{"id":69916,"date":"2023-04-18T18:00:33","date_gmt":"2023-04-18T16:00:33","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=69916"},"modified":"2023-04-21T17:11:30","modified_gmt":"2023-04-21T15:11:30","slug":"al-museo-vela-cultura-in-movimento","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/al-museo-vela-cultura-in-movimento\/","title":{"rendered":"Al Museo Vela “cultura in movimento”"},"content":{"rendered":"
Ligornetto (CH) – Al Museo Vincenzo Vela domenica 23 aprile alle 16 torna il cinema delle origini con la presentazione di One Week<\/strong> e Neighbors,<\/strong> due cortometraggi degli esordi del genio comico Buster Keaton con accompagnamento musicale dal vivo di Daniele Furlati al pianoforte. A seguire, verr\u00e0 presentato il flip book \u201cIl Cineografo del Vela\u201d del fotografo Matteo Fieni.<\/p>\n \u201cS-velati e ritrovati\u201d, l\u2019appuntamento cinematografico del Museo Vincenzo Vela, omaggia questa volta Buster Keaton, grazie alla consolidata collaborazione con la Cineteca di Bologna, impegnata da alcuni anni nel \u201cProgetto Keaton\u201d. Quest\u2019ultimo ha l\u2019obiettivo di restaurare l\u2019intera opera cinematografica di questo maestro assoluto dell\u2019epoca d\u2019oro del cinema muto che, come scrisse James Agee sulla rivista \u201cLife\u201d nel 1949, \u201cper stile e natura era il pi\u00f9 profondamente ‘muto’ dei comici muti, tanto che anche un sorriso era in lui assordante e stonato quanto un grido\u201d<\/em>. Nel corso dell’appuntamento al Museo verranno proiettati\u00a0 due cortometraggi realizzati nel 1920, agli esordi della sua carriera cinematografica.<\/p>\n One Week<\/strong>, considerato uno dei suoi primi capolavori, capace di sintetizzare e sublimare l’immaginario americano della casa \u201cfai da te\u201d, costruito attorno ad un vorticoso carosello di trovate catastrofiche. La vicenda segue una coppia di sposi novelli nei disastrosi tentativi di costruire una casa prefabbricata, loro futuro nido d\u2019amore.<\/p>\n Neighbors<\/strong> racconta le peripezie di due giovani innamorati, vicini di casa, osteggiati dai genitori che si destano, separati da una staccionata che, con una corda da bucato, basta a Keaton per creare un intero balletto comico.<\/p>\n Ad accompagnare la proiezione, compositore e pianista Daniele Furlati<\/strong>, da anni collaboratore della Cineteca di Bologna nonch\u00e9 autore di colonne sonore di importanti film italiani, gi\u00e0 ospite della rassegna \u201c(S)velati e ritrovati\u201d. Seguir\u00e0, alla presenza dell\u2019autore, Matteo Fieni<\/strong>, la presentazione del \u201cflip book\u201d Il Cineografo del Vela, pubblicato dal Museo con il sostegno del progetto Cultura in movimento promosso dal DECS.<\/p>\n La concomitanza con il cinema delle origini non \u00e8 affatto casuale. I \u201cflip book\u201d possono essere considerati i precursori del cinema: questi piccoli libri presentano una successione di immagini che cambiano gradualmente, in modo che quando le pagine vengono fatte scorrere in rapida successione, usando ad esempio il pollice, le immagini sembrano prendere vita, animandosi. La parola tedesca per indicare i \u201cflip book\u201d \u00e8 infatti \u201cDaumenkino\u201d, letteralmente “cinema pollice”. Il cineografo del Vela, realizzato dal fotografo Matteo Fieni, \u00e8 costituito da tre \u201cflip book\u201d dedicati ad altrettanti capolavori di Vela: la Desolazione, Guglielmo Tell e Spartaco<\/em>. Facendo scorrere le pagine, le immagini prendono vita, seguendo il viaggio fantastico di queste opere dal Museo (dove sono conservati i modelli in gesso) ai luoghi che ospitano le loro realizzazioni in marmo: il Parco Ciani, il lungolago e il Municipio di Lugano,<\/p>\n Note biografiche Daniele Furlati<\/strong> \u00e8 compositore e pianista, diplomato in Composizione, in pianoforte e Strumentazione per banda. Nel corso della sua formazione ha ottenuto due diplomi di merito ai corsi di perfezionamento in musica per film tenuti da Ennio Morricone e Sergio Miceli all\u2019Accademia Musicale Chigiana di Siena. Furlati \u00e8 stato anche pi\u00f9 volte premiato con importanti riconoscimenti, tra questi segnaliamo le musiche, composte con Marco Biscarini, per i lungometraggi di Giorgio Diritti Il vento fa il suo giro (2005), L\u2019uomo che verr\u00e0 (2009, nomination ai David di Donatello nella categoria Migliore Musicista) e Un giorno devi andare (2013, nomination Ciak d\u2019oro Migliore Colonna Sonora). Al Museo Vincenzo Vela ha gi\u00e0 musicato dal vivo<\/p>\n Matteo Fieni<\/strong> lavora nel campo della fotografia, dell’installazione e dell’arte relazionale. Le sue opere esplorano le relazioni concettuali tra l’individuo e l’ambiente fisico circostante. Concentrandosi sull’inconscio ottico\/tecnologico e sulla navigazione mentale spaziale, indaga i limiti della percezione umana sul nostro immaginario collettivo. Si \u00e8 laureato in fotografia allo IED (Istituto Europeo di Design) di Milano e ha studiato Scienze della comunicazione e giornalismo all’USI (Universit\u00e0 Svizzera Italiana). \u00c8 membro attivo dell’associazione professionale degli artisti visivi svizzeri “Visarte” (di cui \u00e8 stato anche co-presidente dal 2020 al 2022 della sezione Ticino). Numerose esposizioni personali e collettive in Svizzera, Francia e Italia. Collabora con il Museo Vincenzo Vela, per il quale ha concepito e realizzato atelier per il giovane pubblico alcuni film muti della rassegna \u201c(S)velati e ritrovati\u201d, dedicata al cinema delle origini.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Ligornetto (CH) – Al Museo Vincenzo Vela domenica 23 aprile alle 16 torna il cinema delle origini con la presentazione di One Week e Neighbors, due cortometraggi degli esordi del genio comico Buster Keaton con accompagnamento musicale dal vivo di Daniele Furlati al pianoforte. 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\nCome inizi\u00f2 Buster Keaton<\/strong>
\nJoseph Francis Keaton (1895-1966) \u00e8 stato ribattezzato \u201cBuster\u201d (rompicollo) per le sue abilit\u00e0 acrobatiche, sin da bambino, figlio di due artisti di variet\u00e0 girovaghi. A poco pi\u00f9 vent\u2019anni, esordisce nel cinema facendo coppia col comico Roscoe \u201cFatty\u201d Arbuckle: lui, allampanato e serioso, l\u2019altro grasso ed eccessivo. Da solo, tra il 1920 e il 1929, gira i suoi capolavori: The General (Come vinsi la guerra), Steamboat Billy Jr. (Io e il ciclone), The Cameraman (Il cameraman) e Spite Marriage (Io… e l\u2019amore), nel quale le innumerevoli gag visive contrastano con un\u2019espressione triste e impassibile, quella \u201cfaccia di pietra\u201d che lo caratterizzer\u00e0 per sempre. Con l\u2019arrivo del sonoro comincia il declino, accompagnato da problemi nella vita privata e dall\u2019alcolismo. Negli Anni \u201950 compare nei panni di s\u00e9 stesso in Viale del tramonto e Luci della ribalta, fino a quando la sua opera viene riabilitata dalla critica, tanto che gli viene assegnato un Oscar alla carriera nel 1960.<\/p>\n