbraio) presenta il ciclo di opere che si ispira alla storia del Novecento e ai suoi protagonisti.
\nSessanta opere per lo pi\u00f9 di grande formato costituite da istantanee fotografiche, ripropongono alcune delle immagini pi\u00f9 \u201ciconiche\u201d degli ultimi decenni, attraverso le quali l\u2019artista rilegge la memoria collettiva.<\/p>\n
L’artista sceglie alcuni scatti, realizzati da altri autori, tra i pi\u00f9 rappresentativi degli accadimenti che hanno caratterizzato il nostro passato pi\u00f9 recente, le fotografa pi\u00f9 volte da prospettive differenti, le scompone e le ricompone \u201ca mosaico\u201d, reiterando cos\u00ec la loro valenza simbolica, come a voler sottolineare la forza di queste stesse immagini, il cui potere evocativo \u201cvale pi\u00f9 di mille parole\u201d.<\/p>\n
A tal proposito commenta Denis Curti: \u201cQuesti mosaici non \u201cspiegano\u201d i fatti, n\u00e9 intendono dare risposte precise sul corso della storia, bens\u00ec, se visti nella loro totalit\u00e0, appaiono come un campionario di eventi memorabili che attraverso l\u2019intervento artistico si svincolano dalla documentazione storicizzata per assumere le sembianze eteree di reliquie contemporanee”.<\/em> Il percorso espositivo traccia un itinerario presentando rielaborazioni di immagini simbolo tratte dall\u2019attualit\u00e0, dalla cinematografia e dello spettacolo (l\u2019immagine simbolo del film Easy Rider, Anna Magnani in Roma citt\u00e0 aperta, il pianto di Sofia Loren in La Ciociara, Jimi Hendrix con la sua chitarra, la tragedia del Grande Torino); si addentra nel buio della storia (la battaglia di Iwo Jima, la bomba atomica su Hiroshima, l\u2019ingresso dell\u2019Armata Rossa a Berlino nel 1945, l\u2019assassinio di John Fitzgerald Kennedy, la crisi del Medio Oriente e il terrorismo degli anni \u201870, Mani Pulite, l\u2019attentato alle Torri Gemelle); ripercorre i dolorosi traumi dell\u2019infanzia (il bambino del Ghetto di Varsavia, i bambini di Mengele, la celebre foto della bambina vietnamita bruciata dal Napalm); si sofferma davanti alle pi\u00f9 grandi personalit\u00e0 del Novecento (Che Guevara con il suo celebre sigaro, Martin Luther King, Papa Giovanni Paolo II, Aldo Moro, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Michail Gorbac\u030ce\u0308v e Boris Eltsin, Nelson Mandela) fino ad arrivare alla pandemia di Covid-19.<\/p>\n L\u2019itinerario espositivo si chiude con la toccante rilettura della tragedia di Marcinelle, quando nella calda giornata estiva dell\u20198 agosto 1956, poco fuori dalla citta\u0300 belga si consumo\u0300 uno degli incidenti minerari pi\u00f9 gravi della storia con 262 morti, tra i quali 136 immigrati italiani.<\/p>\n La mostra “Istanti di storia” proseguir\u00e0 sino al 30 aprile e sar\u00e0 visitabile nei seguenti giorni e orari: mercoled\u00ec e venerd\u00ec 10-13; gioved\u00ec 16-19;\u00a0 sabato e domenica 10-12; 15-19<\/p>\n Cenni Biografici<\/strong><\/p>\n Maurizio Galimberti<\/strong> nasce a Como nel 1956, vive e lavora a Monza. Si accosta al mondo della fotografia analogica con l\u2019utilizzo di una fotocamera ad obiettivo rotante Wideluxm per poi focalizzare il suo impegno, nel 1983, sulla Polaroid. Nel 1991 inizia la collaborazione con Polaroid Italia, della quale diventa testimonial ufficiale realizzando il volume Polaroid Pro Art (1995), divenuto oggetto di culto per gli appassionati di pellicola polaroid di tipo integrale. Viene nominato \u201cInstant Artist\u201d ed \u00e8 ideatore della \u201cPolaroid Collection Italiana\u201d. Nel 1992 ottiene il prestigioso \u201cGran Prix Kodak Pubblicit\u00e0 Italia\u201d. Nel 2000, per Kodak Italia, realizza una mostra itinerante della serie I Maestri. Continua la sua ricerca con Polaroid e reinventa la tecnica del \u201cMosaico fotografico\u201d, che inizialmente adatta ai ritratti. Il primo esperimento risale al 1989, quando ritrae suo figlio Giorgio. Seguiranno i ritratti di Michele Trussardi, Carla Fracci e Mimmo Rotella, dai quali \u00e8 evidente il richiamo al fotodinamismo dei Bragaglia e la ricerca del ritmo e del movimento. Il \u201cMosaico\u201d diviene ben presto la tecnica per ritrarre non solo volti, ma anche paesaggi, architetture e citt\u00e0. Tra il 1997 e il 1999 realizza due importanti lavori per le citt\u00e0 di Parigi e Lisbona, da cui comincia la riflessione sull\u2019importanza di saper raccontare la storia, la musica, il vissuto di un luogo attraverso le immagini. Nel 2003 realizza il volume Viaggio in Italia, a cura di Denis Curti, un racconto di alcuni luoghi del nostro paese attraverso le singole polaroid.<\/p>\n Nel 2006, durante il suo primo viaggio a New York, comincia la ricerca sulla luce, sull\u2019energia ispirata dalla citt\u00e0 che diviene la rappresentazione ideale del mondo contemporaneo. A New York dedicher\u00e0 un ulteriore lavoro del 2010, realizzando un corpus di Polaroid Singole e di Mosaici, alternando storie di particolari, immagini di intimit\u00e0 umane a scatti che si prestano allo studio, eseguito con rigore matematico, delle diverse armonie compositive. Seguiranno i lavori monografici su altre citt\u00e0 come Berlino, Venezia e Napoli. Nascono nuovi progetti artistici e creativi anche in collaborazione con grandi aziende italiane. Nel 2013 presenta a Venezia il progetto Paesaggio Italia \/ Italyscapes, a cura di Benedetta Donato, la prima mostra antologica dedicata alla ricerca dell\u2019autore sul paesaggio da cui \u00e8 stata tratta l\u2019omonima pubblicazione edita da Marsilio Editori.<\/p>\n In occasione di EXPO 2015, ha presentato la pubblicazione Milano by Maurizio Galimberti (MBP Gruppo Editoriale) e la mostra Metamorfosi. La citt\u00e0 che sale. Nel 2017 partecipa al Padiglione Venezia, a cura di Stefano Zecchi, alla 57\u00aa Biennale Arte di Venezia, mentre tra il 2019 e il 2020 le sue immagini sul Cenacolo di Leonardo Da Vinci sono state esposte alle Gallerie D\u2019Italia di Intesa San Paolo a Milano. Nel 2021 ha esposto il progetto Forest Frame al Muse \/ Palazzo delle Albere di Trento. Lissone – Il MAC Museo d\u2019Arte Contemporanea per le sale espositive alla personale di Maurizio Galimberti dal titolo “Istanti di storia”. La mostra, a cura di Francesca Guerisoli e Denis Curti che si inaugurer\u00e0 domenica (12 febbraio) presenta il ciclo di opere che si ispira alla storia del Novecento e ai suoi protagonisti. Sessanta opere […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":69059,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,45,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
\n“Ogni opera di Galimberti – <\/em>aggiunge Francesca Guerisoli – <\/em>si fa dispositivo di una duplice azione. Da un lato, per l’artista \u00e8 un meccanismo di rielaborazione, che nel reiterare il gesto di selezione, scomposizione, ingrandimento, riassemblaggio si confronta con i maggiori eventi storici e traumi collettivi. Dall’altro, nel ripresentare immagini-icone rinnovate dal suo gesto artistico, ribadisce la capacit\u00e0 di una fotografia di farsi immagine monumento”<\/em>.<\/p>\n
\nEsegue numerosi ritratti del mondo del cinema, dell\u2019arte e della cultura e la popolarit\u00e0 che acquistano lo portano a partecipare come ritrattista ufficiale al Festival del Cinema di Venezia.<\/p>\n
\nLe sue opere fanno parte di prestigiose collezioni di fotografia.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"