{"id":71800,"date":"2023-09-30T09:00:17","date_gmt":"2023-09-30T07:00:17","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=71800"},"modified":"2023-09-26T11:55:56","modified_gmt":"2023-09-26T09:55:56","slug":"alexi-marshall-la-complessita-della-figura-femminile","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/alexi-marshall-la-complessita-della-figura-femminile\/","title":{"rendered":"Alexi Marshall, la complessit\u00e0 della figura femminile"},"content":{"rendered":"
Roma – Taming the Unruly Gods<\/em> \u00e8 la prima personale in Italia di Alexi Marshall (Gran Bretagna, 1995) che dal 5 ottobre si apre all\u2019interno degli spazi di z2o Project in Via Baccio Pontelli 16.<\/p>\n La mostra propone una serie di lavori, tra cui mosaici, incisioni su linoleum e ricami, che si configurano come un\u2019immersione nel mondo intimo e simbolico dell\u2019artista, dove si intrecciano storie immaginifiche, miti e realt\u00e0, fondendosi in modo indissolubile. Il progetto offre altres\u00ec uno sguardo dettagliato su come l’artista mescola elementi tratti dal paganesimo, dal folklore e dall’animismo, trasformandoli in un’esperienza visiva intensa e coinvolgente.<\/p>\n I temi indagati da Alexi sono connessi alla spiritualit\u00e0, alla sessualit\u00e0, all\u2019ineffabile femminilit\u00e0, nonch\u00e9 all\u2019intrinseca ciclicit\u00e0 della vita e della morte. In \u201cTaming the Unruly Gods\u201d titolo anche\u00a0 della sua ultima opera realizzata, \u00e8 rappresentata una donna che gioca con i tarocchi, che sembra evocare una delle frasi pi\u00f9 celebri di Niki de Saint Phalle \u201cSe la vita \u00e8 un gioco di carte noi nasciamo senza conoscere le regole\u201d. Per Alexi la nostra vita \u00e8 popolata da divinit\u00e0 indisciplinate e ci invita a interrogarci sulle forze interne ed esterne che determinano i destini dell\u2019essere umano durante tutta la sua esistenza, dall\u2019impulso primordiale fino ai velati meandri dell\u2019Occulto.<\/p>\n Immagini di donne libere, rappresentate in modo intransigente e senza alcuna remora, si presentano in molteplici forme nel suo corpus di lavori, svelando con coraggio e senza timori reverenziali l\u2019iconografia delle donne nei recessi della loro sessualit\u00e0, della loro divinit\u00e0 e della loro libert\u00e0 indomita. Il ritratto omaggio \u201cBelkis Ayon\u201d dedicato all\u2019artista cubana, morta suicida a soli 32 anni, che ha segnato una svolta nella storia dell\u2019arte dell\u2019incisione latino-americana per l\u2019eccezionale qualit\u00e0 dei suoi imponenti assemblaggi di collografie e per il carattere postmoderno della sua ricerca ispirate ai miti dell\u2019oscuro culto religioso afrocubano, viene reinterpretato nel mondo di Alexi le cui narrazioni restituiscono visioni in cui imperversano censura, violenza, intolleranza, esclusione, disuguaglianze.<\/p>\n Il melograno, con la sua intrinseca dualit\u00e0, diviene il fulcro concettuale degli ultimi lavori di Alexi Marshall, non soltanto rappresenta un dettaglio ripetuto in diverse forme, bens\u00ec una vera e propria essenza simbolica che permea l’intero tessuto delle sue opere. Con i suoi semi dolci e il suo succo amaro, il frutto, nelle mutevoli e ambivalenti accezioni, prende vita nelle opere dell\u2019artista: simbolo per eccellenza di fertilit\u00e0 (Fruit of the Womb) e morte (Fruit of the Dead). Questo dualismo richiama le radici dell’antica Roma, dove il melograno era considerato un emblema di fertilit\u00e0 e prosperit\u00e0. Associato alla dea Demetra, divinit\u00e0 della fertilit\u00e0 agricola, il melograno incarnava la prosperit\u00e0 dei campi e la promessa di abbondanza, tuttavia, il melograno non si limitava a rappresentare solo la vita e la prosperit\u00e0, ma esprimeva anche la dualit\u00e0 della vita e della morte, simboleggiando la transizione tra il mondo terreno e l\u2019aldil\u00e0.<\/p>\n Le opere di Marshall, al contempo misteriose e affascinanti, rivelano una profonda ricerca di identit\u00e0 e una rilettura dell’iconografia tradizionale, sfidano le convenzioni narrative, incoraggiando l\u2019osservatore a esplorare la complessit\u00e0 della figura femminile. La sua capacit\u00e0 di mescolare tratti umani, animali e profetici in figure antropomorfe sovversive rappresenta un atto di sfida verso i confini di ci\u00f2 che \u00e8 convenzionalmente riconosciuto. Tali rappresentazioni caleidoscopiche offrono un nuovo punto di vista, rompendo schemi restrittivi e aprendo le porte a narrazioni pi\u00f9 complesse.<\/p>\n Lo spazio Project diviene quindi un santuario di identit\u00e0 rivisitate e di significati re-immaginati, in cui la storica rappresentazione dei corpi femminili si fonde con archetipi e destini, creando una sorta di mitologia personale. Un dialogo tra il passato e il presente, tra il sacro e il profano, tra il reale e l’immaginario. La mostra proseguira sino al 7 dicembre. Orari: luned\u00ec – venerd\u00ec 13-19 (sabato su appuntamento).<\/p>\n Cenni biografici<\/strong><\/p>\n Alexi Marshall<\/strong> (1995 Londra, Regno Unito) \u00e8 un’artista di Hastings, laureata alla Slade School of Art nel 2018. Lavora con la stampa, il mosaico e il ricamo indagando temi come la femminilit\u00e0, il folklore e la rigenerazione. La mano \u00e8 sempre presente: fatta a mano, cucita a mano, intagliata a mano, stampata a mano, rilegata a mano. Roma – Taming the Unruly Gods \u00e8 la prima personale in Italia di Alexi Marshall (Gran Bretagna, 1995) che dal 5 ottobre si apre all\u2019interno degli spazi di z2o Project in Via Baccio Pontelli 16. La mostra propone una serie di lavori, tra cui mosaici, incisioni su linoleum e ricami, che si configurano come un\u2019immersione […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":71801,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nLinee, corpi e mondi si piegano l’uno nell’altro per creare tableaux teatrali, guidati dalla narrazione e da racconti ultraterreni. Marshall ha esposto il suo lavoro in tre mostre personali: \u2018Under the Pomegranate Moon\u2019, presso Flatland Projects, 2023 “Cursebreakers” al De La Warr Pavilion nel 2021 e “The Redemption of Delilah” alla Public Gallery nel 2019. Ha partecipato a mostre collettive selezionate, tra cui Bloomberg New Contemporaries nel 2018. Pi\u00f9 di recente, tra le mostre collettive figurano: ‘Synthesis’ Delphian Gallery at the Saatchi Gallery (2022), ‘Outside The Line’, Sara Zanin Gallery, Roma (2022)’, ‘A Star Is Just A Memory Of A Star’, Brooke Bennington, Hastings, UK (2022); ‘Body En Thrall’, Rugby Museum and Art Gallery, Rugby (2022); Ode To Orlando, Pi Artworks, (2022). Marshall \u00e8 stata la prima artista selezionata per la residenza di Demoni Danzanti nel 2022 e attualmente fa parte dell’Early Careers Artist Programme di Flatland Projects. Ha fondato e conduce un progetto comunitario, “Peculiar Arcana”, incentrato sulla promozione della connessione all’interno dei gruppi attraverso i tarocchi e la stampa.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"