{"id":70328,"date":"2023-05-26T12:30:10","date_gmt":"2023-05-26T10:30:10","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=70328"},"modified":"2023-05-26T17:20:26","modified_gmt":"2023-05-26T15:20:26","slug":"appuntamenti-dal-25-maggio-2023","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/appuntamenti-dal-26-maggio-2023\/","title":{"rendered":"Appuntamenti dal 26 maggio 2023"},"content":{"rendered":"
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Varese<\/strong> – Domani, sabato 27 maggio, a Villa Mirabello verr\u00e0 inaugurata (alle 18) “Grammatica del segno<\/em>“, la mostra antologica dedicata a Giovanni La Rosa. La sua opera si inserisce nel campo della ricerca segnica dove si sono cimentati diversi artisti italiani e stranieri. L’esposizione \u00e8 realizzata a oltre sessant’anni dalla prima importate mostra dell’artista in citt\u00e0 proprio nella sede della storica Villa. Il percorso espositivo presenta una divisione tematica con opere che vanno dal 1977 all’ultima produzione, caratterizzata da composizioni articolate su basi della geometra piana. Le diverse sezioni presentano opere storiche, segniche, geometriche e progetti. Del suo lavoro hanno scritto alcuni tra i pi\u00f9 importanti critici d’arte come Giorgio Mascherpa, Roberto Sanesi, Tommaso Trini, Bruno Munari, Elda Fezzi, Giancarlo Vigorelli. Tra quelli varesini Silvano Colombo, Ettore Ceriani, Luciano Gallina, Luigi Piatti, Fabrizia Buzio Negri, Luigi Zanzi ed anche lo scultore Vittorio Tavernari.\u00a0 Fino al 27 giugno.Orari: da marted\u00ec a domenica: 9.30-12.30 e 14-18. Presentazione catalogo, 11 giugno alle 17.30.<\/p>\n Laveno <\/strong>– La galleria d\u2019arte Ottonovecento inaugura, sabato 3 giugno, alle 16,\u00a0 la mostra \u201cHyper Classics<\/em>“, una selezione di opere dell\u2019artista Giorgio Tentolini. L’esposizione propone lavori appartenenti ai cicli Pagan Poetry, Youth, Elementi per una teoria della Jeune Fille e Presenze.<\/em> Elemento accomunante delle serie proposte \u00e8 l\u2019utilizzo della rete metallica come medium espressivo. Rete che dialoga a stretto contatto con il tema della bellezza in un\u2019elegante indagine dell\u2019animo umano. \u00c8 un lavoro manuale di grande ponderazione quello che l’artista compie nelle sue creazioni. Partendo da uno scatto fotografico sospende un istante, inquadra in un\u2019immagine una suggestione visiva che poi si appresta a scomporre su livelli per restituirla all\u2019occhio del mondo sovrappone sottili sagome di materia, modificandone la densit\u00e0 in base alla pasta dell\u2019ombra che definisce le volumetrie dei suoi soggetti. All’inaugurazione sar\u00e0 presente l’artista. La mostra rimarr\u00e0 in calendario sino al 25 giugno. Orari al pubblico: da\u00a0 marted\u00ec a domenica 10-13 \/15-20.<\/p>\n Milano<\/strong> – \u201cMemory of History<\/em>\u201d, progetto espositivo biennale ideato dagli artisti e Luo Qi e Giovanni Cerri, dopo aver inaugurato in Cina arriva in Italia al Centro Culturale di Largo Corsia dei Servi. 24 le opere esposte che mettono a confronto due stili e due linguaggi espressivi molto diversi fra loro, tenuti tuttavia insieme dalla consapevolezza comune che l’espressione artistica ha una forza inclusiva assoluta e straordinaria, capace di azzerare distanze culturali e sociali. Luo Qi,<\/em> offre una riflessione visiva sull\u2019eredit\u00e0 dell\u2019immagine medievale e sulla sua reinterpretazione contemporanea, che rinnovi quel tipo di patrimonio iconografico e lo riporti alla luce con nuovi tratti, nuove luci e nuove tonalit\u00e0. Giovanni Cerri\u00a0<\/em> rivisita il paesaggio urbano, sia quello riferito ad architetture di carattere storico, sia quello periferico, pi\u00f9 \u201canonimo\u201d,\u00a0 con l\u2019aggiunta della tematica urgente e \u201cmondiale\u201d dell\u2019emergenza climatica. Luoghi che appaiono sotto una nuova luce, inquietante nella\u00a0 caratterizzazione di un ambiente post-umano. Fino al 16 giugno. Orari: luned\u00ec – venerd\u00ec 10-13\/14.30-18. Milano<\/strong> – Il Museo Diocesano ospita la rassegna dedicata a Robert Doisneau in un ricco percorso che ripercorre la vicenda creativa del grande artista francese, attraverso 130 immagini in bianco e nero, tutte provenienti dalla collezione dell\u2019Atelier Robert Doisneau a Montrouge. L\u2019esposizione racconta oltre cinquant\u2019anni di carriera di Doisneau, considerato, con Henri Cartier-Bresson, uno dei padri della fotografia umanista, attraverso un percorso diviso per sezioni che analizza i temi pi\u00f9 ricorrenti e riconoscibili, dalla guerra alla liberazione, il lavoro, l\u2019amore, i giochi dei bambini, il tempo libero. Le fotografie esposte sono state scattate tra gli anni Trenta e Sessanta e realizzate prevalentemente a Parigi e nella sua banlieue, luoghi privilegiati del lavoro del fotografo. Completa l\u2019esposizione, la proiezione di un estratto dal film realizzato nel 2016 dalla nipote del fotografo, Cl\u00e9mentine Deroudille: Robert Doisneau, Le r\u00e9volt\u00e9 du merveilleux<\/em>, che contribuisce ad approfondire la conoscenza dell\u2019uomo e della sua opera. Fino al 15 ottobre orari: marted\u00ec – domenica, 10-18.<\/p>\n Milano<\/strong> – \u201cSoglia Magica<\/em>\u201d, la Porta di Milano al Terminal 1 dell\u2019Aeroporto di Malpensa, ospita i marmi tatuati dello scultore Fabio Viale nell\u2019esposizione “Monumentum” a cura di Matteo Pacini. Il progetto, completa il ciclo espositivo \u201cOrizzonte degli eventi\u201d, ideato dal curatore con il suo team Pacmat Art in progress appositamente per questo spazio espositivo. Viale riflette sulla testimonianza di un passato che arriva nel\u00a0 presente, per stimolare interrogativi sul concetto di monumento come opera creata per commemorare e rendere immortali personaggi o eventi e trasmetterne la memoria alle generazioni future. Nelle opere nulla \u00e8 mai come sembra, a partire dal contrasto materico tra il marmo bianco di Carrara e i pigmenti colorati, che permette l\u2019incontro tra l\u2019arte greca, romana, rinascimentale e il body painting. L’artista reinterpreta, quindi, la classicit\u00e0 restituendo alle opere il colore, come gi\u00e0 facevano gli antichi, ma con un linguaggio moderno e multiculturale; partendo dal concetto di replica,\u00a0 ci trae nell\u2019inganno di un\u2019identicit\u00e0 apparente, ma svela la diversit\u00e0 rispetto all\u2019opera originale, di cui ne stravolge il significato, creando contrasti visivi volti a stimolare riflessioni sul senso dell\u2019opera stessa. Fino al 1\u00b0 settembre.<\/p>\n Milano<\/strong> – Da domenica 28 maggio Fondazione Stelline ospita “Plastiche Apparenze<\/em>.\u00a0Dai Plumcake a Gianni Cella”<\/em>,<\/em><\/strong> una rassegna che propone il percorso di Cella dall\u2019esordio con lo storico collettivo <\/em>fino al successo individuale.<\/em> La mostra, a cura di Alberto Fiz, presenta oltre venti opere tra dipinti, sculture e installazioni realizzati tra il 1983 e il 2023. La rassegna, ospitata negli spazi della Fondazione Stelline all’interno della Gallery II al piano ipogeo, rappresenta l’occasione per festeggiare i 40 anni di attivit\u00e0 dell’artista, tra i fondatori \u2013 insieme a Romolo Pallotta e Claudio Ragni \u2013 dello storico collettivo Plumcake. La mostra infatti viene introdotta da una serie di lavori storici riferiti a questo periodo per proseguire con le opere degli anni 2000 quando l’artista inizia il suo percorso individuale. La rassegna comprende anche una installazione di Cella nel giardino del Chiostro della Magnolia dal titolo Totem<\/em>, con quattro monumentali opere plastiche di oltre due metri che simboleggiano i camaleontici aspetti della contemporaneit\u00e0, prendendo spunto da una ritualit\u00e0 antica. Tra i totem non manca un omaggio ai celebri Fratelli Marx a cui l’artista si \u00e8 spesso ispirato recuperando l’aspetto cinico e stralunato del loro umorismo. L’esposizione rimarr\u00e0 in calendario sino al 25 giugno. Orari: marted\u00ec \u2013 domenica, 10-20.<\/p>\n Voghera<\/strong> – Torna da domani 27 maggio e continer\u00e0 fino all\u201911 giugno, al Castello Visconteo, Voghera Fotografia<\/em>, festival nazionale dedicato agli scatti d\u2019autore organizzato e promosso da Spazio 53 in collaborazione con l\u2019Assessorato alla Cultura. Questa quarta edizione, dal titolo \u201cTerra chiama Terra”. Bellezza, fragilit\u00e0 e risorse del Pianeta<\/em>\u201d pone l\u2019accento sui cambiamenti climatici attraverso l\u2019occhio attento di fotografi italiani e stranieri. Le immagini scelte per il festival vogliono dimostrare in maniera inequivocabile quanto sia ancora stupefacente la nostra Terra e in che modo i cambiamenti climatici stiano modificando l\u2019ecosistema, il paesaggio, aumentando gravemente la fragilit\u00e0 della natura e la stessa sopravvivenza di tutti noi. Come ogni anno Voghera Fotografia sar\u00e0 inoltre arricchito da un ampio programma di conferenze, talk, visite guidate e presentazioni editoriali.<\/p>\n Sarnico (BG)<\/strong> – La Pinacoteca Gianni Bellini ospita la mostra “Da Monet a Warhol<\/em>” con i capolavori della Johannesburg Art Gallery, aperta al pubblico nel 1910. La rassegna presenta 60 opere, tra olii, acquerelli e grafiche, provenienti dalla prestigiosa pinacoteca sudafricana, in grado di ripercorrere ben oltre un secolo di storia dell\u2019arte internazionale, dalla met\u00e0 del XIX secolo fino al secondo Novecento, attraverso i suoi maggiori interpreti: da Courbet a Corot, da Monet a Degas, da Rossetti a Millais, da Picasso a Bacon, da Lichtenstein a Warhol a molti altri. Il percorso prende idealmente avvio dall\u2019Ottocento inglese e da due opere di William Turner e si “chiude” con la sezione dedicata all\u2019arte sviluppata in Sudafrica nel Novecento con le opere di Maggie Laubser, di Maude Sumner, Selby Mvusi e George Pemba. La mostra, a cura di Simona Bartolena e Massimo Rossi, prosegue sino al 3 settembre ed \u00e8 visitabile gioved\u00ec e venerd\u00ec, dalle 16 alle 19; sabato e domenica, dalle 10 alle 19.<\/p>\n Padova<\/strong> – “Frida Kahlo e Diego Rivera. La collezione Gelman<\/em>“, \u00e8 la mostra allestita fino al 4 giugno al\u00a0 Centro Culturale Altinate San Gaetano, che racconta i due artisti messicani, assurti a miti a livello planetario. Il nucleo fondamentale delle opere giunge dalla collezione statunitense di Jacques e Natasha Gelman. Accanto alla grande pittura (23 le opere di Frida Kahlo e 9 quelle di Diego Rivera), ad essere proposta non a caso, \u00e8 anche la fotografia. Frida, cos\u00ec come, in modo pi\u00f9 limitato Diego, attrasse l\u2019attenzione dei migliori fotografi internazionali del suo tempo. In mostra ritratti realizzati da H\u00e9ctor Garcia, Manuel \u00c1lvarez Bravo, Gis\u00e9le Freund, Martin Munkacsi, Nickolas Muray, Lucienne Bloch, Edward Weston. Una sezione \u00e8 infine riservata ai costumi messicani, i cui colori si riverberano nelle opere. Per entrare nel mondo della coppia di artisti messicani \u00e8 disponibile una ricca offerta di attivit\u00e0 didattiche per le scuole di ogni ordine e grado e per il pubblico adulto. Orari: da luned\u00ec a gioved\u00ec, sabato e domenica, 10 19.30; venerd\u00ec 10-22. Apertura straordinaria, 2 giugno, 10-22-30.<\/p>\n Varese<\/strong> – Il nuovo appuntamento \u201cdialoghi di Architettura<\/em>\u201d nell’ambito della rassegna organizzata dall\u2019Ordine degli Architetti\u00a0 ospiter\u00e0 domani, alle 10.30 nell\u2019elegante scenario di Villa Panza, Steven Holl.<\/em> A distanza di qualche anno dal suo noto saggio \u201cQuestions of perception\u201d, l\u2019architetto americano torna a spiegare l\u2019attualit\u00e0 di quella sua analisi in un luogo speciale che rappresenta la summa delle ricerche artistiche contemporanee sulla progettualit\u00e0 della luce e sul progetto della percezione, villa Panza di Biumo.Un\u2019occasione straordinaria per Holl di misurarsi con gli effetti della luce nella creazione di nuovi spazi; una lezione irripetibile per i fedeli frequentatori di visionare, di ascoltare i pensieri di uno dei pi\u00f9 inquieti talenti dell\u2019architettura contemporanea.<\/p>\n Gavirate<\/strong> – Inaugura, venerd\u00ec 2 giugno alle 11, al chiostro di Voltorre \u201cNatura & Arte<\/em>\u201d collettiva dell\u2019associazione \u201cContemporary Arte&Ambiente APS<\/em>\u201d, a cura Fabrizia Buzio Negri. La mostra alla quale partecipano i trentasei artisti dell’associazione, simbolicamente affronta i vari modi esistenti nel rapporto Uomo-Natura <\/em>presentando\u00a0 un vivace mosaico di colori e ispirazioni in una caleidoscopica alternanza di tecniche tra pittura, scultura, installazioni. Nel corso dell’inaugurazione il pubblico potr\u00e0 assistere a\u00a0 una coinvolgente performance dal titolo “Giardino Verticale<\/em>“, ideato da Francesca Zichi, alla quale potranno partecipare anche i presenti. La rassegna dedicata alla cultura del verde e del paesaggio, proseguir\u00e0 per due weekend tra arte, musica ed ecologia. Giorni e orari:\u00a0 mercoled\u00ec e venerd\u00ec 15-18.30; sabato e domenica 10-12.30\/15-18.30. Ingresso libero<\/p>\n Cairate<\/strong> – Con l’incontro dedicato al restauro del grande Centrotavola di Palazzo Reale<\/em> di Milano (13 metri), si conclude stasera, alle 21, all’Auditorium ex Chiesa Santi Ambogio e Martino, il ciclo di conferenze della nona edizione di “Restauri Rari<\/em>“, iniziato nello scorso mese di\u00a0 marzo. L’incontro sar\u00e0 tenuto da Ilaria Perticucci. L’ingresso come sempre \u00e8\u00a0 libero e aperto non solo a coloro che svolgono questa mansione a livello professionale, ma anche a tutti gli appassionati della materia. <\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Varese – Domani, sabato 27 maggio, a Villa Mirabello verr\u00e0 inaugurata (alle 18) “Grammatica del segno“, la mostra antologica dedicata a Giovanni La Rosa. La sua opera si inserisce nel campo della ricerca segnica dove si sono cimentati diversi artisti italiani e stranieri. 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