{"id":71638,"date":"2023-09-15T14:00:57","date_gmt":"2023-09-15T12:00:57","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=71638"},"modified":"2023-09-15T10:13:16","modified_gmt":"2023-09-15T08:13:16","slug":"emilio-isgro-sillogismo-del-cavallo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/emilio-isgro-sillogismo-del-cavallo\/","title":{"rendered":"Emilio Isgr\u00f2. Sillogismo del cavallo"},"content":{"rendered":"
Carpi – Palazzo del Pio apre le porte a “Emilio Isgr\u00f2 \u2013 Sillogismo del cavallo”. In mostra le 47 opere, alcune delle quali inedite, testimoniano il rapporto dell’artista con i temi filosofici tra cui il nuovo Sillogismo del Cavallo realizzato per l\u2019occasione
\nL’esposizione, curata da Chiara Gatti e Marco Bazzini, \u00e8 inserita anche nel palinsesto di Festivalfilosofia 2023 intitolato “Parola”, in programma il 15,16 e 17 settembre.
\nNelle sale di piazza Martiri \u00e8 possibile ammirare una selezione di opere tutte inerenti al mondo della filosofia a testimoniare l\u2019intenso rapporto avuto dal Maestro con questa disciplina a partire dagli anni sessanta. A queste si aggiunge la serie dedicata a Pico della Mirandola con la cancellazione di venti volumi delle Conclusiones realizzata nel 2014 e qui esposta e che ha un forte legame con la famiglia del filosofo.
\nTramite il gesto (di sola apparente) rimozione, Emilio Isgr\u00f2 ha ideato una formula creativa che ha scosso, al pari di Lucio Fontana o Yves Klein, il sistema dell\u2019arte a partire dagli anni sessanta. \u00c8 infatti il 1964 quando l\u2019autore inizia a realizzare le prime opere intervenendo su testi e altri materiali a stampa coprendone manualmente grandi porzioni. E, indirettamente, esaltando quelle rimaste.<\/p>\n
Lo stesso procedimento applicato alle quarantesette opere in mostra, con la particolarit\u00e0 che queste trattano argomenti prettamente filosofici. Attraverso una selezione che spazia dal 1966 ad oggi, l\u2019esposizione si distribuisce lungo la grande loggia seguendo il percorso indicato dalla grande tela iniziale Freccia bianca in campo nero<\/em>.<\/p>\n La visita incontra poi le Conclusiones cancellate di Pico della Mirandola, umanista che con Carpi intrattenne numerosi rapporti politici e professionali, tanto che il nipote Alberto III Pio, figlio della sorella Caterina Pico (in mostra anche un suo ritratto cancellato insieme a quello del fratello), \u00e8 stato l\u2019ultimo Signore e poi Conte della citt\u00e0 dal 1480 al 1527. Prosegue poi con una selezione di opere legate alla filosofia greca, con testi \u201ccancellati\u201d di Platone, Aristotele, Archimede ed Eraclito. Qui spicca la statua del Discobolo \u2013 copia romana, insieme all\u2019inedito Plutarco Plutarque (opera in diciannove volumi del 1973) e soprattutto Sillogismo del Cavallo, il nuovo lavoro che l\u2019artista ha ideato per l\u2019occasione e che d\u00e0 anche il titolo alla mostra. Il percorso si conclude, infine, con un nucleo di opere legate alla filosofia moderna, dove a venire elise sono le dottrine di Hegel, Sartre e Benedetto Croce.<\/p>\n Il contenuto filosofico delle opere, ridotto a sentenze, precetti e aforismi, sottolinea ancor di pi\u00f9 il valore intrinseco della cancellatura. Un gesto contraddittorio che si pone tra distruzione e ricostruzione, tra morte e vita. Un\u2019azione che porta a riflettere su cosa vale di pi\u00f9: ci\u00f2 che \u00e8 stato cancellato o quanto \u00e8 ancora visibile? Emilio Isgr\u00f2. Note biografiche<\/strong><\/p>\n Tra gli indiscussi protagonisti della scena artistica internazionale del secondo dopoguerra, Emilio Isgr\u00f2 (Barcellona Pozzo di Gotto, ME, 1937) \u00e8 il padre della cancellatura, un atto che cominci\u00f2 a sperimentare nei primi anni Sessanta e che ancora oggi mantiene la stessa vivacit\u00e0 e audacia creativa. \u00c8 il 1964, infatti, quando l\u2019artista inizia a realizzare le prime opere intervenendo su testi, in particolare articoli di giornale e pagine di libri, coprendone manualmente una grande parte sotto rigorose griglie pittoriche. Nel tempo questo gesto ha investito carte geografiche, telex, spartiti musicali e immagini anticipando le espressioni pi\u00f9 tipiche dell\u2019arte concettuale e rilevandosi estremamente attuale. La cancellatura \u00e8 la lingua inconfondibile della ricerca artistica di Emilio Isgr\u00f2 che oggi appare come una filosofia alternativa alla visione del mondo contemporaneo: spiega pi\u00f9 cose di quanto non dica.<\/p>\n Emilio Isgr\u00f2 si \u00e8 dedicato alla poesia visiva nel doppio ruolo di teorizzatore e artista. Nel 1966 si \u00e8 tenuta la sua prima personale presso la Galleria 1 + 1 di Padova cui hanno fatto seguito numerose mostre presso la Galleria Apollinaire, la Galleria Schwarz e la Galleria Blu a Milano, La Bertesca a Genova e la Galleria Lia Rumma a Napoli. Isgr\u00f2 ha partecipato alla Biennale di Venezia del 1972, 1978, 1986 e del 1993, quest\u2019ultima con una sala personale, e nel 1977 ha vinto il primo premio alla Biennale di San Paolo.<\/p>\n A partire dalla suggestiva antologica curata da Achille Bonito Oliva nel 2001 negli spazi di Santa Maria dello Spasimo (Palermo), Isgr\u00f2 \u00e8 stato protagonista di diverse esposizioni personali: Dichiaro di essere Emilio Isgr\u00f2 al Centro per l\u2019arte contemporanea Luigi Pecci di Prato (2008), Modello Italia 1964-2013 alla Galleria Nazionale d\u2019Arte Moderna di Roma (2013) e Isgr\u00f2 a Palazzo Reale, Gallerie d\u2019Italia e Casa del Manzoni a Milano (2016). Nel 2019 una monumentale mostra antologica a cura di Germano Celant si \u00e8 tenuta alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia. Nel 2022 l\u2019artista \u00e8 intervenuto negli spazi della Fondazione Brescia Musei con l\u2019esposizione Isgr\u00f2 cancella Brixia a cura di Marco Bazzini.<\/p>\n Ad oggi, le opere di Isgr\u00f2 figurano nelle collezioni di prestigiose istituzioni nazionali e internazionali quali la Galleria Nazionale d\u2019Arte Moderna di Roma, il MART di Rovereto, la collezione d\u2019arte del Quirinale a Roma, il Centre Georges Pompidou di Parigi, i Mus\u00e9es Royaux des Beaux-Arts di Bruxelles, l\u2019Israel Museum di Gerusalemme e il Tel Aviv Museum of Art.<\/p>\n Di inconfondibile rilievo \u00e8 anche la sua attivit\u00e0 di poeta, scrittore e drammaturgo che ha dato esito a diverse pubblicazioni tra cui: Fiere del Sud (Schwarz, 1956), L\u2019avventurosa vita di Emilio Isgr\u00f2 (Il Formichiere, 1975), Marta de Rogatiis Johnson (Feltrinelli, 1977), e, pi\u00f9 recentemente, Autocurriculum (Sellerio, 2017), Quel che resta di Dio (Guanda, 2019) e S\u00ec alla notte (Guanda, 2022).<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Carpi – Palazzo del Pio apre le porte a “Emilio Isgr\u00f2 \u2013 Sillogismo del cavallo”. 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\nIn occasione della mostra in calendario sino al 10 dicembre \u00e8 stato realizzato da Franco Cosimo Panini Editore un catalogo che approfondisce il tema proposto, con saggi dei curatori, un intervento del filosofo Silvano Petrosino e uno scritto di Isgr\u00f2. Orari al pubblico: 15 e 16 settembre, 10-23; 17 settembre, 10-20.Dal 19 settembre: da marted\u00ec a gioved\u00ec, 10-13, sabato, domenica e festivi, 10-18.<\/p>\n