{"id":71750,"date":"2023-09-21T20:00:57","date_gmt":"2023-09-21T18:00:57","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=71750"},"modified":"2023-09-21T15:58:59","modified_gmt":"2023-09-21T13:58:59","slug":"scultura-e-grafica-a-villa-nigra-di-miasino","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/scultura-e-grafica-a-villa-nigra-di-miasino\/","title":{"rendered":"Scultura e grafica a Villa Nigra di Miasino"},"content":{"rendered":"
Miasino – Villa Nigra, ormai punto di riferimento per il mondo dell\u2019arte e della cultura si prepara a ospitare dal 23 settembre due mostre: “L\u2019altra pelle”, personale di Valerio Tedeschi allestita al piano nobile della villa, e “Matrice selvatica” de La Tana dei Lupi Gentili \u2013 Irene Lupia e Giulia Gentilcore visitabile al pianterreno, nei locali una volta adibiti a cucina da poco rinnovati e restaurati. Entrambe le mostre sono di Asilo Bianco a cura di Ilaria Macchi.<\/p>\n
Valerio Tedeschi,<\/strong> scultore, risiede e lavora a Mergozzo (VB) sul lago Maggiore. Occupa una posizione di rilievo nella complessa vicenda della scultura italiana contemporanea grazie a una originale ricerca sulla materia marmorea. Come scrive la curatrice Ilaria Macchi, quella plasmata da Tedeschi \u00e8: \u201cUna materia ricca di memoria, infinitamente pi\u00f9 longeva di umani, animali, vegetali, ma percorsa da un\u2019energia palpabile che solo il contatto \u00e8 in grado di trasmettere: un\u2019energia con cui lo scultore entra in vibrazione e scambio per dare vita a ci\u00f2 che vitale non appare. Un contatto tra pelle e pelle, inteso come contatto tra confini che uniscono, tra umano e altro dall\u2019umano\u201d. La Tana dei Lupi Gentili<\/strong> nasce dall\u2019incontro delle due fondatrici e dal gioco di parole che ne unisce i cognomi: Lupia e Gentilcore. Giulia e Irene sono specializzate in grafica d\u2019arte presso le Accademie di Belle Arti di Milano e di Torino. Durante gli anni della loro formazione artistica, oltre a coltivare la loro amicizia, hanno deciso di creare un luogo, lo studio di Borgo Ticino (NO), dove poter seguire la propria vocazione che trova nella grafica e nella stampa d\u2019arte un punto di partenza per aprirsi a diversi linguaggi artistici senza porsi dei limiti. L’inaugurazione \u00e8 in programma alle ore 18. Le mostre saranno visitabili sino al 29 ottobre dal venerd\u00ec alla domenica dalle 14.30 alle 18.30.<\/p>\n In contemporanea, il branco di Cracking Art<\/strong> continua a vegliare il Sentiero Nigra con Il richiamo dei lupi: cinquanta grandi lupi colorati che abitano boschi, strade, giardini, ville e balconi tra Miasino, Ameno e Orta San Giulio. Asilo Bianco ha voluto porre l\u2019attenzione su un argomento controverso e divisivo, il lupo e il suo ritorno sulle Alpi, in un\u2019ottica di convivenza sostenibile.<\/p>\n Infine, in arrivo la quattordicesima edizione di Corto e Fieno \u2013 Festival del cinema rurale: venerd\u00ec 6, sabato 7 e domenica 8 ottobre. Il festival proseguir\u00e0 con tavole rotonde, proiezioni e incontri tra ruralit\u00e0 e selvatico, sabato 21 ottobre e sabato 28 ottobre.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Miasino – Villa Nigra, ormai punto di riferimento per il mondo dell\u2019arte e della cultura si prepara a ospitare dal 23 settembre due mostre: “L\u2019altra pelle”, personale di Valerio Tedeschi allestita al piano nobile della villa, e “Matrice selvatica” de La Tana dei Lupi Gentili \u2013 Irene Lupia e Giulia Gentilcore visitabile al pianterreno, nei […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":71753,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nLa pelle, quindi, come organo complesso che ci divide ma soprattutto ci connette al mondo, raccontata grazie al medium scultoreo. Scalpelli, levigatura, lucidatura: la scultura \u00e8 un intrigante e profondamente dinamico processo creativo che richiede la capacit\u00e0 \u2013 spesso visionaria \u2013 di trasformare la materia grezza in opera d\u2019arte. Le sculture in mostra, in marmo di Carrara, si aprono alla sperimentazione concettuale. Quello del \u201cdentro-fuori\u201d, del confine tra me stesso e l\u2019altro, del rapporto pelle-mondo sono alcuni dei complessi e affascinanti temi che affronta Valerio Tedeschi: un invito allo spettatore a lasciarsi meravigliare e, cos\u00ec, a riflettere.<\/p>\n
\n“Matrice selvatica” unisce e fa dialogare il termine matrice (inteso sia come strumento di base della stampa sia come madre, utero) con il selvatico. Come? Il rapporto tra l\u2019uomo e il selvatico \u00e8 sempre pi\u00f9 caratterizzato da una complessa interazione di sfruttamento e impatto ambientale. La crescente consapevolezza che pone l\u2019accento sull\u2019importanza della protezione e della gestione sostenibile delle aree selvatiche ma anche sul ritorno a un rapporto pi\u00f9 semplice e autentico con la natura \u00e8 spesso messa in discussione e riletta sulla base di interessi economici e politici che rischiano troppo spesso di portare altrove. Ecco allora un invito alla riflessione sulla nostra comune origine animale e selvatica, un ritorno alla grande madre, una connessione che riconosce consapevolmente che tutte le forme di vita, e non solo gli esseri umani, hanno un valore intrinseco. Le opere di La tana dei lupi gentili si muovono tra lupi e natura. In mostra anche l\u2019ultimo progetto a quattro mani, TERRAE, sette libri d\u2019artista dedicati alla terra e custodi di immagini disegnate, dipinte e stampate con fanghi, inchiostri naturali e pigmenti raccolti dalle artiste nel corso del tempo.<\/p>\n