{"id":73341,"date":"2024-02-11T09:56:41","date_gmt":"2024-02-11T08:56:41","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=73341"},"modified":"2024-02-15T13:29:05","modified_gmt":"2024-02-15T12:29:05","slug":"il-rumore-della-memoria","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-rumore-della-memoria\/","title":{"rendered":"Il “Rumore della Memoria”"},"content":{"rendered":"
Carpi – <\/b><\/strong>Intende riportare l\u2019attenzione collettiva sulla tragica storia della segregazione razziale in Italia la mostra \u201cIl Rumore della memoria. Arte e impego civile per i 50 anni del Museo al deportato” <\/b><\/strong>ospitata ai Musei di palazzo dei Pio i<\/b><\/strong>naugurata lo scorso 27 gennaio nel Giorno della Memoria. Carpi \u00e8 stata testimone\u00a0 di quel drammatico periodo. A pochi chilometri dal centro cittadino infatti, in localit\u00e0 Fossoli, sorgeva il campo di concentramento per ebrei, voluto dalla Repubblica Sociale Italiana, successivamente trasformato in campo poliziesco e di transito, utilizzato dalle SS come anticamera dei lager nazisti.<\/p>\n La rassegna segue un iter progettuale legato fortemente al contesto. Partendo da alcune tavole dello studio di architetti BBPR <\/b><\/strong>di Milano (Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti, Ernesto N. Rogers), cui si deve la struttura del Museo al Deportato, concepito negli anni sessanta e inaugurato il 14 ottobre 1973, l\u2019esposizione propone i bozzetti originali di Renato Guttuso <\/b><\/strong>e Corrado Cagli<\/b><\/strong>\u00a0che, con Alberto Longoni<\/b><\/strong>, Picasso<\/b><\/strong>\u00a0e L\u00e9ger,<\/b><\/strong>\u00a0hanno realizzato alcune delle pareti all\u2019interno delle tredici sale del museo.<\/p>\n L\u2019esposizione, curata da Ada Patrizia Fiorillo e Lorenza Roversi, presenta una selezione di 71 opere, tra dipinti, sculture e grafiche, provenienti da raccolte pubbliche e private, di Pablo<\/b><\/strong>\u00a0Picasso,<\/b><\/strong> Julio Gonzales, <\/b><\/strong>Corrado Cagli<\/b><\/strong> ed Emilio Vedova,<\/b><\/strong> Giacomo Manz\u00f9,<\/b><\/strong>\u00a0 Sandro Cherchi, Franco Garelli<\/b><\/strong>, Mirko<\/b><\/strong>\u00a0Basaldella, Corrado Cagli<\/b><\/strong>, Ernesto Treccani, Tono Zancanaro<\/b><\/strong> ed\u00a0 Ennio Morlotti.<\/b><\/strong><\/p>\n Sono queste significative figure che danno vita al primo segmento della mostra il cui spirito \u201cha inteso muovere le corde \u2013 sottolinea Ada Patrizia Fiorillo<\/b><\/strong>\u00a0\u2013 facendo leva sulle immagini, anche l\u00ec dove le forme, le espressioni degli artisti hanno genesi diverse\u201d.<\/p>\n Un nodo centrale, cui si collega la seconda sezione della mostra, \u00e8 dedicato al corpus grafico di disegni di\u00a0Aldo Carpi<\/b><\/strong>, di propriet\u00e0 del museo carpigiano, realizzato in gran parte durante la sua prigionia a Mauthausen e Gusen. Sono pagine di piccolo formato che descrivono una lenta e implacabile discesa nell\u2019inferno, dal quale Carpi riesce a sopravvivere grazie al suo talento artistico. \u201cL\u2019artista dipinge \u2013 ricorda Lorenza Roversi<\/b><\/strong>\u00a0\u2013 molti quadri per i tedeschi, principalmente paesaggi e ritratti, a cui alterna le immagini di un quotidiano devastante, documentando la vita del lager per lo pi\u00f9 a matita su fogli di spartito o su quelli recuperati nell\u2019infermeria: i compagni, l\u2019indicibile sofferenza del muselmann<\/i><\/em>, il prigioniero gi\u00e0 in fase di pre-agonia, qualche esterno e anche \u2018lampi\u2019 di normalit\u00e0 e speranza\u201d.<\/p>\n Di luce che sembra aprirsi dopo il buio alla speranza, parla l\u2019ultima parte della mostra affidata alle opere dei primi anni sessanta di Carlo Carr\u00e0<\/b><\/strong>, di Georges Braque<\/b><\/strong>, accomunate dal tema della colomba, simbolo di grande forza per la conquista di un mondo libero e pacificato e di Picasso<\/b><\/strong>\u00a0ancora con un bellissimo Volto di donna.<\/i><\/em><\/p>\n La mostra rimarr\u00e0 in calendario sino al 1\u00b0 maggio. Orari al pubblico: venerd\u00ec, sabato, domenica e festivi, 10 – 13 e 15\u00a0– 19.\u00a0<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Carpi – Intende riportare l\u2019attenzione collettiva sulla tragica storia della segregazione razziale in Italia la mostra \u201cIl Rumore della memoria. Arte e impego civile per i 50 anni del Museo al deportato” ospitata ai Musei di palazzo dei Pio inaugurata lo scorso 27 gennaio nel Giorno della Memoria. Carpi \u00e8 stata testimone\u00a0 di quel drammatico […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":73347,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,64],"tags":[],"yoast_head":"\n