![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1Fuocherello-generico-300x200.jpg\")
Volvera (TO) – Gli artisti Bekhbaatar Enkhtur, Giulia Poppi e Lorenzo Lunghi sono i protagonisti della collettiva dal titolo “Fiammiferai” allestita alla galleria Fuocherello in apertura da venerd\u00ec 5 maggio (con inaugurazione alle 18).<\/p>\nVolvera (TO) – Gli artisti Bekhbaatar Enkhtur, Giulia Poppi e Lorenzo Lunghi sono i protagonisti della collettiva dal titolo “Fiammiferai” allestita alla galleria Fuocherello in apertura da venerd\u00ec 5 maggio (con inaugurazione alle 18).<\/p>\n
La mostra, con testo critico di presentazione a cura di Gabriele Tosi, si concentra sull’interazione tra forze opposte e divergenze estetiche, alla ricerca di uno squilibrio capace di suscitare sentimenti contrastanti. Nonostante questo, esiste un terreno comune tra i tre artisti. Grazie alla natura della loro pratica artistica, i loro lavori appaiono come veri e propri esperimenti di (concreta) materia, pareti, grafite, resina, circuiti elettrici, alluminio, e raggiungono un felice equilibrio fatto di complementarit\u00e0 e discordanza. Le opere degli artisti dialogano non per similitudini ma coabitano grazie alla giustapposizione di contrasti sorprendenti.<\/p>\n
La mostra, allestita nella sede di via 25 Aprile, proseguir\u00e0 fino al 1\u00b0 agosto e sar\u00e0 visitabile tutti i giorni solo su appuntamento: Tel. +39 366 3969562 | contact@fuocherello.com<\/p>\n Cenni biografici<\/strong><\/p>\n Bekhbaatar Enkhtur,<\/strong> nato a Ulaanbaatar, Mongolia, vive e lavora a Torino. Nel 2018 espone nella collettiva \u201cTragitti di vaganti, distrazioni da una meta\u201d, a cura di Davide Ferri, presso P420, Bologna, in cui presenta sculture in argilla. In seguito, hanno preso forma le nove installazioni Cervi. Nello stesso anno partecipa alla residenza \u201cMaking of an Artist\u201d presso la Fondazione Lanfranco Baldi di Pelago, durante la quale realizza un’installazione come parte di un duo artistico chiamato “Nomadiuk” ed esplora lo spazio attraverso il suono. Nel 2023 espone presso Mat\u00e8ria, Roma, nella mostra \u201cImagining for Real\u201d, a cura di Enrico Camprini; alla Fondazione Elpis, nella mostra \u201cCh\u00ec ghe p\u00f9 Nissun!\u201d e presso Biscotto, nella mostra \u201cBrace Brace\u201d a cura di Thomas Ba con la collaborazione di Frantoio Sociale. In un\u2019opera realizzata durante la mostra \u201cLa pratica quotidiana\u201d all\u2019Oratorio di San Sebastiano a Forl\u00ec ha inserito nelle sue opere in argilla anche elementi naturali come foglie. Questi due elementi (argilla e foglie) costituivano i Sette Cervi. Bekhbaatar conduce la sua ricerca artistica attorno all’idea di cambiamento, come dato intrinseco di tutte le cose. Con il tempo ogni oggetto ed essere perde il suo \u201csignificato\u201d originario per assumere un nuovo senso, una nuova funzione. L\u2019energia non pu\u00f2 semplicemente dissiparsi, ma cambia forma nel tempo. E anche se il significato dell\u2019essere pu\u00f2 cambiare, la sua essenza rimane.<\/p>\n Lorenzo Lunghi<\/strong> vive e lavora tra Crema e Milano. Dopo la laurea in Pittura e Arti Visive presso l\u2019Accademia di Belle Arti Carrara di Bergamo (2018), consegue nel 2021 il Master in Arti Visive presso HEAD, Ginevra. La sua ricerca \u00e8 incentrata sull\u2019idea di una produzione alternativa tra narrazione e hackeraggio di oggetti standardizzati. Suoi lavori sono stati esposti presso: \u201cSuperblast II, NAM – Not A Museum\u201d, Manifattura Tabacchi, Firenze, 2022; \u201cPLATTFORM22\u201d, Kulturhaus Palazzo, Liestal (Svizzera), 2022; \u201cAdesso no\u201d, a cura di Bruno Barsanti e Gabriele Tosi, Manifattura Tabacchi, Firenze, 2022; \u201cMal di pancia\u201d (mostra personale) AN\/CONTEMPORANEA, Ancona, 2021; \u201cWarum ist das Sch\u00f6ne so schwach\u201d, Giulietta, Z\u00fcrcherstrasse 144, Basilea, 2021; \u201cBiennale di Monza\u201d, a cura di Daniele Astrologo Abadal, Reggia di Monza, 2021; \u201cDomani Qui Oggi\u201d, a cura di Ilaria Gianni, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2020; \u201cException of (not) being\u201d, a cura di Essenza Club e Rhizome Parking Garage, mostra online, 2020; \u201cDEDICHE\u201d, a cura di Sonnenstube e Lumpen Station, Sonnenstube, Lugano, 2020; \u201cWeaving Home\u201d, Limbo off-space, Ginevra, 2020; BAITBALL (01) \u201cI\u2019ll slip an extra shrimp on the barbie for you\u201d, a cura di Like A Little Disaster and Harlesden High Street, Palazzo San Giuseppe, Polignano a Mare, 2020; \u201cINSONNE\u201d, Sonnenstube, Lugano, 2019; \u201cAvviso di garanzia\u201d, a cura di Giacinto di Pietrantonio e Simone Ciglia, Fuoriuso, Pescara, 2016. Dal 2016 al 2019 ha fatto parte del collettivo DITTO e dal 2019 cura una serie di mostre itineranti tra contesti naturali ed extra urbani.<\/p>\n Giulia Poppi,<\/strong> nata a Modena vive e lavora tra Francoforte sul Meno e Bologna. Ha esposto in spazi d’arte indipendenti, gallerie e istituzioni, tra cui: Spazio Volta (Bergamo, 2021); Straperetana (Pereto, 2021); Quadriennale (Roma, 2020); P420 (Bologna, 2016, 2018); CAR Drde (Bologna, 2019); Gelateria Sogni di Ghiaccio (Bologna, 2019); MAMbo \u2013 Museo d\u2019Arte Moderna di Bologna (2017), Localedue (Bologna\/Torino, 2017), Campo Base (Torino, 2019), Biennale Giovani (Monza, 2017). Inoltre, ha prodotto opere in collaborazione con marchi industriali come Illy e Plastopiave. Tra il 2016 e il 2018, insieme ad altri due artisti, ha fondato e curato l\u2019artist-run space Malgrado garagino.<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Volvera (TO) – Gli artisti Bekhbaatar Enkhtur, Giulia Poppi e Lorenzo Lunghi sono i protagonisti della collettiva dal titolo “Fiammiferai” allestita alla galleria Fuocherello in apertura da venerd\u00ec 5 maggio (con inaugurazione alle 18). La mostra, con testo critico di presentazione a cura di Gabriele Tosi, si concentra sull’interazione tra forze opposte e divergenze estetiche, […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":70021,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,64],"tags":[],"yoast_head":"\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1Fuocherello-Lunghi-300x200.jpg\")
Lorenzo Lunghi<\/strong> presenta quattro opere: Microflame, (SKY, Power, Trust) allestite in inconsuete collocazioni. Le sue sculture\u00a0 hanno la pretesa di essere dispositivi domestici, fuoriescono dagli anfratti della stanza come artigli dell\u2019architettura e dalle prese elettriche. Queste estensioni dell\u2019impianto di casa custodiscono una piccolissima fiamma blu. Un \u201cfuocherello\u201d, che intimidisce e meraviglia con il suo odore di metallo bruciato e suono elettrico.<\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1Fuocherello-Poppi-300x300.webp\")
Giulia Poppi<\/strong> occupa lo spazio espositivo con le sue Caravelle, opere in resina colorata semi-trasparente che realizza modellando, plasmando e piegando la materia grazie a sostanze chimiche da lei composte mediante tentativi ed errori. Le sculture, lucide e colorate, incredibilmente simili a giganti vetri di zucchero o gomme gi\u00e0 masticate, seducono il visitatore e creano incertezza sulla loro natura. Appaiono organiche ma allo stesso tempo chiaramente inorganiche, generando curiosit\u00e0 sul materiale, e invitando al tocco.<\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1Fuocherello-Bekhbaatar-300x200.jpg\")
Di Bekhbaatar Enkhtur<\/strong> un intervento site-specific che si espande sulla parete principale dello spazio, utilizzando uno dei medium che pi\u00f9 rispecchia la sua pratica d\u2019artista: il disegno. Forme sinuose e tratti leggeri, appartenenti a una cultura visiva non occidentale e con rimandi alle civilt\u00e0 nomadi (Enkhtur \u00e8 nato e cresciuto in Mongolia) sono incisi sulla parete. Con convinzione e delicatezza, l’artista si appropria della parete centrale dello spazio, sottolineando il contrasto tra disegno e muro bianco.<\/p>\n