{"id":73834,"date":"2024-03-29T09:24:44","date_gmt":"2024-03-29T08:24:44","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=73834"},"modified":"2024-04-05T11:28:27","modified_gmt":"2024-04-05T09:28:27","slug":"sylvia-galli-e-le-artiste-del-suo-tempo-in-mostra-a-mendrisio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/sylvia-galli-e-le-artiste-del-suo-tempo-in-mostra-a-mendrisio\/","title":{"rendered":"Sylvia Galli e le artiste del suo tempo in mostra a Mendrisio"},"content":{"rendered":"
Mendrisio –<\/strong> “Silvia Galli (1919-1943) e le artiste del suo tempo”<\/strong><\/em> \u00e8 il titolo dell\u2019esposizione ospitata alla Pinacoteca Zust che si inserisce nel filone delle rassegne dedicate alle donne artiste, tema al quale \u00e8 sempre stata riservata un\u2019attenzione particolare. La mostra raccoglie le principale opere dell Galli restituendo, quale \u00e8 l’intento degli organizzatori, un\u2019immagine a tutto tondo del suo percorso e mettendola a confronto con altre presenze attive negli stessi anni.<\/p>\n Sylva Galli, originaria di Bioggio, sviluppa la sua carriera artistica su un breve arco di tempo a causa della prematura scomparsa a soli 23 anni. Ad esse \u00e8 affiancata una selezione di dipinti realizzati da altre pittrici del suo tempo quale complemento e utile confronto. Nella sala da cui prende avvio il percorso, quale ideale premessa, si presentano inoltre <\/span>opere delle poche donne con studi accademici che si dedicarono all\u2019arte non solo per diletto appartenenti alle generazioni precedenti<\/span>: Adelaide Pandiani Maraini, Valeria Pasta Morelli, Marie-Louise Audemars Manzoni e Giovanna B\u00e9ha-Castagnola.<\/em> \u00c8 inoltre proposta una ricostruzione non filologica realizzata con oggetti del tempo, con l\u2019intento di far assaporare i temi legati al lavoro femminile. Sono esposti in particolare due abiti disegnati da Rachele Giudici,<\/em> appassionata studiosa di costumi tradizionali ancora legata all\u2019Ottocento, anche se la sua vita si svolse prevalentemente nel XX secolo.<\/span><\/p>\n Il lavoro di ricerca e studio \u00e8 documentato attraverso un catalogo riccamente illustrato, che vuole offrire un primo sguardo su figure significative per ricostruire l\u2019evoluzione della presenza femminile anche in campo artistico.<\/span><\/p>\n La mostra, a cura di Mariangela Agliati Ruggia e Giulio Foletti, con la collaborazione di Alessandra Brambilla, sar\u00e0 visitabile sino l’8 settembre. Orari al pubblico: 9-12\/14-17; sabato, domenica e festivi: 10-12\/14-17. Nei mesi di luglio e agosto invece dalle 14 alle17.<\/em><\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n \n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Mendrisio – “Silvia Galli (1919-1943) e le artiste del suo tempo” \u00e8 il titolo dell\u2019esposizione ospitata alla Pinacoteca Zust che si inserisce nel filone delle rassegne dedicate alle donne artiste, tema al quale \u00e8 sempre stata riservata un\u2019attenzione particolare. La mostra raccoglie le principale opere dell Galli restituendo, quale \u00e8 l’intento degli organizzatori, un\u2019immagine a […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":73836,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nDopo una formazione alle Scuole di disegno di Lugano, frequenta il Technicum di Friborgo e l\u2019Akademie Wabel, una scuola privata di nudo e di paesaggio aperta nel 1939 a Zurigo nello studio di Henry Wabel (1889-1981), orientando cos\u00ec la sua pittura anche all\u2019esterno del territorio ticinese.
\nI generi da lei trattati vanno dalle nature morte<\/em> ai ritratti<\/em> ai paesaggi<\/em>, agli interni,<\/em> ai nudi,<\/em> nei quali esprime una vena artistica gi\u00e0 matura nonostante la giovane et\u00e0.
\nDue sue opere sono conservate nelle collezioni di Palazzo Pitti a Firenze; le altre, a eccezione di alcuni pezzi importanti di propriet\u00e0 del Museo d\u2019arte della Svizzera italiana, sono custodite ancora oggi dai discendenti.<\/p>\n
\nLa scelta \u00e8 ricaduta su coloro che si sono dedicate all\u2019attivit\u00e0 artistica tentando di farne una professione, muovendo da studi non solo da autodidatta e partecipando ad esposizioni. Si tratta di: Anna Baumann-Kienast, Regina Conti, Rosetta Leins, Margherita Osswald-Toppi, Irma Giudici Russo, Anita Nespoli, Anita Spinelli, Mariangela Rossi, Irma Bernasconi-Pannes, Adelaide Borsa. A Germaine e Simonetta Chiesa, rispettivamente moglie e figlia di Pietro Chiesa, \u00e8 dedicata un\u2019apposita sezione.<\/p>\n