Dominique Lauge- Vaud, Svizzera, 2017<\/figcaption><\/figure>\nLa classe di Laug\u00e9 nel ritrarre la natura e il vivido interesse della Garrone per l\u2019umanit\u00e0 che la circonda declinano, con diverso linguaggio, la medesima qualit\u00e0 di sentimento, che ha in s\u00e9 qualcosa di nobile e antico; un\u2019affinit\u00e0 riscontrabile nell’allestimento stesso delle opere in mostra che mette in relazione i lavori di due artisti diversi per et\u00e0, esperienza, stile e scelta dei soggetti, ma che si rivelano tuttavia molto vicini nella sensibilit\u00e0 e nella temperie emotiva conferita alle rispettive immagini.<\/p>\n
Dominique Laug\u00e9 presenta, con l\u2019ordine compositivo dal ritmo posato e solenne che contraddistingue la sua arte e la<\/p>\nDominique Lauge, Vaud Svizzera 2021<\/figcaption><\/figure>\nsua anima, i paesaggi del Canton Vaud in Svizzera e della Provenza in Francia: paesaggi senza mai figure umane, sospesi, introversi, quasi fosse questo l\u2019unico modo per avvicinarsi all\u2019interiorit\u00e0 della vita, dove la luce, morbida e soffusa, gioca un ruolo determinante e viene trattata dall\u2019autore in maniera magica, quasi pittorica.<\/p>\nAgnese- Garrone, Pere Lachaise Parigi, 2020<\/figcaption><\/figure>\nCon differente ispirazione, Agnese Garrone si mostra animata da un vivo senso di partecipazione e affetto per i propri simili. Le immagini che crea paiono sempre rivolte verso l\u2019esterno, persino quando sono autoritratti e con uno strano afflato lirico, che rimanendo sotterraneo e implicito, percorre tuttavia l\u2019intera scena, dando l\u2019impressione di accarezzare la realt\u00e0. Le sue figure, le\u00a0 situazioni, appartengono certo all\u2019esistenza quotidiana e formalmente non recano in realt\u00e0 alcunch\u00e9 di speciale se non per la circostanza, determinante, di albergare entro s\u00e9 una pregnanza del tutto singolare e di ammantarsi di un\u2019aura romanzesca che le rende autentiche quanto la vita.<\/p>\n
\u201cStand E 015\u201d, allestita nella sede della galleria 70 di via Pietro Calvi a Milano rimarr\u00e0 aperta al pubblico fino al 30 settembre (Chiuso dal 27 luglio al 4 settembre). Orari: da marted\u00ec a sabato 10-13.30 \/ 16-19. Ingresso libero.<\/p>\n
Note biografiche<\/strong><\/p>\nAgnese Garrone, Parigi Jardins des Tuileries, 2021<\/figcaption><\/figure>\nAgnese Garrone .Nata a Genova nel 1997, ha frequentato un corso di Direzione della fotografia all\u2019Accademia Mediterranea del Cinema di Bari e lavorato in Francia in diversi set cinematografici e documentaristici. All\u2019\u00c9cole Internationale de Cr\u00e9ation Audiovisuelle et de R\u00e9alisation <\/em>di Parigi, dove si \u00e8 da poco specializzata in regia, ha svolto collaborazioni di production design. Dopo la prima personale a carattere di reportage Being Burma – La Birmania prima del golpe<\/em>, alla Galleria 70 di Milano, si \u00e8 presentata al MIA 2023 con una serie di scatti a tema libero, che evidenziano la sua originalit\u00e0 e lo spiccato carattere.<\/p>\nDominique Laug\u00e9. <\/strong>Nato a La Rochelle nel 1958, dopo essersi laureato in lettere all\u2019Universit\u00e0 di Bordeaux ha frequentato dal 1982 al 1984 il Brooks Institute of Photography<\/em> di Santa Barbara, approfondendo lo studio del sistema zonale con Bob Werling e Ansel Adams. Ritornato in Europa si \u00e8 stabilito a Milano, dove \u00e8 rimasto fino al 2005 ottenendo negli anni numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Epica International per la Pubblicit\u00e0<\/em> (1990), il Kodak European Gold Award for Portrait<\/em> (1995, 1996) e il Prix Mediastar<\/em> (2005). A Milano ha esposto alla galleria Il Diaframma (1986), al Centre Culturel Fran\u00e7ais (1997, 2001) e, in diverse occasioni, alla Galleria 70. Da ricordare le partecipazioni alle rassegne Art Paris<\/em> (2004, 2005) e alle mostre Dopo la Sicilia <\/em>e Ultime Ultime Cene <\/em>al Palazzo delle Stelline di Milano (2008) e, nel 2011, le personali alla Bibliotheque Marmottan e all\u2019Institut National de l\u2019Histoire de l\u2019Art a Parigi. Dal 2012 Dominique Laug\u00e9 collabora con la Picture This Gallery (Hong Kong, Londra) e dal 2010 \u00e8 nell\u2019organizzazione del Premio R\u00e9sidence pour la Photographie della Fondation des Treilles di Tourtour, sotto la presidenza di Maryvonne de Saint Pulgent. Nel 2019 ha esposto, con la Fondation Manuel Rivera Ortiz, per i Rencontres d\u2019Arles<\/em>, il progetto Voyage sur la route de la soie dans la Chine d\u2019aujourd\u2019hui<\/em>. Vive e lavora fra Gaillac e Parigi.<\/p>\n <\/p>\n
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Milano – Si \u00e8 aperta alla Galleria 70\u00a0 \u201cStand E 015\u201d mostra fotografica di Agnese Garrone e di Dominique Laug\u00e9. Ventotto le fotografie esposte, quattordici per ogni autore, tutte in bianco e nero che mostrano il senso di profonda corrispondenza e assonanza che unisce i due artisti. La classe di Laug\u00e9 nel ritrarre la natura […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":70321,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
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