![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/IMG_1560-min-300x200.jpg\")
Siamo nel Parco dove si trova la tomba del Poeta Hafez: un tripudio di fiori e fontane davvero inatteso, qui alle porte del Grande Deserto. Serenit\u00e0 di un venerd\u00ec pomeriggio a Shiraz, nel sud dell\u2019Iran.<\/p>\nSiamo nel Parco dove si trova la tomba del Poeta Hafez: un tripudio di fiori e fontane davvero inatteso, qui alle porte del Grande Deserto. Serenit\u00e0 di un venerd\u00ec pomeriggio a Shiraz, nel sud dell\u2019Iran.<\/p>\n
\u201cMi chiamo Hafez\u2026 si, proprio come il Poeta\u201d, spiega il saggio sedendosi accanto a me, cercando di giustificare la mia faccia stupita. Nella sua poesia Rumi lascia intenzionalmente ambiguit\u00e0 tra i confini di queste due dimensioni poich\u00e9 crede che, se davvero una persona prova amore verso un altro essere vivente, questo non \u00e8 altro che lo specchio della Carit\u00e0 Divina e una guida alla realizzazione dell\u2019opera di Dio\u201d.<\/p>\n Interrompo: \u201cQuindi vuoi dire che\u2026\u201d FINE PRIMA PARTE<\/p>\n Ivo Stelluti,<\/em> Siamo nel Parco dove si trova la tomba del Poeta Hafez: un tripudio di fiori e fontane davvero inatteso, qui alle porte del Grande Deserto. Serenit\u00e0 di un venerd\u00ec pomeriggio a Shiraz, nel sud dell\u2019Iran. \u201cMi chiamo Hafez\u2026 si, proprio come il Poeta\u201d, spiega il saggio sedendosi accanto a me, cercando di giustificare la mia […]<\/p>\n","protected":false},"author":6,"featured_media":72471,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[778],"tags":[],"yoast_head":"\n
\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/IMG_0396-min-300x200.jpg\")
\u201cVedi, per noi iraniani la poesia \u00e8 tutto\u2026 in ogni casa abbiamo, accanto al Corano, le opere di Mevlana, Sa\u2019di, Ferdows\u012b, \u02bfUmar Khayy\u0101m\u2026 Apri questo libro a caso e leggi qualche verso!\u201d
\nPrendo il volume che mi porge. E\u2019 accuratamente rilegato e decorato da interessanti miniature. Apro e leggo la traduzione dal persiano: \u201cIn verit\u00e0 siamo una sola anima, tu e io. Appariamo e ci nascondiamo, tu in me, io in te. Ecco il significato profondo della nostra relazione. Poich\u00e9 fra te e me non esistono n\u00e9 tu, n\u00e9 io. Siamo al tempo stesso lo specchio e il volto.”<\/em><\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/IMG_0627-min-300x200.jpg\")
Sono versi di \u062c\u0644\u0627\u0644\u200c\u0627\u0644\u062f\u06cc\u0646 \u0645\u062d\u0645\u062f \u0628\u0644\u062e\u0649\u200e, (Jal\u0101l al-D\u012bn R\u016bm\u012b), pi\u00f9 conosciuto come Mevl\u0101n\u0101, nato a Balkh, in Iran, nel 1207, Fondatore della confraternita sufi dei “Dervisci Rotanti” e considerato il massimo poeta mistico della letteratura persiana.
\n\u201cVedi, Per il nostro Maestro Rumi, l’Amore \u00e8 di due categorie: c\u2019\u00e8 l’Amore Supremo, che \u00e8 quello verso Dio, la Verit\u00e0 e c\u2019\u00e8 l’Amore determinato da questo, che \u00e8 il riflesso in noi del sentimento divino, quindi l’Amore verso la Natura, l\u2019amicizia, l’affetto verso la persona amata, i familiari, le creature viventi, l’intero cosmo.<\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/IMG_4678-min-300x200.jpg\")
<\/p>\n
\n\u201cNella generosit\u00e0 e nell’aiuto degli altri sii come un fiume\u201d continua l\u2019amico poeta recitando a memoria, \u201cNella compassione e nella grazia sii come il Sole. Nel nascondere le mancanze altrui sii come la Notte. Nell’ira e nella furia sii come la Morte. Nella modestia e nell’umilt\u00e0 sii come la Terra. Nella tolleranza sii come il Mare. Esisti come sei e sii come appari.<\/em>\u201d
\nQuesto mi ricorda qualcosa.<\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/IMG_0629-min-300x200.jpg\")
Non \u00e8 possibile: sia nei concetti espressi che nella struttura questi versi hanno lo stesso \u201csentire\u201d del nostro Cantico delle Creature.
\nPi\u00f9 tardi scoprir\u00f2 che San Francesco effettivamente comp\u00ec un viaggio in Oriente, precisamente nel 1219 e arriv\u00f2 fino al campo di battaglia della Quinta Crociata, presso Damietta, attualmente in Egitto, con lo scopo lungimirante di tracciare la Via della Pace tra Cristiani e Mussulmani. Per raggiungere il suo obiettivo volle addirittura incontrare il Sultano di Babilonia, al fine di spiegare a lui la sua posizione pacifista.<\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/IMG_0606-min-300x200.jpg\")
Il Sultano in questione era Mailk-al-Kamil, un re sufficientemente brillante per capire che aveva di fronte due personaggi altrettanto illuminati: Francesco D\u2019Assisi e Fra\u2019 Illuminato, per l\u2019appunto, che accompagnava il futuro santo in tutte le sue avventure. Li invit\u00f2 cos\u00ec a discutere di filosofia teologica con i suoi saggi, tra cui un certo Ibn Arabi. I due frati inspiegabilmente restarono diversi giorni alla Corte dei Sapienti mussulmani. Parlarono con loro. Forse si capirono.<\/p>\n
\nIl Viaggiator Curioso<\/em>
\nAssisi, Perugia – 22 marzo 2015<\/em>
\nShiraz, Iran – 1 maggio 2015<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"