{"id":69836,"date":"2023-04-13T12:25:10","date_gmt":"2023-04-13T10:25:10","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=69836"},"modified":"2023-04-14T17:58:59","modified_gmt":"2023-04-14T15:58:59","slug":"i-volti-di-donna-di-attasit-pokpong","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/i-volti-di-donna-di-attasit-pokpong\/","title":{"rendered":"I volti di donna di Attasit Pokpong"},"content":{"rendered":"

\"\"Lugano – <\/strong>L’opera di uno dei maggiori esponenti dell\u2019arte contemporanea thailandese in mostra al Museo delle Culture. Si tratta della personale di Attasit Pokpong (Bangkok, 1977), dal titolo The Presence<\/em><\/strong>, curata da Giancarlo Ermotti, Paolo Maiullari e Nora Segreto, che raccoglie 29 dipinti a olio di grandi dimensioni e 22 acquerelli raffiguranti volti di donna. \u00c8 questo il soggetto che, dopo la ricognizione sui paesaggi naturali della Thailandia e su quelli urbani di Bangkok, \u00e8 diventato l\u2019elemento pi\u00f9 caratteristico della produzione di Pokpong tra il 2008 e il 2023, nella quale l\u2019artista elabora uno stile tutto personale, diventando anche il precursore di un nuovo modo di proporre il ritratto femminile.<\/p>\n

\"\"La donna <\/strong>di Attasit Pokpong, i cui lineamenti sono ispirati a quelli della moglie \u00e8 quasi sempre impassibile, ritratta in primo piano e frontalmente. Il taglio netto dei capelli incornicia il viso, dove si distinguono le labbra dai toni accesi che sottolineano il suo fascino e i tratti orientali dell\u2019ovale rendono il suo sguardo penetrante, capace di comunicare con lo spettatore.<\/p>\n

L\u2019artista thailandese definisce il suo lavoro \u201cun\u2019arte della presenza\u201d, dove la mediazione della figura femminile testimonia l\u2019incontro tra le molteplici specificit\u00e0 del mondo.<\/p>\n

Il volto femminile \u00e8 il simbolo assoluto dell\u2019emozione e la forma comunicativa per antonomasia, nonch\u00e9 il veicolo espressivo ideale della sua arte, in quanto capace di affascinare e inquietare il suo mondo interiore, accrescendone le potenzialit\u00e0 creative.<\/p>\n

\"\"Una delle cifre pi\u00f9 riconoscibili del lavoro di Pokpong \u00e8 anche il colore. Dopo un primo periodo in cui l\u2019impatto dei ritratti di donna era centrato sulle labbra, la vividezza cromatica si \u00e8 estesa a tutto il volto, fino a impossessarsi della superficie intera della tela nelle opere pi\u00f9 recenti. Un tale cambiamento corrisponde a un\u2019espansione dell\u2019indagine dell\u2019artista che, attraverso l\u2019estetica femminile, indaga anche la societ\u00e0 contemporanea. Le cromie dei suoi dipinti attingono i significati dai colori della storia, della societ\u00e0, della politica e della cultura sia thailandesi sia del mondo globalizzato, assumendo la funzione di un codice che celebra la diversit\u00e0 e auspica un presente di convivenza rispettosa.<\/p>\n

L’artista ha recentemente sperimentato un nuovo registro comunicativo costituito dal riflesso<\/em> di persone e cose sulle lenti degli occhiali da sole delle sue protagoniste. I soggetti non mostrano solamente la realt\u00e0 sensibile, ma anche quella interiore, fatta di passato e presente, radici e nuove identit\u00e0. Attraverso lo specchio Pokpong evoca la societ\u00e0 contemporanea, il passato, l\u2019altro, il futuro, il cambiamento e invita lo spettatore a posizionarsi fisicamente dinanzi all\u2019opera e calarsi direttamente nei temi proposti.<\/p>\n

\"\"La mostra, in calendario sino all’11 giugno \u00e8 accompagnata da un catalogo in lingua inglese pubblicato dalla Fondazione culture e musei. Orari: luned\u00ec-venerd\u00ec, 11-18; sabato e domenica, 10-18. Marted\u00ec chiuso<\/p>\n

Attasit Pokpong. Note biografiche
\n<\/strong>Attasit Pokpong \u00e8 nato a Bangkok nel 1977. Sin da giovane \u00e8 attirato verso il disegno, che approfondisce frequentando la Rajamangala University of Technology di Bangkok, dove si diploma in Belle arti nel 1998. La sua carriera inizia subito dopo gli studi. Dal 1999 prende parte a numerose mostre collettive e nel 2009, nella capitale thailandese, apre la Magic Gallery al fine di disporre di uno spazio permanente dove presentare i suoi lavori. Dal 2009 in poi espone in numerose mostre personali che lo portano oltre i confini della Thailandia e dell\u2019Asia, in Paesi quali Cambogia, Cina, Corea, Taiwan, Belgio, Francia, Italia e gli Stati Uniti. L\u2019esposizione del MUSEC \u00e8 la sua prima personale in Svizzera.
\nSensibile al riconoscimento di una nuova realt\u00e0 multiculturale e conscio dell\u2019apporto costruttivo che l\u2019artista pu\u00f2 dare all\u2019attuale contesto segnato da molte fragilit\u00e0, nel 2012 Pokpong ha inaugurato il progetto V64 Art Studio, un punto d\u2019incontro a disposizione della comunit\u00e0 artistica thailandese, un \u201cluogo della creativit\u00e0\u201d ben visibile e aperto al mondo.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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