{"id":71319,"date":"2023-08-17T12:40:52","date_gmt":"2023-08-17T10:40:52","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=71319"},"modified":"2023-08-22T11:14:34","modified_gmt":"2023-08-22T09:14:34","slug":"giacomo-bergomi-una-mostra-celebra-i-100-anni-dalla-nascita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/giacomo-bergomi-una-mostra-celebra-i-100-anni-dalla-nascita\/","title":{"rendered":"Giacomo Bergomi, una mostra celebra i 100 anni dalla nascita"},"content":{"rendered":"
Orzinuovi (BS) \u201c…Il Comune di Orzinuovi \u00e8 onorato di promuovere una mostra per celebrare il concittadino Giacomo Bergomi, ai 100 anni dalla sua nascita. \u2013 <\/em>commenta il Sindaco Gianpietro<\/strong> Maffoni<\/strong> \u2013 Pittore talentuoso formatosi all\u2019Accademia di Brera a Milano, \u00e8 uno degli artisti bresciani pi\u00f9 riconosciuti del XX secolo e si \u00e8 distinto per la sua ispirazione al mondo dei campi (rurale), del lavoro domestico e degli attrezzi da lavoro. In qualit\u00e0 di Sindaco, ritengo particolarmente importante dedicare uno spazio anche all\u2019arte del territorio…”.<\/em><\/p>\n Cos\u00ec, dal 1\u00b0 settembre al 7 gennaio 2024, la Rocca di san Giorgio ospita la pi\u00f9 importante monografica mai dedicata al maestro, promossa e organizzata dal settore cultura del Comune, col patrocinio della Provincia di Brescia e di Regione Lombardia, in collaborazione con il Gruppo Giacomo Bergomi, curata da Davide Dotti, che ha costruito un avvincente percorso espositivo in grado di ripercorrere le fasi creative pi\u00f9 intense del maestro, attraverso l\u2019attenta e scrupolosa selezione di 100 opere tra dipinti e disegni.<\/strong><\/p>\n \u201cSono felice e onorato di curare l\u2019importante mostra del centenario dalla nascita di Giacomo Bergomi<\/em> \u2013 dice Davide Dotti, curatore della mostra<\/strong> \u2013 un grande pittore bresciano del secondo Novecento che ha saputo, partendo dalle solide radici contadine, aprire i suoi orizzonti culturali ed estetici grazie ai viaggi compiuti soprattutto in America Latina, dove fu affascinato dalle popolazioni andine e dalla maestosit\u00e0 delle cascate venezuelane. L\u2019esposizione ripercorre l\u2019intero arco della sua intensa parabola artistica, facendo emergere la caratura della sua arte, i soggetti che affront\u00f2 con maggiore frequenza \u2013 dalle scene di rustica vita quotidiana alle cascine della bassa, dagli scorci di Brescia alla ritrattistica fino alle colorate istantanee andine \u2013 e l\u2019evoluzione del suo sofisticato lessico pittorico\u201d.<\/em><\/p>\n La rassegna copre un arco cronologico che, dalla met\u00e0 del secolo scorso \u2013 quando, frequentando i corsi serali all\u2019Accademia di Brera, Bergomi ebbe modo di assorbire le lezioni di Carlo Carr\u00e0, Aldo Carpi e Aldo Salvadori \u2013 giunge fino ai primi anni Duemila, periodo nel quale i suoi lavori, caratterizzati da un lessico estetico estremamente personale ed innovativo, sono dedicati per lo pi\u00f9 alle maestose cascate di cui si innamor\u00f2 durante un soggiorno in Venezuela e ai paesaggi innevati della bassa bresciana.<\/p>\n L\u2019iniziativa si pone l\u2019obiettivo di valorizzare e far conoscere, anche al di fuori dai confini regionali, la produzione dell’artista bresciano tra i pi\u00f9 sensibili e carismatici dell\u2019intero Novecento, nonch\u00e9 di conferire il giusto riconoscimento storico e critico alla sua ricerca artistica.<\/p>\n Il percorso espositivo metter\u00e0 in evidenza la capacit\u00e0 di Bergomi di rinnovare il proprio linguaggio decennio dopo decennio, e di analizzare i soggetti che frequent\u00f2 con maggiore assiduit\u00e0, dalle scene di vita quotidiana al ritratto, dalle still life <\/em>ai paesaggi della bassa bresciana, dagli scorci di Brescia fino ai brani tratti della quotidianit\u00e0 delle popolazioni andine, influenzato non solo dalle sue umili origini contadine, ma anche dai numerosi viaggi che fece sia in Italia che all\u2019estero, soprattutto in centro America.<\/p>\n La mostra si completa con una sezione che documenta anche la mirabile capacit\u00e0 nell\u2019affrontare la grafica, con una selezione di disegni a matita, china, tempera e acquarello. Orari al pubblico: 1\u00b0 settembre 13 \u2013 22; 2, 3 e 4 settembre 10 \u2013 22. Dal 5 settembre, sabato, domenica e festivi 10 \u2013 19<\/p>\n Note biografiche<\/strong><\/p>\n Giacomo Bergomi nasce a Barco di Orzinuovi, il 31 dicembre 1923.<\/p>\n Negli anni cinquanta, a Milano, frequenta i corsi serali dell\u2019Accademia di Brera, decisivi per la sua crescita artistica, tenuti da insegnanti quali Salvadori, Franchi, Cantatore e dal direttore Aldo Carpi. Negli ambienti braidensi stringe amicizia con Carlo Carr\u00e0 con cui instaura una importante frequentazione; il grande maestro lo consiglia e lo invita spesso nel suo studio a mostrare i propri lavori.<\/p>\n Gli anni sessanta sono il tempo dell\u2019affermazione, di una febbrile ricerca pittorica, di una rinnovata maturit\u00e0, di un\u2019intensa produzione artistica ed espositiva, della partecipazione a manifestazioni e rassegne pittoriche nelle quali ottiene numerosi riconoscimenti. \u00c8 il periodo dei viaggi: in Puglia, in Grecia e nella vecchia Jugoslavia. Visita la Bulgaria, la Francia, la Polonia, la Spagna, la Svizzera, la Turchia.<\/p>\n Gli anni settanta sono inaugurati dalla scoperta del Sud America, con cui si apre un nuovo mondo pittorico. Qui, Bergomi visita per lunghi periodi l\u2019Ecuador e il Venezuela, incontrando le popolazioni indigene che ritrae nelle loro abitudini quotidiane. Accanto ai soggetti tradizionali si aggiungono gli indios delle foreste, gli andini dai ponchos sgargianti e i pescatori dell\u2019Isola Margarita. Nel frattempo, l\u2019artista ritorna periodicamente in Puglia, compie ancora alcune visite in Grecia, in Polonia e in Bulgaria. Inizia anche la ricerca sistematica degli oggetti del mondo contadino che confluiranno poi nel Museo a lui dedicato.<\/p>\n Negli anni ottanta, i viaggi subiscono un certo rallentamento. Per alcuni anni trasferisce lo studio nella cascina di via S. Antonio a Mompiano. Dedica molto tempo e risorse alla ricerca degli oggetti del mondo contadino che raccoglie in un piccolo museo prima nella casa di Collebeato, dove vive con la famiglia, e che trasferisce nel 1988 nella casa-studio di via Esenta a Berlinghetto.<\/p>\n Negli anni novanta la produzione pittorica si arricchisce dei paesaggi marchigiani e della ripresa della citt\u00e0 di Ostuni, caratterizzata per\u00f2 da tagli prospettici nuovi, rispetto alla produzione degli anni sessanta, e da una tavolozza giocata sul contrasto dei bianchi delle case e dei blu del cielo. Ancor pi\u00f9 significativa da un punto di vista pittorico dopo il 1998 \u00e8 la novit\u00e0 della cascate a cui Bergomi dedica grandi tele.<\/p>\n Nel 2001 Bergomi abbandona Berlinghetto e si trasferisce a Cellatica. Le ultime opere sono dedicate ai paesaggi innevati.<\/p>\n Muore il 22 settembre 2003 a Brescia.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Orzinuovi (BS) \u201c…Il Comune di Orzinuovi \u00e8 onorato di promuovere una mostra per celebrare il concittadino Giacomo Bergomi, ai 100 anni dalla sua nascita. \u2013 commenta il Sindaco Gianpietro Maffoni \u2013 Pittore talentuoso formatosi all\u2019Accademia di Brera a Milano, \u00e8 uno degli artisti bresciani pi\u00f9 riconosciuti del XX secolo e si \u00e8 distinto per la […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":71323,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,64,1],"tags":[],"yoast_head":"\n