![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1Festival-Corto-e-Fieno-Locandina-CF-2023-e1696492298972-300x242.jpg\")
Omegna – Torna “Corto e Fieno”, il Festival del cinema rurale che da venerd\u00ec 6, a domenica 8 ottobre si svolger\u00e0 nello scenario del lago d’Orta, tra le localit\u00e0 di Omegna e Gozzano, in Piemonte. Un festival che quest\u2019anno sar\u00e0 diffuso con eventi speciali sabato 21 ottobre a Gozzano e domenica 29 ottobre a Miasino.<\/p>\n
Ancora una volta, film in arrivo da tutto il mondo per la quattordicesima edizione dell\u2019unico festival cinematografico in Italia interamente dedicato al mondo della ruralit\u00e0, con proiezioni, mercati agricoli, incontri dedicati al cinema che guarda alla terra, ai suoi frutti e a chi se ne prende cura.<\/p>\n
La rassegna Corto e Fieno<\/strong> nasce nel 2010 da un\u2019idea dell\u2019Associazione Asilo Bianco ed \u00e8 diretto da Paola Fornara e Davide Vanotti. Immerso nelle atmosfere rurali del lago d\u2019Orta, le proiezioni si alternano agli incontri con piccoli produttori locali e registi dei film in selezione. Ma ci sar\u00e0 anche tanta arte <\/strong>condue le mostre<\/strong> visitabili a Villa Nigra a Miasino. Si tratta de “L\u2019altra pelle”, personale di Valerio Tedeschi, e “Matrice selvatica” de La Tana dei Lupi Gentili \u2013 Irene Lupia e Giulia Gentilcore. In contemporanea, sul Sentiero Nigra tra Miasino, Ameno, Orta San Giulio, continuano a essere visibili i lupi di Il richiamo del lupo,<\/em> del collettivo Cracking Art.<\/p>\n La locandina e la sigla 2023 sono firmate dall\u2019illustratore Paolo Metaldi<\/strong> che ha colto l\u2019occasione per elogiare le sottovalutate pecore: \u201cQuando mi \u00e8 stata affidato il progetto per l\u2019immagine coordinata del festival Corto e Fieno, – dice l’artista –\u00a0 ho pensato subito fosse una buona occasione per mettere sotto i riflettori una protagonista della vita rurale spesso sottovalutata, la pecora, da sempre ingiustamente accostata a un significato negativo e dimesso, simbolo di un conformismo amorfo e un po\u2019 vigliacco. Quest\u2019anno a Corto e Fieno invece, sar\u00e0 la rivoluzione delle pecore! Nel mio set cinematografico le protagoniste sono Tutte le proiezioni sono a ingresso gratuito; il programma completo e tutte le informazioni : https:\/\/cortoefieno.it\/edizione\/2023\/<\/p>\n Sinossi dei lungometraggi proposti nella sezione Mietitura<\/em><\/strong><\/p>\n Alla fine dell\u2019estate, in un frutteto nel Nord-Ovest della Tunisia, un gruppo di ragazze e donne lavora per raccogliere i fichi. Sotto lo sguardo di lavoratori e uomini pi\u00f9 anziani, le ragazze flirtano, si prendono in giro, discutono di uomini e litigano. La regista: \u201cMostrare un giorno con generazioni diverse \u00e8 come mostrare una vita intera. Penso che l\u2019intero film riguardi la raccolta e il cogliere qualcosa di cos\u00ec profondamente genuino: queste storie, questi percorsi di vita, questi luoghi specifici, cos\u00ec come li ho incontrati io mentre visitavo diversi frutteti di fichi. Alcuni dei personaggi si sono presentati mentre stavamo provando. Non ho mai dato loro dialoghi scritti, sono state semplicemente fornite le traiettorie dei loro personaggi e le varie relazioni che hanno avuto tra loro durante il giorno, cos\u00ec come ci\u00f2 che era previsto per ogni scena e come era strutturata. Poi hanno improvvisato con tutto questo e ho riscritto di conseguenza. Hanno usato le loro stesse parole, il loro modo di parlare, parlando con l\u2019accento che conosco cos\u00ec bene, perch\u00e9 \u00e8 cos\u00ec che parla mio padre\u201d.<\/p>\n Il film \u00e8 stato ospite di numerosi festival, fra cui la Quinzaine des R\u00e9alisateurs di Cannes, il Innesti<\/strong> Il regista: \u201cLa genesi del documentario \u00e8 parallela al mio personale percorso di autore e i primi materiali raccolti hanno coinciso con l\u2019avvio della mia carriera di documentarista. Per diverso tempo il potenziale espressivo offerto dal rapporto di Ettore con il bosco \u00e8 rimasto inesplorato, finch\u00e9 ho scoperto l’esistenza delle \u201ccastagnere\u201d, un fenomeno curiosamente sconosciuto, soprattutto rispetto ad altri simili che si svolgevano in pianura (in primis, le mondine). Un potenziale narrativo, quello della cultura legata alla castagna, che dal nord si estendeva lungo l\u2019intera dorsale appenninica, ancora tutto da esplorare. In questo presente di crisi economica semi-permanente con annessa penuria di opportunit\u00e0 non solo lavorative soprattutto per i giovani, le scelte di Ettore e degli altri curiosi abitanti del castagneto, unite alle storie delle anziane \u201ccastagnere\u201d, tessono un racconto positivo di riappropriazione e rilancio della tradizione, una metafora della fiducia dell\u2019uomo nel futuro e nella praticabilit\u00e0 di una economia realmente sostenibile\u201d.<\/p>\n Il film \u00e8 stato premiato al 71\u00b0 Trento Film Festival e ha ricevuto una menzione speciale a Visioni dal Mondo.<\/p>\n Terra e polvere<\/strong> (Yin Ru Chen Yan) Il regista: \u201cNel film c\u2019\u00e8 il confronto tra il mondo moderno e il modo di vivere tradizionale perch\u00e9 la Cina si sta sviluppando molto velocemente e in modo disomogeneo stiamo precipitando verso uno stile di vita pi\u00f9 moderno. C\u2019\u00e8 un grande trend di modernizzazione. Nel film si pu\u00f2 vedere la transizione tra le due societ\u00e0, dal vecchio al nuovo mondo, dai vecchi a nuovi modi di vivere. Penso che questo sia qualcosa che sta succedendo in ogni paese. Ho voluto rappresentare questa collisione di sistemi\u201d.<\/p>\n Titolo-rivelazione della Berlinale e del Far East Film Festival di Udine.<\/p>\n Negli aridi altopiani boliviani, un’anziana coppia quechua vive da anni la stessa routine quotidiana. Quando una siccit\u00e0 insolitamente lunga minaccia il loro intero stile di vita, Virginio e Sisa affrontano il dilemma di resistere o di essere sconfitti dal passare del tempo. Il regista: \u201c\u200b\u200bIl silenzio pu\u00f2 dire molto di pi\u00f9 delle parole, e gli sguardi sicuramente dicono molto di pi\u00f9, perch\u00e9 non possono nascondere ci\u00f2 che sentono. Volevo usare sia lo sguardo che i silenzi, e volevo che anche il paesaggio remoto parlasse. Inoltre, ho pensato che in una coppia che convive da tanti anni, come nel caso dei protagonisti, non \u00e8 necessario parlare molto, perch\u00e9 tutto si dice con piccoli gesti o azioni. Abbiamo girato nell’unica stagione possibile, la primavera, perch\u00e9 in inverno, appena tramonta il sole, la temperatura pu\u00f2 scendere rapidamente a meno dieci gradi, ci sono tempeste di sabbia e molto vento. Ecco perch\u00e9 eravamo vestiti come gente del deserto. Abbiamo usato tre gruppi di lama, e sono cos\u00ec intelligenti che al quinto o sesto take sapevano cosa dovevano fare. Ovviamente \u00e8 sempre difficile girare con gli animali, ma i lama sono cos\u00ec fotogenici…\u201d.<\/p>\n Il film ha rappresentato la Bolivia agli Oscar 2023. Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival, Premio del Pubblico e Gran Premio della Giuria all\u2019Amsterdam Film Festival, Premio Miglior Film e Premio Miglior Attore non protagonista al Beijing International Film Festival.<\/p>\n I LUOGHI DEL FESTIVAL<\/strong> Omegna – Torna “Corto e Fieno”, il Festival del cinema rurale che da venerd\u00ec 6, a domenica 8 ottobre si svolger\u00e0 nello scenario del lago d’Orta, tra le localit\u00e0 di Omegna e Gozzano, in Piemonte. Un festival che quest\u2019anno sar\u00e0 diffuso con eventi speciali sabato 21 ottobre a Gozzano e domenica 29 ottobre a Miasino. […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":71940,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,390,417,1],"tags":[],"yoast_head":"\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1Festival-Corto-e-Fieno-F_TheGoatsOfMonesiglio_frame-300x169.jpg\")
Quest\u2019anno al centro sar\u00e0 la sezione Mietitura,<\/strong> rassegna dedicata ai lungometraggi, proiettati venerd\u00ec e sabato al Cinema Sociale di Omegna. In programma Il frutto della tarda estate<\/em> (Ta\u1e25ta a\u0161-\u0161ajara) di Erige Sehiri che segue per una intera giornata un gruppo di ragazze e donne che raccoglie fichi in un frutteto tunisino; Innesti<\/em> di Sandro Bozzolo sui castanicoltori dell\u2019Alta Valle Mongia, Terra e polvere<\/em> (Yin Ru Chen Yan) di Li Ruijun, due solitudini che si incontrano nella profonda Cina rurale;\u00a0 Utama – Le terre dimenticate<\/em> di Alejandro Loayza-Grisi, la siccit\u00e0 minaccia la vita sugli aridi altopiani boliviani, tra branchi di lama e condor in volo.<\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1Festival-Corto-e-FienoF_Pastora-sogna_frame-300x168.jpg\")
In questa edizione, la sezione Frutteto<\/strong> ospita una selezione di cortometraggi italiani, Germogli.<\/em> Disegnare il cinema<\/em> mantiene la sua attenzione su animazioni e cortometraggi animati internazionali. Le due sezioni in concorso sono ospitate domenica nei locali della SOMSI di Gozzano.<\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1Festival-Corto-e-Fieno_Exode_frame-300x169.jpg\")
Il Festival prevede anche approfondimenti e proiezioni a tema. Sabato 21 ottobre, alla SOMSI di Gozzano, tavola rotonda con focus sulla ruralit\u00e0 contemporanea, partecipano con film e progetti CISV ETS, Festival Mente Locale e Regione Piemonte. Domenica 29 ottobre a Villa Nigra a Miasino, Attenti al lupo! O forse no. Esperti, attori, artisti e registi insieme per parlare di uno dei temi pi\u00f9 dibattuti e controversi del momento: la figura del lupo tra selvatico e umano.<\/em><\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1Festival-Corto-e-Fieno_La-signora-di-zeri_frame-300x169.jpg\")
loro, ognuna con un proprio ruolo, una propria identit\u00e0 e soprattutto una propria responsabilit\u00e0, a partire dalla pecora regista, vestita di nero ma non \u201cpecora nera\u201d, sino alla pecora spettatrice, la pi\u00f9 importante, intenta a mangiare il suo cestino di pop-fieno.
\nMansuete s\u00ec, ma con il giusto occhio critico\u201d.<\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1Festival-Corto-e-FienoM_Il-frutto-della-tarda-estate_frame-1-300x134.jpg\")
Il frutto della tarda estate<\/strong> (Ta\u1e25ta a\u0161-\u0161ajara)
\nErige Sehiri, Tunisia, Francia, Germania, Svizzera, Qatar 2022, 90\u2019<\/p>\n
\nDurante la giornata, il frutteto diventa teatro di emozioni, un luogo dove transitano i sogni e le speranze di una generazione moderna pi\u00f9 libera, accanto a una pi\u00f9 ancorata alle tradizioni.<\/p>\n
\nToronto International Film Festival, la 78^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, il Melbourne International Film Festival e il BFI London Film Festival.<\/p>\n
\nSandro Bozzolo, Italia 2022, 78\u2019<\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1Festival-Corto-e-FienoM_Innesti_frame-300x169.jpg\")
A Viola Castello, in Alta Valle Mongia, sono rimaste solo le voci delle anziane \u201ccastagnere\u201d. La loro memoria richiama un passato dove la vita ruotava intorno ai castagni e agli essiccatoi ancestrali che hanno segnato, per quasi mille anni, un preciso rapporto di equilibrio tra essere umano e ambiente. Si tratta di un\u2019eredit\u00e0 che nelle Alpi Liguri ancora sopravvive, mentre nel resto d\u2019Italia, dalle Alpi agli Appennini, pare ormai quasi completamente scomparsa. In questo contesto agisce Ettore, casellante autostradale part-time, castanicoltore per passione.<\/p>\n
\nLi Ruijun, Cina 2023, 131\u2019<\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1Festival-Corto-e-FienoM_terra-e-polvere_frame-1-300x188.jpg\")
Il matrimonio combinato di Youtie e Guiying, un uomo e una donna che vivono vite difficilissime, sembra portare inevitabilmente alla somma di due solitudini nella profonda Cina rurale. Da questo incontro, tenero e pudico, prender\u00e0 forma giorno dopo giorno un legame solido e prezioso\u2026 Un\u2019opera dolce e dolente che ha il sapore della terra e delle stagioni.<\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1Festival-Corto-e-FienoM_utama_frame-300x126.jpg\")
Utama – Le terre dimenticate<\/strong>
\nAlejandro Loayza-Grisi, Bolivia, Uruguay, Francia 2022, 87\u2019<\/p>\n
\nCon l’arrivo del nipote Clever, i tre affronteranno, ciascuno a modo suo, l’ambiente, la necessit\u00e0 del cambiamento e il senso della vita stessa.<\/p>\n
\nCinema Sociale \u2013 via Carducci 2, Omegna
\nTeatro SOMSI \u2013 piazza San Giuliano, Gozzano
\nVilla Nigra \u2013 piazza Beltrami 5, Miasino<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"