{"id":73998,"date":"2024-04-16T19:33:22","date_gmt":"2024-04-16T17:33:22","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=73998"},"modified":"2024-04-16T19:33:22","modified_gmt":"2024-04-16T17:33:22","slug":"carte-didentita-le-sculture-di-antonella-gerbi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/carte-didentita-le-sculture-di-antonella-gerbi\/","title":{"rendered":"“Carte d’Identit\u00e0”, le sculture di Antonella Gerbi"},"content":{"rendered":"
Barzan\u00f2 (LC) – Prosegue per tutto il mese di aprile il programma dedicato all’arte, con mostre e installazioni urbane, oltre a momenti “riversati” ai\u00a0 bambini. <\/span><\/span><\/p>\n Alla Canonica di San Salvatore, la scultrice Antonella Gerbi, attuale vincitrice del bando annuale Residenza d\u2019Artista del Consorzio Villa Greppi presenta la personale dal titolo “Carte d’Identit\u00e0”<\/span><\/span>, una selezione di opere pensate in stretta sinergia con gli spazi <\/span><\/span>dell’ambiente. <\/span><\/span><\/p>\n Artista poliedrica, che si muove tra scultura, installazione e performance, concentra la propria ricerca attorno al concetto di <\/span><\/span>provvisoriet\u00e0 che ci circonda, indagandolo attraverso l’osservazione quotidiana delle cose nella loro <\/span><\/span>evoluzione, crescita e scomparsa. Spiega – “Sempre pi\u00f9 mi sento immersa nel modo in cui vivo e, attraverso la <\/span><\/span>mia esperienza personale, imparo e ho l\u2019esigenza di descrivere il mondo nelle sue complessit\u00e0. Nel <\/span><\/span>mio fare artistico \u00e8 come se sviluppassi diversi percorsi attraverso l\u2019uso di media differenti la scultura, <\/span><\/span>l\u2019installazione, l\u2019incisione, la fotografia, la performance. Tutto confluisce nella volont\u00e0 di rendere <\/span><\/span>visibile ci\u00f2 che non lo \u00e8, fosse questa una sensazione, un concetto o una forma estetica\u201d.<\/span><\/span><\/p>\n Gli ultimi lavori di Gerbi mostrano l\u2019evoluzione di un percorso che fa da ponte tra <\/span><\/span>passato e futuro: un materiale ipertecnologico e artificiale come il plexiglass, si innesta su materiali <\/span><\/span>antichi e naturali come il marmo e il legno, a rappresentare l’ibrida epoca contemporanea e <\/span><\/span>postmoderna, in cui organico e inorganico si mescolano per partorire qualcosa di nuovo e ancora <\/span><\/span>sconosciuto. “Il mio – prosegue l’artista – \u00e8 un gioco di incastri in cui le forme interne si stringono e si uniscono a un altro <\/span><\/span>corpo esterno, l\u2019intrusione in plexiglass, formando una geometria che soddisfi pienamente l\u2019occhio. <\/span><\/span>Inserendo tasselli di plexiglass all\u2019interno della scultura sviluppo una meta-scultura, ovvero una <\/span><\/span>scultura nella scultura: la parte di plexiglass che si vede viene lavorata come un materiale da intaglio, <\/span><\/span>come se fosse un materiale antico\u201d.<\/span><\/span><\/p>\n \u201cQuando lo lavoro, creo un vuoto con dell\u2019aria all\u2019interno che \u00e8 <\/span><\/span>proprio ci\u00f2 che si vede. La scultura \u00e8 fatta di aria e in questo modo racconto <\/span><\/span>qualcosa che in realt\u00e0 non esiste. Cerco di dare corpo all\u2019assenza attraverso una presenza. Quando <\/span><\/span>lavoro con la pietra, in certi casi, trovo dei pezzi che sono cos\u00ec belli in s\u00e9 che mi viene naturale fare <\/span><\/span>solo interventi minimi. Cerco di evocare forme che ricordino l\u2019immagine della nudit\u00e0 pi\u00f9 profonda e <\/span><\/span>nascosta, la parte pi\u00f9 misteriosa del corpo: le ossa, ossa dell\u2019uomo, ossa della terra nel loro bianco <\/span><\/span>splendore. Le mie opere partono da una base anatomica molto forte, soprattutto le ossa, che sono ci\u00f2 <\/span><\/span>che ci sorregge\u201d.<\/span><\/span><\/p>\n La ricerca dell’artista vuole essere una scrittura in frammenti, senza pretese di globalit\u00e0: frammenti del <\/span><\/span>proprio tempo che sopravvivono alla quotidianit\u00e0. “Non voglio creare una visione unitaria, completa <\/span><\/span>e violenta, piuttosto creare una poesia solida e rarefatta insieme, sottile, una narrazione polisemica in <\/span><\/span>cui convivono identit\u00e0 differenti\u201d.<\/span><\/span><\/p>\n La mostra rimarr\u00e0 aperta all\u2019interno della Canonica romanica di via Castello, con ingresso libero, fino al 21 aprile con i seguenti orari: g<\/span><\/span>ioved\u00ec\u00a0 10 \u2013 12\/ 18 \u2013 20, v<\/span><\/span>enerd\u00ec 18 \u2013 20; <\/span><\/span>sabato 14\u2013 18; d<\/span><\/span>omenica 10-12\/14 \u2013 18.<\/span><\/span><\/p>\n Altri appuntamenti nell’ambito del mese dedicato all’arte:<\/strong><\/span><\/span><\/p>\n Sabato 20 aprile alle 17, nell’edificio ex scuole elementari di piazza Mercato, i<\/span><\/span>naugurazione dell\u2019installazione dell\u2019opera land art “La Cura” di Gabriele Mundula<\/span><\/span><\/p>\n Sabato 27 aprile alle 17 alla Canonica di San Salvatore, inaugurazione della collettiva “Materia Fragile” <\/span><\/span>che riunisce opere in ceramica e pezzi da collezione, con lavori realizzati in materiali affini, come creta e gesso e\u00a0 porcellane. L’esposizione sar\u00e0 visitabile sino al 5 maggio.<\/p>\n Infine, sino al\u00a0 29 aprile, alla Sala Civica di via Colli \u00e8 in corso “MODULOPOLI”, progetto ideato <\/span><\/span>dall\u2019artista Federico Marcoaldi, che ha scelto di raccontare la sua idea di citt\u00e0 metropolitana modulare, <\/span><\/span>coinvolgendo in una collettiva, cento artisti e cento bambi.<\/span><\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Barzan\u00f2 (LC) – Prosegue per tutto il mese di aprile il programma dedicato all’arte, con mostre e installazioni urbane, oltre a momenti “riversati” ai\u00a0 bambini. 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