{"id":69558,"date":"2023-03-23T11:00:02","date_gmt":"2023-03-23T10:00:02","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=69558"},"modified":"2023-03-23T17:45:46","modified_gmt":"2023-03-23T16:45:46","slug":"le-fluo-geometrie-di-dario-zaffaroni-a-milano","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/le-fluo-geometrie-di-dario-zaffaroni-a-milano\/","title":{"rendered":"Le \u201cFluo-Geometrie\u201d di Dario Zaffaroni a Milano"},"content":{"rendered":"
Con queste parole, l’artista legnanese Dario Zaffaroni, racconta la propria ricerca, visibile attraverso una selezione di opere\u00a0 esposte, sino al 1\u00b0 aprile alla Fondazione Luciana Matalon.\u00a0<\/strong> La mostra, dal titolo \u201cFluo-Geometrie\u201d<\/strong> comprende oltre trenta opere degli anni Duemila, in un percorso che indica\u00a0 come Zaffaroni sia un artista estremamente eclettico e raffinato, sempre attento all\u2019evoluzione dell\u2019arte contemporanea che lo ha spinto verso metodologie e tecniche esecutive sempre pi\u00f9 innovative.<\/p>\n Artista di spicco del panorama italiano contemporaneo che vive e lavora a Legnano, classe 1943,\u00a0 Zaffaroni ha sempre caratterizzato il suo percorso di ricerca all\u2019insegna della s<\/strong>perimentazione di nuovi linguaggi e mezzi di comunicazione creativa, focalizzandosi pi\u00f9 sull\u2019interazione cromatica del fluorescente tra razionalit\u00e0 e sensibilit\u00e0 attraverso l\u2019accostamento e l\u2019intersecazione di nastri cromatici a gradiente fluorescente che danno fenomeni percettivi e cinetici sempre differenti.<\/p>\n Questi suoi interessi sempre pi\u00f9 marcati sulla percezione cromatica e cinetica, ove la geometria delle linee e la variazione della superficie crea suggestioni ricettive-ondulatorie negli occhi di chi osserva, nascono negli anni Sessanta dal profondo sodalizio spirituale e artistico con Dadamaino, con la quale firma installazioni artistiche come il progetto Environnement lumino-cin\u00e9tique sur la place du Chatelet<\/em> a Parigi su invito del Centre National d’Art Contemporain, e dalla frequentazione di importanti artisti dell\u2019avanguardia milanese quali Colombo, Calderara, Minoli, Scaccabarozzi, Tornquist e Varisco.<\/p>\n Che si tratti delle prime opere, definite \u201cCromodinamiche fluorescenti\u201d<\/strong> o \u201cModularit\u00e0 fluorescenti\u201d, realizzate esclusivamente con carte fluorescenti limitatamente precolorate in 9 tonalit\u00e0, ritagliate e composte con rigore matematico in forme geometriche, anche tridimensionali, di \u201cPolicromie olografiche\u201d, \u201cPolimodularit\u00e0 fluorescenti\u201d o \u201c<\/strong>Geometrie polidinamiche\u201d, dove si ha l\u2019interazione delle carte fluorescenti con altre diversificate, tutte queste opere nascono dal connubio tra sensibilit\u00e0 cromatica, intuito e razionalit\u00e0<\/strong>, che permettono all\u2019artista di arrivare a combinazioni e accostamenti di colore audaci, artisticamente evoluti e impattanti, orientando la percezione visiva di chi osserva.<\/p>\n L\u2019astrattismo geometrico di Dario Zaffaroni in forme ricercate \u00e8 leitmotiv della propria interpretazione estetica, una forma d\u2019arte in costante evoluzione che rende riconoscibilissime e inequivocabili le sue opere, contraddistinte da uno stile assolutamente unico, dove la cura rigorosa dei dettagli non \u00e8 assolutamente casuale e amplifica la forza che le irradiazioni luminose hanno sulla psiche e le emozioni delle persone.<\/p>\n Accompagna la mostra un catalogo edito da Colonna Arte Contemporanea contenente i testi critici di Dadamaino, Tommaso Trini e Alessandro Paolo Mantovani. Orari al pubblico: Da marted\u00ec a sabato: 10-13; 14-19. Ingresso libero.<\/strong><\/p>\n \u00a0<\/strong><\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Milano – \u201cLa peculiarit\u00e0 dei miei lavori, dettati dal bagliore dei fluorescenti\u201d consiste anche nel voler attrarre lo sguardo dell\u2019osservatore e renderlo partecipe, attraverso il suo movimento, alla ricerca della mutevole cromo-geometria composta\u201d. Con queste parole, l’artista legnanese Dario Zaffaroni, racconta la propria ricerca, visibile attraverso una selezione di opere\u00a0 esposte, sino al 1\u00b0 aprile […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":69561,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,45,64],"tags":[],"yoast_head":"\nMilano – \u201cLa peculiarit\u00e0 dei miei lavori, dettati dal bagliore dei fluorescenti\u201d consiste anche nel voler attrarre lo sguardo dell\u2019osservatore e renderlo partecipe, attraverso il suo movimento, alla ricerca della mutevole cromo-geometria composta\u201d.<\/em><\/p>\n
In mostra alla Fondazione Luciana Matalon anche alcune opere dei primi cicli \u201clumino-cinetico\u201d che Zaffaroni mise a punto nel 1969 insieme con Dadamaino, ossia i \u201cRulli\u201d<\/strong>: giochi visivi in movimento tra colore e forma che li rendono tra i lavori ancora oggi pi\u00f9 interessanti, dalle dinamiche percettive particolarmente suggestive.<\/p>\n