{"id":69372,"date":"2023-03-08T11:48:11","date_gmt":"2023-03-08T10:48:11","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=69372"},"modified":"2023-03-10T16:54:31","modified_gmt":"2023-03-10T15:54:31","slug":"marzo-ai-musei-civici-di-varese","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/marzo-ai-musei-civici-di-varese\/","title":{"rendered":"Marzo ai Musei Civici di Varese"},"content":{"rendered":"
Varese – Un mese ricco di appuntamenti quello di marzo nella citt\u00e0 Giardino. Al Castello di Masnago, dopo la conclusione della mostra “I tempi della pittura. Cronografia di alcune opere di Renato Guttuso dipinte a Velate: l’archivio di Nino Marcobi\u201d , continua \u201cTesori Nascosti opere d\u2019arte restituite alle comunit\u00e0 del Varesotto. La mostra raccoglie lavori provenienti dal territorio, restaurati grazie al contributo di Fondazione Comunitaria del Varesotto e proposte in sinergia con il Comune di Varese. Si tratta di oggetti che offrono l\u2019occasione di immergersi in un percorso fatto di tecniche e metriche eterogenee, ma soprattutto di devozione e tradizioni locali: dipinti, sculture, stendardi, reliquiari, crocifissi e persino alcuni reperti paleontologici rendono il percorso eterogeneo e ricco di suggestioni. Il cortile del Castello di Masnago<\/strong>, dal 21 al 26 marzo, sar\u00e0 inoltre sede di un’installazione \u201cGreen\u201d degli studenti del Liceo Artistico Frattini di Varese nell’ambito di “Varese Design Week” che vedr\u00e0 anche un incontro dal titolo dal titolo \u201cAlla ricerca dell’Eden perduto. Gli antichi e l’ambiente: testi, immagini e parole<\/em>\u201d, previsto per il 24 marzo alle 16.30 nella Sala Risorgimento di Villa Mirabello, con\u00a0 Mario Iodice, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Laveno Mombello e Anty Pansera, storica dell’arte italiana.<\/p>\n Infine, sempre nella cornice del Castello di Masnago,\u00a0 si svolger\u00e0, il 29 marzo dalle 9 alle 13, il seminario della Fondazione Sacra Famiglia \u201cDiventare genitori. Strumenti e servizi per genitori consapevoli\u201d,\u00a0 rivolto a operatori dei servizi sociali e della tutela dei minori.<\/p>\n Sala Veratti<\/strong> dal 12 al 18 marzo, ospiter\u00e0 la mostra \u201cIdea assurda per un filmaker. Gianfranco Brebbia e la cultura internazionale a Varese negli anni Sessanta-Settanta del Novecento\u201d. L’esposizione, organizzata nell’ambito di BET, progetto che comprende rassegne ed eventi organizzate in occasione del centenario della nascita\u00a0 dell’artista. Non a caso \u00e8 stata scelta come cornice all’evento Sala Veratti. Negli anni Sessanta infatti \u00e8 stata la sede di manifestazioni culturali alle quali lo stesso Brebbia ha partecipato.\u00a0 Il percorso fotografico proposto documenta la personalit\u00e0 artistica del filmaker, offrendo al visitatore lo spaccato di un\u2019epoca, che mette in luce uno straordinario momento di vivacit\u00e0 artistica e culturale nella citt\u00e0 di Varese. Sono esposti documenti, carteggi, manifesti e riviste appartenenti all\u2019Archivio Gianfranco Brebbia affiancati dalla proiezione di film del noto autore varesino. Un altro appuntamento da segnare in agenda \u00e8 con\u00a0 l’Associazione WG ART, che dal 31 marzo al 21 aprile presenter\u00e0 in Sala Veratti<\/strong> la mostra \u201cLeftovers. Ci\u00f2 che resta\u201d, rassegna che intende proporre una riflessione attorno al concetto di \u201cresto\u201d, \u201cavanzo\u201d, \u201cresiduo\u201d. I lavori, realizzati da cinque giovani artisti, non solo contemplano la parzialit\u00e0, ma fanno di quest\u2019ultima un valore fondante del prodotto artistico, associato al corpo – nelle opere di Cassina, De Giorgi e Ibba – o alla nozione di memoria – in quelle di Erba e Rallias – il frammento diviene l\u2019elemento chiave di una nuova consapevolezza. La mostra sar\u00e0 aperta, con orari da definirsi, il gioved\u00ec, venerd\u00ec, sabato e domenica. Ingresso gratuito.<\/p>\n Altra mostra in programma \u00e8 alla sala del Lucernario di Villa Mirabello,<\/strong> dal 18 al 29 marzo. \u201cIntensive Care Shots. Pandemia 2020-22 \u201d, questo il titolo, presenter\u00e0 35 fotografie degli anestesisti rianimatori Silvio Zerbi, Davide Maraggia ed Alessandro de Martino che hanno immortalato quanto vissuto nelle terapie intensive dell’Ospedale di Circolo di Varese, catturando momenti di ordinaria straordinariet\u00e0: attimi di lotta, di difficolt\u00e0 e di sconforto alternati a resilienza, lavoro di squadra e generosit\u00e0 che hanno permesso di curare oltre 500 pazienti critici Covid+. Ingresso gratuito.<\/p>\n Sempre a Villa Mirabello ma questa volta nella sala del Risorgimento,\u00a0 il 10 marzo alle 18 la conservatrice archeologa dei Musei Civici di Varese, Barbara Cermesoni, terr\u00e0 una conferenza su Innocenzo Regazzoni e i primi scavi all’Isolino Virginia<\/strong> (1878-1885). Un importante contributo alla nascita della Paletnologia italiana. Nel 1878, grazie al mecenatismo della famiglia Ponti, Regazzoni cominci\u00f2 una serie di scavi all’Isolino con una schiera di studiosi applicando il metodo scientifico alla ricerca archeologica preistorica, con una nuova visione interdisciplinare che rimanda alle scienze della terra, alla stratigrafia, alla paleobotanica, alla zoologia necessaria per la comprensione della vita delle comunit\u00e0 preistoriche che cominciavano ad essere indagate.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Varese – Un mese ricco di appuntamenti quello di marzo nella citt\u00e0 Giardino. Al Castello di Masnago, dopo la conclusione della mostra “I tempi della pittura. Cronografia di alcune opere di Renato Guttuso dipinte a Velate: l’archivio di Nino Marcobi\u201d , continua \u201cTesori Nascosti opere d\u2019arte restituite alle comunit\u00e0 del Varesotto. 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\nNell\u2019allestimento \u00e8 proposto un viaggio attraverso il territorio del Varesotto: da Besano a Saronno, passando da Varese, Golasecca, Gallarate, Azzate, Arsago Seprio, Porto Valtravaglia, Castello Cabiaglio, Cassano Magnago, Venegono Inferiore e Gorla Minore. Il percorso \u00e8 arricchito da dipinti pi\u00f9 conosciuti, come il Gaudenzio Ferrari custodito a Saronno e due dipinti a olio su tavola attribuiti al pittore Callisto Piazza conservati ad Azzate, ma anche da opere meno note, capaci di suscitare interesse e svelare la maestria dell\u2019esecuzione, come nel caso dello stendardo della basilica di Gallarate , un vero e proprio capolavoro del ricamo secentesco lombardo.
\nGrazie a restauri e di studi approfonditi condotti con la supervisione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza Brianza, Pavia, Sondrio, Varese, sono stati svelati il valore artistico-storico consentendo anche di documentare una compenetrazione del patrimonio culturale nel tessuto territoriale.
\nAlle quattordici opere esposte se ne aggiungono due provenienti dalla collezione di Fondazione Cariplo, anch\u2019esse oggetto di restauro e di restituzione alla comunit\u00e0: si tratta un quadro (Vincenzo Mal\u00f2, Riposo durante la Fuga in Egitto<\/em>, (1640-1650<\/strong>) e di un Busto maschile incoronato<\/strong><\/em> (Scultore federiciano 1225 \u2013 1250).<\/p>\n
\nL’inaugurazione, \u00e8 in programma domenica (12 marzo) alle 16 . Interverranno Fabio Minazzi, Luca Giovanni Dilda e per l’occasione verranno proiettati film sperimentali dell’artista. La mostra sar\u00e0 visitabile tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19, con ingresso gratuito.<\/p>\n